Quando, dopo l’8 settembre 1943, i fascisti ritornano sulla scena pubblica la situazione non era più la stessa degli anni del Regime. E non solo per le vicende legate alla guerra, ma anche per gli eventi connessi con la fine della dittatura. L’Italia fascista, a differenza dalla Germania nazista, ha conosciuto la destituzione del dittatore e questo ‘dato’ non è irrilevante, anche se finora non è stato messo a fuoco dalla storiografia. La fine della dittatura, non può essere infatti interpretata semplicemente come un ‘colpo di Stato’ della monarchia. Questa è una lettura parziale che non riesce a spiegare molti eventi successivi e che l’analisi del periodo precedente la destituzione del dittatore si incarica di mettere in discussione. La fine della dittatura era ormai richiesta da ampi settori sociali, non circoscrivibili unicamente ai ‘classici’ antifascisti. Molti degli stessi fascisti iniziarono infatti a prendere le distanze da Mussolini e dal fascismo di guerra, non più coincidente con il fascismo-regime che essi avevano contribuito a creare. Per di più la mobilitazione sociale, principalmente operaia, con gli scioperi del marzo 1943 mise in evidenza la crisi del regime e la sua impossibilità di farvi fronte, mentre da mesi si registrava un distacco della componente degli intellettuali e dei giovani universitari.

La crisi, il crollo e la rinascita del fascismo

GAGLIANI, DIANELLA
2014

Abstract

Quando, dopo l’8 settembre 1943, i fascisti ritornano sulla scena pubblica la situazione non era più la stessa degli anni del Regime. E non solo per le vicende legate alla guerra, ma anche per gli eventi connessi con la fine della dittatura. L’Italia fascista, a differenza dalla Germania nazista, ha conosciuto la destituzione del dittatore e questo ‘dato’ non è irrilevante, anche se finora non è stato messo a fuoco dalla storiografia. La fine della dittatura, non può essere infatti interpretata semplicemente come un ‘colpo di Stato’ della monarchia. Questa è una lettura parziale che non riesce a spiegare molti eventi successivi e che l’analisi del periodo precedente la destituzione del dittatore si incarica di mettere in discussione. La fine della dittatura era ormai richiesta da ampi settori sociali, non circoscrivibili unicamente ai ‘classici’ antifascisti. Molti degli stessi fascisti iniziarono infatti a prendere le distanze da Mussolini e dal fascismo di guerra, non più coincidente con il fascismo-regime che essi avevano contribuito a creare. Per di più la mobilitazione sociale, principalmente operaia, con gli scioperi del marzo 1943 mise in evidenza la crisi del regime e la sua impossibilità di farvi fronte, mentre da mesi si registrava un distacco della componente degli intellettuali e dei giovani universitari.
2014
Dalla notte della dittatura all’alba della libertà. Una riflessione a più voci per un contributo alla storia locale e nazionale
63
74
Dianella Gagliani
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