Nell’Italia del Seicento gli studioli e le raccolte di curiosità sono concepiti come un microcosmo, vero e proprio theatrum mundi, in cui la collezione trova una delle sue motivazioni fondamentali nella costituzione di un rapporto tra arte e natura talvolta sostitutivo di una esperienza diretta del mondo. Le ricerche documentarie e d’archivio recenti sembrano contraddire le ipotesi storiche di Julius von Schlosser, ricostituendo una pratica del collezionismo con molteplici aspetti comuni tra le raccolte italiane e quelle del Nord. Luogo di studi e di sociabilità, alcune collezioni di rilievo si arricchiscono seguendo modalità complesse, e percorsi che spesso coinvolgono circuiti dalle caratteristiche differenti, per aderire infine alla concezione di “pubblica utilità”.
Sandra Costa (2013). Le cosmos pris au piège: collections de curiosités en Italie au XVIIe siècle. Grenoble : Conseil Général Isère.
Le cosmos pris au piège: collections de curiosités en Italie au XVIIe siècle
COSTA, SANDRA
2013
Abstract
Nell’Italia del Seicento gli studioli e le raccolte di curiosità sono concepiti come un microcosmo, vero e proprio theatrum mundi, in cui la collezione trova una delle sue motivazioni fondamentali nella costituzione di un rapporto tra arte e natura talvolta sostitutivo di una esperienza diretta del mondo. Le ricerche documentarie e d’archivio recenti sembrano contraddire le ipotesi storiche di Julius von Schlosser, ricostituendo una pratica del collezionismo con molteplici aspetti comuni tra le raccolte italiane e quelle del Nord. Luogo di studi e di sociabilità, alcune collezioni di rilievo si arricchiscono seguendo modalità complesse, e percorsi che spesso coinvolgono circuiti dalle caratteristiche differenti, per aderire infine alla concezione di “pubblica utilità”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.