Il saggio intende tracciare le linee di un modello filosofico di ipseità che colleghi coscienza di sé e influenze situazionali. Seguendo un percorso che si snoda attraverso l'esame delle teorie sull'identità personale e sulla coscienza di Locke, Hume, Ricoeur, Parfit e Dennett, e grazie a una considerazione attenta dei risultati raggiunti nel campo delle ricerche psicologiche sulle relazioni tra comportamento individuale e influenze situazionali, Scardovi adotta una concezione non eliminativistica dell'ipseità, ricordandone piuttosto la complessità e la mobilità, frutti di un continuo gioco di relazioni fra mente-corpo e ambiente, un gioco in larga misura incontrollato, eppure capace di produrre anche movimenti riflessivi e gerarchicamente ordinati.
La resistenza imperfetta: ipseità, coscienza di sé e sfide situazionali
SCARDOVI, GABRIELE
2013
Abstract
Il saggio intende tracciare le linee di un modello filosofico di ipseità che colleghi coscienza di sé e influenze situazionali. Seguendo un percorso che si snoda attraverso l'esame delle teorie sull'identità personale e sulla coscienza di Locke, Hume, Ricoeur, Parfit e Dennett, e grazie a una considerazione attenta dei risultati raggiunti nel campo delle ricerche psicologiche sulle relazioni tra comportamento individuale e influenze situazionali, Scardovi adotta una concezione non eliminativistica dell'ipseità, ricordandone piuttosto la complessità e la mobilità, frutti di un continuo gioco di relazioni fra mente-corpo e ambiente, un gioco in larga misura incontrollato, eppure capace di produrre anche movimenti riflessivi e gerarchicamente ordinati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.