A partire dai dati di scavo presenti nelle aree esplorate sotto la mia direzione a Monte Bibele (scavi 1978- 2000) nell'abitato e nel sepolcreto e da quelle esplorate a Monterenzio vecchio, si è messo a punto un quadro dell'alimentazione delle popolazioni che si sono susseguite nell'appennino bolognese tra V e I secolo a.C., appunto glli Etruschi, i celti e i Romani. Gli strati di abitato di Monte Bibele, distrutti da un incendio causato da operazionimilitari dei romani, hanno infatti concervato enormi quantità di resti vegetali carbonizzati (frutti, cereali, legumi) che permettono di avere un quadro delle diete alimentari vegetali delle popolazioni succedutesi in questo centro. Le ossa animali trovate nell'abitato o all'interno dei corredi funerari, come offerte alimentari di carne, hanno permesso di caratterizzare le faune -selvatiche/domestiche- utilizzate come alimentazione nel corso del tempo. Le fogge dei vasi deposti nei servizi di corredo consacrati alla pratica del banchetto, hanno permesso di ipotizzare il consumo di vino: anfore di provenienza magnogreco-siceliota scoperte nell'abitato documentano l'arrivo di una merce pregiata e costosa come il vino (greco). La mostra si è svolta nel Museo Archeologico "L. Fantini" di Monterenzio. Sono stati stampati i pannelli esplicativi, curati da diversi autori, ed è in ristampa il testo di un catalogo didattico facente parte di una serie intitolata "quaderni del Museo Civico "L. Fantini" di Monterenzio" (n. 2). Il catalogo comprende articoli diuna decina di autori.

Bere e mangiare presso i Celti, gli Etruschi e i Romani: la valle dell'Idice

VITALI, DANIELE
2005

Abstract

A partire dai dati di scavo presenti nelle aree esplorate sotto la mia direzione a Monte Bibele (scavi 1978- 2000) nell'abitato e nel sepolcreto e da quelle esplorate a Monterenzio vecchio, si è messo a punto un quadro dell'alimentazione delle popolazioni che si sono susseguite nell'appennino bolognese tra V e I secolo a.C., appunto glli Etruschi, i celti e i Romani. Gli strati di abitato di Monte Bibele, distrutti da un incendio causato da operazionimilitari dei romani, hanno infatti concervato enormi quantità di resti vegetali carbonizzati (frutti, cereali, legumi) che permettono di avere un quadro delle diete alimentari vegetali delle popolazioni succedutesi in questo centro. Le ossa animali trovate nell'abitato o all'interno dei corredi funerari, come offerte alimentari di carne, hanno permesso di caratterizzare le faune -selvatiche/domestiche- utilizzate come alimentazione nel corso del tempo. Le fogge dei vasi deposti nei servizi di corredo consacrati alla pratica del banchetto, hanno permesso di ipotizzare il consumo di vino: anfore di provenienza magnogreco-siceliota scoperte nell'abitato documentano l'arrivo di una merce pregiata e costosa come il vino (greco). La mostra si è svolta nel Museo Archeologico "L. Fantini" di Monterenzio. Sono stati stampati i pannelli esplicativi, curati da diversi autori, ed è in ristampa il testo di un catalogo didattico facente parte di una serie intitolata "quaderni del Museo Civico "L. Fantini" di Monterenzio" (n. 2). Il catalogo comprende articoli diuna decina di autori.
2005
D. Vitali
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