Durante la prima guerra mondiale i bombardamenti aerei spezzano la fragile illusione di sicurezza delle città d’arte, dei loro monumenti e dei loro musei. La fotografia storica, grazie al suo apporto fondamentale alla documentazione dei danni al tessuto artistico urbano è oggi una fonte privilegiata, ma ancora poco utilizzata, per l’analisi del dibattito critico sulla conservazione e la tutela del patrimonio artistico urbano. Dalla cattedrale di Reims alle chiese di Venezia, la percezione del valore del patrimonio artistico e la consapevolezza delle sue ferite diventano una questione popolare e internazionale da entrambi i lati del fronte grazie, soprattutto, alla fotografia che divenne il mezzo privilegiato di una nuova comunicazione e di una nuova mediazione culturale, più dirette ed immediate, dei valori dell’arte, e quindi della civiltà, contro la “barbarie” della guerra.
Costa, S. (2014). Les Musées blessés. Le Muse ferite 1914-1918. Grenoble : ELLUG.
Les Musées blessés. Le Muse ferite 1914-1918
COSTA, SANDRA
2014
Abstract
Durante la prima guerra mondiale i bombardamenti aerei spezzano la fragile illusione di sicurezza delle città d’arte, dei loro monumenti e dei loro musei. La fotografia storica, grazie al suo apporto fondamentale alla documentazione dei danni al tessuto artistico urbano è oggi una fonte privilegiata, ma ancora poco utilizzata, per l’analisi del dibattito critico sulla conservazione e la tutela del patrimonio artistico urbano. Dalla cattedrale di Reims alle chiese di Venezia, la percezione del valore del patrimonio artistico e la consapevolezza delle sue ferite diventano una questione popolare e internazionale da entrambi i lati del fronte grazie, soprattutto, alla fotografia che divenne il mezzo privilegiato di una nuova comunicazione e di una nuova mediazione culturale, più dirette ed immediate, dei valori dell’arte, e quindi della civiltà, contro la “barbarie” della guerra.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.