Descrizione della ricerca Il presente progetto di ricerca rappresenta il completamento di quello iniziato nel 2002. Durante lo svolgimento del progetto è emersa, in relazione all'obiettivo principale dello stesso, l'esigenza di includere ulteriori e nuovi approfondimenti, che si sono condotti nell’ultimo anno di attività del progetto stesso. Nell’ottica della certificazione ambientale, che presuppone una gestione cosciente e sostenibile di tutte le risorse del territorio coinvolte, si è ritenuto infatti di interesse indagare più nel dettaglio le relazioni e le interazioni esistenti tra la gestione del territorio e la pratica dell’attività di talune forme di allevamento. Gli allevamenti di tipo brado e semibrado, in particolare, risultano significativamente diffusi soprattutto nei territori collinari e montani (di notevole interesse ai fini del progetto di ricerca) e hanno dimostrato di richiedere approfondimenti in tal senso che coinvolgessero sia aspetti di tipo funzionale che altri di carattere ambientale. A tal proposito, di notevole interesse presso gli enti pubblici e privati coinvolti è risultata la predisposizione di una metodologia per il controllo ed il monitoraggio delle aree a pascolo, che risultasse orientata ad una loro gestione sostenibile. Proprio le forme di allevamento sopra citate, che nei territori indagati rappresentano una delle principali forme di impiego estensivo del territorio, se da un lato costituiscono importanti opportunità di valorizzazione di aree marginali e non, dall’altra richiedono la messa a punto di metodi affidabili per la conoscenza del ruolo da esse effettivamente giocato in termini sia di impiego di risorse, che di esercitazione di “pressioni” sulle componenti ambientali, che infine di contributo nella generazione di nuove risorse e nel mantenimento di quelle esistenti. In questo anno si sono quindi condotti approfondimenti sul monitoraggio delle aree a pascolo tramite l’impiego di tecnologie GPS e GIS. È infatti emerso come la valutazione degli schemi di comportamento degli animali al pascolo, soprattutto in relazione alle posizioni occupate all’interno dell’area complessivamente a disposizione, sia importante per ricavare informazioni in merito alle differenti intensità di sfruttamento delle aree stesse, alla reale densità di deposizione delle deiezioni sul suolo agrario, all’influenza della disponibilità e dell’ubicazione di aree ombreggiate, di abbeverata e a paddock. Tali conoscenze sono altresì risultate utili al fine di valutare l’interazione tra differenti schemi di gestione (quali sistemi di contenimento degli animali o punti di ombreggiamento e abbeverata artificiali) ed il comportamento animale. Ciò anche in riferimento alle conseguenti differenti ricadute in termini di impatto ambientale sui suoli e sulla loro copertura vegetale, sulle acque superficiali e sotterranee. L’utilizzo di tecnologie GPS-GIS, sperimentato a tal fine soprattutto nell’ultimo decennio, si è rivelato molto utile per indagare sperimentalmente gli spostamenti degli animali nelle aree a pascolo. Il rilevamento tramite GPS e la successiva elaborazione dei dati in ambiente GIS, attraverso applicativi di analisi spaziale ed altri specificatamente sviluppati per l’analisi degli spostamenti degli animali, ha consentito infatti di effettuare stime attendibili della distribuzione temporale degli animali nel territorio e dei tempi di frequentazione e dell’intensità di reale utilizzo delle varie porzioni delle superfici a pascolo. La valutazione congiunta e la correlazione dei dati di posizionamento e delle elaborazioni effettuate a partire da essi con gli altri livelli informativi territoriali ha consentito poi di ricavare considerazioni oggettive utili per risolvere problemi di pianificazione territoriale per la gestione sostenibile del pascolo, relativamente ad aspetti quali la disponibilità di suolo e le sue condizioni, la disponibilità di acqua ed ombra e la progettazione e la gestione delle recinzioni.
Tassinari P. (2005). Applicabilità degli strumenti di certificazione (ISO14001, EMAS II) ad insediamenti zootecnici di ambiti sensibili..
