L'articolo analizza le vicissitudini intertestuali e intermediali del personaggio di Fantômas, inquietante figura di criminale scaturita dalla fantasia di Pierre Souvestre e Marcel Allain nel 1911 e in seguito ripresa e rielaborata in una molteplicità di adattamenti e di varianti, letterari, filmici, televisivi e fumettistici. Definibile come il primo terrorista della storia della letteratura, Fantômas è una sorta di distillato di topoi e motivi tra i più caratteristici del romanzo popolare francese dell'Ottocento (sulla doppia linea di Vidocq e Rocambole) e al contempo una figura di rottura che esprime allegoricamente le ansie e le contraddizioni che agitano la società francese nel periodo terminale della Belle Epoque, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. Accolta da un successo clamoroso, la saga di Fantomas (in trentadue volumi pubblicati a cadenza mensile) è anche un caso editoriale senza precedenti nella storia culturale europea, vero e proprio best-seller la cui notorietà valica presto i confini nazionali e viene amplificata da numerose e tempestive traduzioni (la prima delle quali vede la luce in Italia nel 1915). Oltre a documentare la fascinazione esercitata dal personaggio sul cinema coevo (dalla serie a lui intitolata diretta da Louis Feuillade nel 1913-14, ai film sul Dottor Mabuse girati da Fritz Lang in Germania), l'articolo ricostruisce la fortuna di Fantômas presso il movimento surrealista, dalla creazione della Société des amis de Fantômas ad opera di Guillaume Apollinaire e Max Jacob nel 1912, all'accorato omaggio che Robert Desnos gli tributa ancora nel 1933.
M. Dall'Asta (2004). La vita plurale di Fantômas. UDINE : Il principe costante.
La vita plurale di Fantômas
DALL'ASTA, MONICA
2004
Abstract
L'articolo analizza le vicissitudini intertestuali e intermediali del personaggio di Fantômas, inquietante figura di criminale scaturita dalla fantasia di Pierre Souvestre e Marcel Allain nel 1911 e in seguito ripresa e rielaborata in una molteplicità di adattamenti e di varianti, letterari, filmici, televisivi e fumettistici. Definibile come il primo terrorista della storia della letteratura, Fantômas è una sorta di distillato di topoi e motivi tra i più caratteristici del romanzo popolare francese dell'Ottocento (sulla doppia linea di Vidocq e Rocambole) e al contempo una figura di rottura che esprime allegoricamente le ansie e le contraddizioni che agitano la società francese nel periodo terminale della Belle Epoque, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. Accolta da un successo clamoroso, la saga di Fantomas (in trentadue volumi pubblicati a cadenza mensile) è anche un caso editoriale senza precedenti nella storia culturale europea, vero e proprio best-seller la cui notorietà valica presto i confini nazionali e viene amplificata da numerose e tempestive traduzioni (la prima delle quali vede la luce in Italia nel 1915). Oltre a documentare la fascinazione esercitata dal personaggio sul cinema coevo (dalla serie a lui intitolata diretta da Louis Feuillade nel 1913-14, ai film sul Dottor Mabuse girati da Fritz Lang in Germania), l'articolo ricostruisce la fortuna di Fantômas presso il movimento surrealista, dalla creazione della Société des amis de Fantômas ad opera di Guillaume Apollinaire e Max Jacob nel 1912, all'accorato omaggio che Robert Desnos gli tributa ancora nel 1933.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.