Quando inizia in Occidente la storia delle donne insegnanti? La sempre più accentuata femminilizzazione della docenza – un fenomeno che interessa tutta l’Europa ma è particolarmente evidente nelle scuole italiane – è una risorsa o un problema? Quali sono i costi, per le università e per il Paese, delle discriminazioni che tuttora penalizzano le ricercatrici e le docenti universitarie nell’accesso al top della carriera? Questo libro si propone di affrontare domande simili a queste, adottando una prospettiva interdisciplinare utile a raggiungere un pubblico diversificato di esperti, docenti e studenti medi e universitari. La prima parte del volume affronta i rapporti tra donne e docenza nel tempo. Anche se si parla di donne intellettuali riconosciute come ‘maestre’ fin dai tempi di Socrate e di Platone, solo nel 1732, a Bologna, una donna fu per la prima volta incaricata di un insegnamento universitario: l’esperta di fisica newtoniana Laura Bassi (1711-1778). Nell’ambito delle celebrazioni per il terzo centenario della sua nascita, il convegno da cui questo libro trae origine ha offerto l’occasione per ridiscutere la figura di una ‘Maestra’ universalmente stimata come Bassi e per ripensare la storia delle donne docenti nel lungo periodo. Dalle monache maestre nei conventi della prima età moderna, alle insegnanti nella scuola primaria e secondaria dall’Ottocento fino al presente, il libro offre squarci su una storia controversa e poco conosciuta. La riflessione sulle tematiche di genere in ambito scolastico, condotta attraverso gli strumenti della sociologia, della pedagogia e della psicologia, si focalizza nella seconda parte sul tema delle possibili ricadute, in termini formativi, degli squilibri di genere nella composizione del corpo docente. Si discute, infine, nella terza parte, di pari opportunità e di merito nell’università italiana e in particolare in quella di Bologna: qual è la situazione delle docenti e delle ricercatrici nell’Ateneo più antico, quello che per primo al mondo offrì una cattedra a una studiosa?
Cavazza, M., Govoni, P., Pironi, T. (2014). Eredi di Laura Bassi. Docenti e ricercatrici in Italia tra età moderna e presente. Milano : FrancoAngeli.
Eredi di Laura Bassi. Docenti e ricercatrici in Italia tra età moderna e presente
GOVONI, PAOLA;PIRONI, TIZIANA
2014
Abstract
Quando inizia in Occidente la storia delle donne insegnanti? La sempre più accentuata femminilizzazione della docenza – un fenomeno che interessa tutta l’Europa ma è particolarmente evidente nelle scuole italiane – è una risorsa o un problema? Quali sono i costi, per le università e per il Paese, delle discriminazioni che tuttora penalizzano le ricercatrici e le docenti universitarie nell’accesso al top della carriera? Questo libro si propone di affrontare domande simili a queste, adottando una prospettiva interdisciplinare utile a raggiungere un pubblico diversificato di esperti, docenti e studenti medi e universitari. La prima parte del volume affronta i rapporti tra donne e docenza nel tempo. Anche se si parla di donne intellettuali riconosciute come ‘maestre’ fin dai tempi di Socrate e di Platone, solo nel 1732, a Bologna, una donna fu per la prima volta incaricata di un insegnamento universitario: l’esperta di fisica newtoniana Laura Bassi (1711-1778). Nell’ambito delle celebrazioni per il terzo centenario della sua nascita, il convegno da cui questo libro trae origine ha offerto l’occasione per ridiscutere la figura di una ‘Maestra’ universalmente stimata come Bassi e per ripensare la storia delle donne docenti nel lungo periodo. Dalle monache maestre nei conventi della prima età moderna, alle insegnanti nella scuola primaria e secondaria dall’Ottocento fino al presente, il libro offre squarci su una storia controversa e poco conosciuta. La riflessione sulle tematiche di genere in ambito scolastico, condotta attraverso gli strumenti della sociologia, della pedagogia e della psicologia, si focalizza nella seconda parte sul tema delle possibili ricadute, in termini formativi, degli squilibri di genere nella composizione del corpo docente. Si discute, infine, nella terza parte, di pari opportunità e di merito nell’università italiana e in particolare in quella di Bologna: qual è la situazione delle docenti e delle ricercatrici nell’Ateneo più antico, quello che per primo al mondo offrì una cattedra a una studiosa?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.