Tra il XVI e il XX secolo si compie un processo che porta l’Europa, e poi il mondo occidentale nel suo complesso, quando gli Stati Uniti si impongono culturalmente ed economicamente, ad avere il primato economico e culturale sul resto del mondo, in particolare sull’Asia, continente che aveva avuto nei secoli precedenti il primato degli scambi tessili. L’invenzione della haute couture a metà Ottocento a Parigi può essere considerata quindi sotto più dimensioni e non solo sotto il profilo stilistico. Si tratta di un’industria manifatturiera e culturale che mette a sistema e consolida una lunga storia di produzione di beni di lusso, e di scambi tra la corte e la città. Il rapporto tra sistema moda e vita urbana si fa sempre più diretto. I couturier, - dai primi, Charles Worth e Paul Poiret fino a Coco Chanel e Christian Dior che rilancia il settore tessile francese nel secondo dopoguerra - rafforzano il primato di Parigi come capitale del gusto. Parigi rivaleggia con Londra, l’altra grande capitale europea, centro dell’eleganza maschile. Haute couture femminile a Parigi ed eleganza maschile a Londra celebrano il primato di queste città e dello stile di vita urbano europeo che strumentalmente, porta a svalutare altri modelli, altre culture, altri sistemi vestimentari. La moda europea e poi occidentale, quando altre mode di matrice europea si aggiungono a Parigi, è non solo espressione di modernità, ma anche il dispositivo che la definisce e ne delimita i confini . Gli altri possono essere fonti di ispirazione, ma viene loro negata autorialità ed agency, in accordo con il progetto coloniale.

Manuale di sociologia, comunicazione e cultura della moda. Vol. IV.

SEGRE REINACH, SIMONA MARIA
2006

Abstract

Tra il XVI e il XX secolo si compie un processo che porta l’Europa, e poi il mondo occidentale nel suo complesso, quando gli Stati Uniti si impongono culturalmente ed economicamente, ad avere il primato economico e culturale sul resto del mondo, in particolare sull’Asia, continente che aveva avuto nei secoli precedenti il primato degli scambi tessili. L’invenzione della haute couture a metà Ottocento a Parigi può essere considerata quindi sotto più dimensioni e non solo sotto il profilo stilistico. Si tratta di un’industria manifatturiera e culturale che mette a sistema e consolida una lunga storia di produzione di beni di lusso, e di scambi tra la corte e la città. Il rapporto tra sistema moda e vita urbana si fa sempre più diretto. I couturier, - dai primi, Charles Worth e Paul Poiret fino a Coco Chanel e Christian Dior che rilancia il settore tessile francese nel secondo dopoguerra - rafforzano il primato di Parigi come capitale del gusto. Parigi rivaleggia con Londra, l’altra grande capitale europea, centro dell’eleganza maschile. Haute couture femminile a Parigi ed eleganza maschile a Londra celebrano il primato di queste città e dello stile di vita urbano europeo che strumentalmente, porta a svalutare altri modelli, altre culture, altri sistemi vestimentari. La moda europea e poi occidentale, quando altre mode di matrice europea si aggiungono a Parigi, è non solo espressione di modernità, ma anche il dispositivo che la definisce e ne delimita i confini . Gli altri possono essere fonti di ispirazione, ma viene loro negata autorialità ed agency, in accordo con il progetto coloniale.
2006
214
8883535219
Segre Reinach S
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/382559
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact