L’ambliopia può essere definita in termini moderni come un’alterazione dello sviluppo della funzione visiva di uno o di entrambi gli occhi che si verifica durante il periodo plastico di sviluppo del sistema visivo. Le cause risiedono in un’anomala interazione binoculare, e/o nella mancata formazione di immagini nitide sulla retina durante il periodo plastico di sviluppo del sistema visivo e quindi durante la prima e la seconda infanzia. Durante tale periodo di maturazione del sistema visivo, le varie funzioni visive sono vulnerabili ad opera di noxae che interferiscano con i normali processi di sviluppo. Reciprocamente, entro certi limiti, gli effetti dell’ambliopia possono essere ridotti o curati con opportune terapie entro il periodo plastico del sistema visivo. In realtà quello che noi curiamo o cerchiamo di curare è l’acuità visiva, che però non è che una delle molteplici componenti della visione. E’ comunque controverso che un’ambliopia possa essere curata al punto di ripristinare una visione perfettamente normale. L'ambliopia ha conseguenze psico-sociali e sulla vita lavorativa che rendono la sua prevenzione e cura problema di rilevanza pubblica. I programmi di screening hanno dimostrato di essere efficaci nel ridurre la prevalenza dell'ambliopia. Resta dibattuto, nell'ambito del rapporto costi/benefici, quale sia il programma di screening più utile e economico.

C. SCHIAVI (2012). L’ambliopia: incidenza, impatto socio-economico, anche l’occhio “sano” non lo è. Regione San Giovanni : Edizioni S.O.I. Fabiano Gruppo Editoriale.

L’ambliopia: incidenza, impatto socio-economico, anche l’occhio “sano” non lo è

SCHIAVI, COSTANTINO
2012

Abstract

L’ambliopia può essere definita in termini moderni come un’alterazione dello sviluppo della funzione visiva di uno o di entrambi gli occhi che si verifica durante il periodo plastico di sviluppo del sistema visivo. Le cause risiedono in un’anomala interazione binoculare, e/o nella mancata formazione di immagini nitide sulla retina durante il periodo plastico di sviluppo del sistema visivo e quindi durante la prima e la seconda infanzia. Durante tale periodo di maturazione del sistema visivo, le varie funzioni visive sono vulnerabili ad opera di noxae che interferiscano con i normali processi di sviluppo. Reciprocamente, entro certi limiti, gli effetti dell’ambliopia possono essere ridotti o curati con opportune terapie entro il periodo plastico del sistema visivo. In realtà quello che noi curiamo o cerchiamo di curare è l’acuità visiva, che però non è che una delle molteplici componenti della visione. E’ comunque controverso che un’ambliopia possa essere curata al punto di ripristinare una visione perfettamente normale. L'ambliopia ha conseguenze psico-sociali e sulla vita lavorativa che rendono la sua prevenzione e cura problema di rilevanza pubblica. I programmi di screening hanno dimostrato di essere efficaci nel ridurre la prevalenza dell'ambliopia. Resta dibattuto, nell'ambito del rapporto costi/benefici, quale sia il programma di screening più utile e economico.
2012
Gli strabismi e le anomalie della motilità oculare
169
176
C. SCHIAVI (2012). L’ambliopia: incidenza, impatto socio-economico, anche l’occhio “sano” non lo è. Regione San Giovanni : Edizioni S.O.I. Fabiano Gruppo Editoriale.
C. SCHIAVI
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