Applicabilità degli strumenti di certificazione (ISO14001, EMAS II) ad insediamenti zootecnici di ambiti sensibili.
TASSINARI, PATRIZIA
2005
Abstract
Descrizione della ricerca Il presente progetto di ricerca rappresenta il completamento di quello iniziato nel 2002. Durante lo svolgimento del progetto è emersa, in relazione all'obiettivo principale dello stesso, l'esigenza di includere ulteriori e nuovi approfondimenti, che si sono condotti nell’ultimo anno di attività del progetto stesso. Nell’ottica della certificazione ambientale, che presuppone una gestione cosciente e sostenibile di tutte le risorse del territorio coinvolte, si è ritenuto infatti di interesse indagare più nel dettaglio le relazioni e le interazioni esistenti tra la gestione del territorio e la pratica dell’attività di talune forme di allevamento. Gli allevamenti di tipo brado e semibrado, in particolare, risultano significativamente diffusi soprattutto nei territori collinari e montani (di notevole interesse ai fini del progetto di ricerca) e hanno dimostrato di richiedere approfondimenti in tal senso che coinvolgessero sia aspetti di tipo funzionale che altri di carattere ambientale. A tal proposito, di notevole interesse presso gli enti pubblici e privati coinvolti è risultata la predisposizione di una metodologia per il controllo ed il monitoraggio delle aree a pascolo, che risultasse orientata ad una loro gestione sostenibile. Proprio le forme di allevamento sopra citate, che nei territori indagati rappresentano una delle principali forme di impiego estensivo del territorio, se da un lato costituiscono importanti opportunità di valorizzazione di aree marginali e non, dall’altra richiedono la messa a punto di metodi affidabili per la conoscenza del ruolo da esse effettivamente giocato in termini sia di impiego di risorse, che di esercitazione di “pressioni” sulle componenti ambientali, che infine di contributo nella generazione di nuove risorse e nel mantenimento di quelle esistenti. In questo anno si sono quindi condotti approfondimenti sul monitoraggio delle aree a pascolo tramite l’impiego di tecnologie GPS e GIS. È infatti emerso come la valutazione degli schemi di comportamento degli animali al pascolo, soprattutto in relazione alle posizioni occupate all’interno dell’area complessivamente a disposizione, sia importante per ricavare informazioni in merito alle differenti intensità di sfruttamento delle aree stesse, alla reale densità di deposizione delle deiezioni sul suolo agrario, all’influenza della disponibilità e dell’ubicazione di aree ombreggiate, di abbeverata e a paddock. Tali conoscenze sono altresì risultate utili al fine di valutare l’interazione tra differenti schemi di gestione (quali sistemi di contenimento degli animali o punti di ombreggiamento e abbeverata artificiali) ed il comportamento animale. Ciò anche in riferimento alle conseguenti differenti ricadute in termini di impatto ambientale sui suoli e sulla loro copertura vegetale, sulle acque superficiali e sotterranee. L’utilizzo di tecnologie GPS-GIS, sperimentato a tal fine soprattutto nell’ultimo decennio, si è rivelato molto utile per indagare sperimentalmente gli spostamenti degli animali nelle aree a pascolo. Il rilevamento tramite GPS e la successiva elaborazione dei dati in ambiente GIS, attraverso applicativi di analisi spaziale ed altri specificatamente sviluppati per l’analisi degli spostamenti degli animali, ha consentito infatti di effettuare stime attendibili della distribuzione temporale degli animali nel territorio e dei tempi di frequentazione e dell’intensità di reale utilizzo delle varie porzioni delle superfici a pascolo. La valutazione congiunta e la correlazione dei dati di posizionamento e delle elaborazioni effettuate a partire da essi con gli altri livelli informativi territoriali ha consentito poi di ricavare considerazioni oggettive utili per risolvere problemi di pianificazione territoriale per la gestione sostenibile del pascolo, relativamente ad aspetti quali la disponibilità di suolo e le sue condizioni, la disponibilità di acqua ed ombra e la progettazione e la gestione delle recinzioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.