Il saggio si trova nel catalogo della mostra promossa da Roma Capitale e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca al Complesso del Vittoriano in occasione del bicentenario di Roma Capitale. Il contributo dell'autore si collega alla sezione dell'Esposizione dedicata ai rapporti tra Arte e Scienza ed alla grande eredità galileana. Nel XVII secolo le immagini furono uno strumento di propaganda e proselitismo culturale oltre che religioso e contribuirono alla diffusione europea della “scienza nuova” promossa da Galileo e dai suoi allievi. All’arte che aveva come scopo il diletto, secondo le note proposte critiche dei conoscitori del tempo, si oppone l’immagine come mezzo per “conoscere vivamente” secondo un sistema di comunicazione culturale capace di utilizzare raffinate e costose tavole calcografiche. L’analisi della produzione e della fortuna editoriale del "De Motu animalium" di Alfonso Borelli, realizzato grazie al contributo di Cristina di Svezia, è un esempio significativo dell’importanza dell’immagine non solo nella mediazione ma anche nello sviluppo della cultura scientifica.
Sandra Costa (2011). Eredità galileiana e pratiche editoriali nei rapporti tra Arte e Scienza. Roma : Gangemi Editore spa.
Eredità galileiana e pratiche editoriali nei rapporti tra Arte e Scienza
COSTA, SANDRA
2011
Abstract
Il saggio si trova nel catalogo della mostra promossa da Roma Capitale e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca al Complesso del Vittoriano in occasione del bicentenario di Roma Capitale. Il contributo dell'autore si collega alla sezione dell'Esposizione dedicata ai rapporti tra Arte e Scienza ed alla grande eredità galileana. Nel XVII secolo le immagini furono uno strumento di propaganda e proselitismo culturale oltre che religioso e contribuirono alla diffusione europea della “scienza nuova” promossa da Galileo e dai suoi allievi. All’arte che aveva come scopo il diletto, secondo le note proposte critiche dei conoscitori del tempo, si oppone l’immagine come mezzo per “conoscere vivamente” secondo un sistema di comunicazione culturale capace di utilizzare raffinate e costose tavole calcografiche. L’analisi della produzione e della fortuna editoriale del "De Motu animalium" di Alfonso Borelli, realizzato grazie al contributo di Cristina di Svezia, è un esempio significativo dell’importanza dell’immagine non solo nella mediazione ma anche nello sviluppo della cultura scientifica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.