Lo studio nasce da 3 mesi di discussioni e focus groups con 36 agenti di un’agenzia di viaggio tra le più rinomate di Bologna, che sta attraversando un periodo di crisi: non soddisfa più le esigenze dei turisti, che paiono mutate. I racconti degli agenti confermano i recenti studi sulle motivazioni turistiche e sul marketing esperenziale: i clienti chiedono esperienze di viaggio emozionanti e complesse, non presenti sui cataloghi. L’agenzia è un gatekeeper che seleziona con certi criteri (place-values, equiparabili ai tipi di spazi turistici) esperienze e luoghi degni di essere visitati e propone prodotti conosciuti e rodati. Il processo di selezione e vendita è definito place-making: si vendono luoghi in cui lo spazio è stato modificato e organizzato in funzione del turista, con relativi problemi ecologici, culturali ed economici. Secondo gli agenti, i place-values dell’industria non corrispondono a quelli di chi compra turismo: il consumatore è influenzato dall’immagine di una destinazione turistica, ma non considera né credibile né affidabile quella costruita e proposta dai gatekeeper tradizionali. Il turista seleziona fonti personali per costruire immagini alternative a quelle dei gatekeepers tradizionali (agenzie, TO, guide turistiche). L’immagine è un oggetto semiotico complesso, tripartito in immagine attesa, riscontrata e diffusa, e influisce sulle decisioni di acquisto. Questo esame dell’immagine è coerente con la geografia turistica di Lozato-Giotart che prima di classificare i luoghi del turismo (siti-sfondo naturali e non modificati, siti-sfondo naturali e in parte modificati, siti scrigno, siti sfondo urbani e siti posticci) analizza l’immagine degli spazi turistici organizzati non per essere visitati, ma consumati. Tra le conseguenze del consumo di spazio si pone in primo luogo la degradazione del paesaggio che provoca siti snaturati che hanno le caratteristiche dei nonluoghi: sono svuotati di identità, storia e senso.

Galvani A., Pirazzoli R. (2013). L’immagine di una destinazione turistica: vendere places values, acquistare un luogo.. Milano : Edizioni Franco Angeli.

L’immagine di una destinazione turistica: vendere places values, acquistare un luogo.

GALVANI, ADRIANA;
2013

Abstract

Lo studio nasce da 3 mesi di discussioni e focus groups con 36 agenti di un’agenzia di viaggio tra le più rinomate di Bologna, che sta attraversando un periodo di crisi: non soddisfa più le esigenze dei turisti, che paiono mutate. I racconti degli agenti confermano i recenti studi sulle motivazioni turistiche e sul marketing esperenziale: i clienti chiedono esperienze di viaggio emozionanti e complesse, non presenti sui cataloghi. L’agenzia è un gatekeeper che seleziona con certi criteri (place-values, equiparabili ai tipi di spazi turistici) esperienze e luoghi degni di essere visitati e propone prodotti conosciuti e rodati. Il processo di selezione e vendita è definito place-making: si vendono luoghi in cui lo spazio è stato modificato e organizzato in funzione del turista, con relativi problemi ecologici, culturali ed economici. Secondo gli agenti, i place-values dell’industria non corrispondono a quelli di chi compra turismo: il consumatore è influenzato dall’immagine di una destinazione turistica, ma non considera né credibile né affidabile quella costruita e proposta dai gatekeeper tradizionali. Il turista seleziona fonti personali per costruire immagini alternative a quelle dei gatekeepers tradizionali (agenzie, TO, guide turistiche). L’immagine è un oggetto semiotico complesso, tripartito in immagine attesa, riscontrata e diffusa, e influisce sulle decisioni di acquisto. Questo esame dell’immagine è coerente con la geografia turistica di Lozato-Giotart che prima di classificare i luoghi del turismo (siti-sfondo naturali e non modificati, siti-sfondo naturali e in parte modificati, siti scrigno, siti sfondo urbani e siti posticci) analizza l’immagine degli spazi turistici organizzati non per essere visitati, ma consumati. Tra le conseguenze del consumo di spazio si pone in primo luogo la degradazione del paesaggio che provoca siti snaturati che hanno le caratteristiche dei nonluoghi: sono svuotati di identità, storia e senso.
2013
Città Mediterranee nello spazio globale - Mobilità turistica tra crisi e mutamento
203
216
Galvani A., Pirazzoli R. (2013). L’immagine di una destinazione turistica: vendere places values, acquistare un luogo.. Milano : Edizioni Franco Angeli.
Galvani A.; Pirazzoli R.
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