Il testo analizza le decorazioni realizzate da Felice Giani e dalla sua èquipe a Palazzo Laderchi, Faenza, negli anni Novanta del Settecento. Committente dei lavori i fratelli Laderchi, esponenti della borghesia filofrancese, membri del ceto dirigenziale della Repubblica Cisalpina. La cultura dei committenti si riflette nella decorazione progettata da Giani, ricca di riferimenti alla simbologia massonica, con richiami alchemici ed esoterici. Il saggio evidenzia la capacità dell’artista di tradurre in immagini sogni e ambizioni di una nuova classe sociale in ascesa, che, nel solco degli ideali della Rivoluzione Francese, esalta il temperamento e la cultura più che il rango e la ricchezza.
Una favola per semidei. Felice Giani a palazzo Laderchi / A. Ottani. - STAMPA. - (2005), pp. I-XX.
Una favola per semidei. Felice Giani a palazzo Laderchi
OTTANI, ANNA
2005
Abstract
Il testo analizza le decorazioni realizzate da Felice Giani e dalla sua èquipe a Palazzo Laderchi, Faenza, negli anni Novanta del Settecento. Committente dei lavori i fratelli Laderchi, esponenti della borghesia filofrancese, membri del ceto dirigenziale della Repubblica Cisalpina. La cultura dei committenti si riflette nella decorazione progettata da Giani, ricca di riferimenti alla simbologia massonica, con richiami alchemici ed esoterici. Il saggio evidenzia la capacità dell’artista di tradurre in immagini sogni e ambizioni di una nuova classe sociale in ascesa, che, nel solco degli ideali della Rivoluzione Francese, esalta il temperamento e la cultura più che il rango e la ricchezza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.