La possibilità di prevedere l'andamento del microclima interno nell'arco delle ventiquattrore consente di compiere scelte progettuali atte ad ottimizzare le condizioni d'allevamento o, perlomeno, di raggiungere il miglior compromesso possibile. Questo, soprattutto in clima caldo, aiuterebbe a contenere sia l'effetto negativo dovuto alle alte temperature durante il giorno, sia a migliorare le condizioni notturne permettendo un parziale ripristino, negli animali, delle condizioni ante stress. Gli aspetti principali considerati nel modello qui presentato, oltre alle caratteristiche locali del microclima, sono: materiali e spessori costituenti gli elementi dell'involucro, geometria e orientazione dell'edificio, disposizione e dimensioni delle aperture, latitudine e longitudine, specie allevata. Il modello tiene conto anche dell'evaporazione dalle deiezioni. L'output del modello riguarda i parametri microclimatici interni e tutte le voci coinvolte nel calcolo dei bilanci di calore sensibile e latente. La trasmissione del calore attraverso le pareti è stata modellata per mezzo del metodo alle differenze finite. La ventilazione naturale è stata calcolata considerando l'effetto camino combinato all'azione del vento. Il confronto fra la risposta del modello e i valori raccolti nel periodo estivo in una porcilaia da ingrasso, hanno permesso una prima convalida del modello stesso. La trascrizione del modello in forma di software consente, attraverso uno studio parametrico delle principali variabili che influenzano il clima interno, di fornire indicazioni utili per un corretto controllo ambientale.
P.Liberati, P.Zappavigna (2006). Un software per la simulazione dinamica del clima interno degli edifici zootecnici. CATANIA : Geo Grafica.
Un software per la simulazione dinamica del clima interno degli edifici zootecnici
LIBERATI, PAOLO;ZAPPAVIGNA, PAOLO
2006
Abstract
La possibilità di prevedere l'andamento del microclima interno nell'arco delle ventiquattrore consente di compiere scelte progettuali atte ad ottimizzare le condizioni d'allevamento o, perlomeno, di raggiungere il miglior compromesso possibile. Questo, soprattutto in clima caldo, aiuterebbe a contenere sia l'effetto negativo dovuto alle alte temperature durante il giorno, sia a migliorare le condizioni notturne permettendo un parziale ripristino, negli animali, delle condizioni ante stress. Gli aspetti principali considerati nel modello qui presentato, oltre alle caratteristiche locali del microclima, sono: materiali e spessori costituenti gli elementi dell'involucro, geometria e orientazione dell'edificio, disposizione e dimensioni delle aperture, latitudine e longitudine, specie allevata. Il modello tiene conto anche dell'evaporazione dalle deiezioni. L'output del modello riguarda i parametri microclimatici interni e tutte le voci coinvolte nel calcolo dei bilanci di calore sensibile e latente. La trasmissione del calore attraverso le pareti è stata modellata per mezzo del metodo alle differenze finite. La ventilazione naturale è stata calcolata considerando l'effetto camino combinato all'azione del vento. Il confronto fra la risposta del modello e i valori raccolti nel periodo estivo in una porcilaia da ingrasso, hanno permesso una prima convalida del modello stesso. La trascrizione del modello in forma di software consente, attraverso uno studio parametrico delle principali variabili che influenzano il clima interno, di fornire indicazioni utili per un corretto controllo ambientale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.