Infezioni da microsporidi, parassiti microscopici endocellulari attualmente ascritti al regno dei Funghi, sono state descritte negli ultimi decenni in numerose specie ittiche selvatiche ed allevate, talvolta con risvolti importanti sullo stato sanitario dell’ospite. Recentemente è stata descritta in Spagna in orate (Sparus aurata) d’allevamento una grave forma di sindrome emaciativa causata dal microsporidio Enterospora nucleophila della famiglia Enterocytozoonidae. In dicembre 2013 si è avuta occasione di osservare un episodio di questa sindrome in una partita di orate allevate in gabbia in Italia. I pesci mostravano letargia, anoressia, perdita di peso fino a cachessia e mortalità a stillicidio. Venti esemplari di orata (peso medio 32 g) sono stati sottoposti ad esame necroscopico e parassitologico completo. Porzioni di intestino sono state fissate in formalina tamponata al 10% per l’esame istopatologico; le sezioni sono state colorate con Ematossilina-Eosina e con la colorazione Luna. L’intestino è stato inoltre sottoposto ad indagine molecolare mediante amplificazione di un frammento del 18S rDNA seguita da sequenziamento. All’esame necroscopico i pesci presentavano emaciazione, lesioni erosive a carico della cute e delle pinne, necrosi branchiale e cheratite. La parte posteriore dell’intestino si presentava moderatamente dilatata con presenza di frammenti biancastri. L’esame parassitologico a fresco ha evidenziato, oltre a monogenei branchiali ed a mixosporidi nella vescica biliare sempre a bassa intensità d’infezione, la presenza di cluster costituiti da piccolissime spore riferibili a microsporidi sia nel contenuto che nello spessore della parete intestinale. L’esame istopatologico ha evidenziato atrofia della mucosa intestinale con appiattimento dell’epitelio. A livello di lamina propria e sottomucosa si è osservata una lieve enterite con infiltrazione multifocale di mastociti e linfociti, accompagnata da moderata iperplasia della mucosa. Negli enterociti, il nucleo e/o il citoplasma presentavano cluster di spore di microsporidi, particolarmente evidenti con la colorazione Luna. L’analisi delle sequenze ottenute ha permesso di ascrivere i microsporidi riscontrati alla specie Enterospora nucleophila (99,9% identità). Negli ultimi anni le microsporidiosi hanno assunto un ruolo importante tra le problematiche sanitarie che possono avere un impatto negativo sulla salute e sulla produttività dei pesci d’allevamento, anche a causa della mancanza di trattamenti efficaci e/o autorizzati. Questa nuova sindrome emaciativa dell’orata sostenuta dal microsporidio E. nucleophila, a localizzazione intracitoplasmatica e intranucleare, potrebbe rappresentare una patologia emergente per la maricoltura mediterranea e necessita di studi approfonditi in termini di biologia, epidemiologia e patogenesi. Inoltre, nel caso oggetto di studio, le lesioni osservate a livello della mucosa intestinale potrebbero essere interpretate come lesioni croniche correlate non solo alla presenza del parassita, ma anche ad altri fattori concomitanti che possono aver contribuito allo sviluppo della malattia.

SINDROME EMACIATIVA DA ENTEROSPORA NUCLEOPHILA (MICROSPORIDIA) IN ORATE (SPARUS AURATA) ALLEVATE IN ITALIA

CAFFARA, MONICA;SIRRI, RUBINA;MANDRIOLI, LUCIANA;GUSTINELLI, ANDREA;FIORAVANTI, MARIALETIZIA
2014

Abstract

Infezioni da microsporidi, parassiti microscopici endocellulari attualmente ascritti al regno dei Funghi, sono state descritte negli ultimi decenni in numerose specie ittiche selvatiche ed allevate, talvolta con risvolti importanti sullo stato sanitario dell’ospite. Recentemente è stata descritta in Spagna in orate (Sparus aurata) d’allevamento una grave forma di sindrome emaciativa causata dal microsporidio Enterospora nucleophila della famiglia Enterocytozoonidae. In dicembre 2013 si è avuta occasione di osservare un episodio di questa sindrome in una partita di orate allevate in gabbia in Italia. I pesci mostravano letargia, anoressia, perdita di peso fino a cachessia e mortalità a stillicidio. Venti esemplari di orata (peso medio 32 g) sono stati sottoposti ad esame necroscopico e parassitologico completo. Porzioni di intestino sono state fissate in formalina tamponata al 10% per l’esame istopatologico; le sezioni sono state colorate con Ematossilina-Eosina e con la colorazione Luna. L’intestino è stato inoltre sottoposto ad indagine molecolare mediante amplificazione di un frammento del 18S rDNA seguita da sequenziamento. All’esame necroscopico i pesci presentavano emaciazione, lesioni erosive a carico della cute e delle pinne, necrosi branchiale e cheratite. La parte posteriore dell’intestino si presentava moderatamente dilatata con presenza di frammenti biancastri. L’esame parassitologico a fresco ha evidenziato, oltre a monogenei branchiali ed a mixosporidi nella vescica biliare sempre a bassa intensità d’infezione, la presenza di cluster costituiti da piccolissime spore riferibili a microsporidi sia nel contenuto che nello spessore della parete intestinale. L’esame istopatologico ha evidenziato atrofia della mucosa intestinale con appiattimento dell’epitelio. A livello di lamina propria e sottomucosa si è osservata una lieve enterite con infiltrazione multifocale di mastociti e linfociti, accompagnata da moderata iperplasia della mucosa. Negli enterociti, il nucleo e/o il citoplasma presentavano cluster di spore di microsporidi, particolarmente evidenti con la colorazione Luna. L’analisi delle sequenze ottenute ha permesso di ascrivere i microsporidi riscontrati alla specie Enterospora nucleophila (99,9% identità). Negli ultimi anni le microsporidiosi hanno assunto un ruolo importante tra le problematiche sanitarie che possono avere un impatto negativo sulla salute e sulla produttività dei pesci d’allevamento, anche a causa della mancanza di trattamenti efficaci e/o autorizzati. Questa nuova sindrome emaciativa dell’orata sostenuta dal microsporidio E. nucleophila, a localizzazione intracitoplasmatica e intranucleare, potrebbe rappresentare una patologia emergente per la maricoltura mediterranea e necessita di studi approfonditi in termini di biologia, epidemiologia e patogenesi. Inoltre, nel caso oggetto di studio, le lesioni osservate a livello della mucosa intestinale potrebbero essere interpretate come lesioni croniche correlate non solo alla presenza del parassita, ma anche ad altri fattori concomitanti che possono aver contribuito allo sviluppo della malattia.
2014
Atti del XX Convegno Nazionale S.I.P.I.
41
41
Caffara M.; Sirri R.; Mandrioli L.; Gustinelli A.; Fioravanti M.L.
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/382706
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact