In questa sede si presentano i primi dati minero-geochimici condotti a scopo archeometrico su una vasta campionatura di ceramica a vernice nera proveniente dallo scavo italo- albanese di Phoinike (Albania Meridionale), provenienti sia dal settore abitativo posto sulla sommità della collina, sia dai corredi tombali della necropoli posta ai suoi piedi. I campioni sottoposti ad analisi archeometrica sono stati prelevati tenendo in considerazione le differenze evidenti a livello macroscopico (in particolare colore e consistenza del corpo ceramico e delle vernici, nonché eventuale presenza, frequenza e dimensioni degli inclusi), cercando di dare la precedenza, laddove possibile, alle parti riconoscibili del vaso (orli, fondi, anse). Inoltre si è ritenuto opportuno considerare in primo luogo le ceramiche provenienti da contesti “significativi”, dal cui studio cioè possano emergere anche dati cronologici relativamente sicuri. Oltre ai 47 campioni di “ceramica a vernice nera” (classe ceramica genericamente databile nel periodo compreso fra il IV e il I secolo a.C.), è stato analizzato anche un campione di matrice per coppa a rilievo, che potrebbe riferirsi allo stesso arco cronologico ed essere interpretato come segnale certo di una produzione locale. Inoltre sono stati presi in esame 6 campioni di argille locali e due tegole di età romana, di cui una sicuramente fabbricata in loco (lo dimostra il bollo), come materiali di riferimento. Su tutti i campioni è stata condotta l’analisi mineralogica e geochimica sia del corpo ceramico, sia, ove le dimensioni del reperto lo consentivano, dello strato superficiale di “vernice nera”, utilizzando indagini ottiche su sezioni sottili, mineralogiche mediante diffrattometria a raggi X (Diffrattometro Philips PW1710), chimiche tramite fluorescenza a raggi X (XRF Philips PW1480) e termiche TG, DTG, DTA (Setaram LABSYS 1200). In particolare i dati chimici (10 elementi maggiori e 16 elementi in tracce) sono stati elaborati statisticamente mediante cluster analysis. I risultati complessivi di tali analisi evidenziano la presenza di un sottogruppo di campioni, all’interno del quale é presente anche il campione denominato “matrice”, che presenta somiglianze chimiche molto spiccate al suo interno e anche analogie di composizione mineralogica ( quarzo molto abbondante, feldspati in quantità medio-alta, calcite in quantità variabile da tracce a qualche unità %, cliopirosseni in quantità variabili, ematite assente o in tracce). Accanto a questo sottogruppo, molto numeroso, vi sono gruppi di campioni che presentano differenze significative di chimismo e di composizione mineralogica rispetto al primo sottogruppo, o per presenza significativa di ematite o per presenza anche di abbondantissimi feldspati. Allo stato attuale delle conoscenze pare di poter ipotizzare una produzione locale di ceramiche a vernice nera accanto a campioni di probabile importazione.

Studio archeometrico di ceramiche a vernice nera provenienti dallo scavo di Phoinike (Albania) / V.Minguzzi; M.C. Nannetti; E. Zantedeschi. - STAMPA. - (2006), pp. 22-22. (Intervento presentato al convegno 25° Congress of the Rei Cretariae Romanae Fautores- "The Pottery of the Via Egnatia"- "Cultural Exchange between East and West". tenutosi a Durazzo- Albania nel 24 settembre-1 ottobre 2006).

Studio archeometrico di ceramiche a vernice nera provenienti dallo scavo di Phoinike (Albania).

MINGUZZI, VANNA;NANNETTI, MARIA CARLA;ZANTEDESCHI, ELISA
2006

Abstract

In questa sede si presentano i primi dati minero-geochimici condotti a scopo archeometrico su una vasta campionatura di ceramica a vernice nera proveniente dallo scavo italo- albanese di Phoinike (Albania Meridionale), provenienti sia dal settore abitativo posto sulla sommità della collina, sia dai corredi tombali della necropoli posta ai suoi piedi. I campioni sottoposti ad analisi archeometrica sono stati prelevati tenendo in considerazione le differenze evidenti a livello macroscopico (in particolare colore e consistenza del corpo ceramico e delle vernici, nonché eventuale presenza, frequenza e dimensioni degli inclusi), cercando di dare la precedenza, laddove possibile, alle parti riconoscibili del vaso (orli, fondi, anse). Inoltre si è ritenuto opportuno considerare in primo luogo le ceramiche provenienti da contesti “significativi”, dal cui studio cioè possano emergere anche dati cronologici relativamente sicuri. Oltre ai 47 campioni di “ceramica a vernice nera” (classe ceramica genericamente databile nel periodo compreso fra il IV e il I secolo a.C.), è stato analizzato anche un campione di matrice per coppa a rilievo, che potrebbe riferirsi allo stesso arco cronologico ed essere interpretato come segnale certo di una produzione locale. Inoltre sono stati presi in esame 6 campioni di argille locali e due tegole di età romana, di cui una sicuramente fabbricata in loco (lo dimostra il bollo), come materiali di riferimento. Su tutti i campioni è stata condotta l’analisi mineralogica e geochimica sia del corpo ceramico, sia, ove le dimensioni del reperto lo consentivano, dello strato superficiale di “vernice nera”, utilizzando indagini ottiche su sezioni sottili, mineralogiche mediante diffrattometria a raggi X (Diffrattometro Philips PW1710), chimiche tramite fluorescenza a raggi X (XRF Philips PW1480) e termiche TG, DTG, DTA (Setaram LABSYS 1200). In particolare i dati chimici (10 elementi maggiori e 16 elementi in tracce) sono stati elaborati statisticamente mediante cluster analysis. I risultati complessivi di tali analisi evidenziano la presenza di un sottogruppo di campioni, all’interno del quale é presente anche il campione denominato “matrice”, che presenta somiglianze chimiche molto spiccate al suo interno e anche analogie di composizione mineralogica ( quarzo molto abbondante, feldspati in quantità medio-alta, calcite in quantità variabile da tracce a qualche unità %, cliopirosseni in quantità variabili, ematite assente o in tracce). Accanto a questo sottogruppo, molto numeroso, vi sono gruppi di campioni che presentano differenze significative di chimismo e di composizione mineralogica rispetto al primo sottogruppo, o per presenza significativa di ematite o per presenza anche di abbondantissimi feldspati. Allo stato attuale delle conoscenze pare di poter ipotizzare una produzione locale di ceramiche a vernice nera accanto a campioni di probabile importazione.
2006
The 25° Congress of "Rei Cretariae Romanae Fautorum". Absracts
22
22
Studio archeometrico di ceramiche a vernice nera provenienti dallo scavo di Phoinike (Albania) / V.Minguzzi; M.C. Nannetti; E. Zantedeschi. - STAMPA. - (2006), pp. 22-22. (Intervento presentato al convegno 25° Congress of the Rei Cretariae Romanae Fautores- "The Pottery of the Via Egnatia"- "Cultural Exchange between East and West". tenutosi a Durazzo- Albania nel 24 settembre-1 ottobre 2006).
V.Minguzzi; M.C. Nannetti; E. Zantedeschi
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