Dal 526 al 535 le sorti dell’Italia furono nelle mani di una donna: Amalasunta, figlia del re ostrogoto Teoderico il Grande e della principessa merovingia Audofleda, sorella di Clodoveo. Nel breve ma intenso lasso di tempo della sua reggenza e del suo governo come regina, Amalasunta con ogni probabilità ebbe modo di esprimersi attraverso interventi edilizi riguardanti la capitale Ravenna, interventi non appariscenti nella forma ma importanti nella sostanza. In questo lavoro si è cercato di discutere il passo di Agnello Ravennate riguardante la regina, in cui si fa riferimento al fatto che la sovrana potrebbe aver realizzato un orfanotrofio a Ravenna.
Titolo: | Amalasunta "regia mater" e Ravenna. Una donna per una capitale ostrogota | |
Autore/i: | SMURRA, ROSA | |
Autore/i Unibo: | ||
Anno: | 2014 | |
Serie: | ||
Titolo del libro: | Lo sguardo lungimirante delle capitali. Saggi in onore di Francesca Bocchi / The far-sighted gaze of capital cities. Essays in honour of Francesca Bocchi | |
Pagina iniziale: | 283 | |
Pagina finale: | 305 | |
Abstract: | Dal 526 al 535 le sorti dell’Italia furono nelle mani di una donna: Amalasunta, figlia del re ostrogoto Teoderico il Grande e della principessa merovingia Audofleda, sorella di Clodoveo. Nel breve ma intenso lasso di tempo della sua reggenza e del suo governo come regina, Amalasunta con ogni probabilità ebbe modo di esprimersi attraverso interventi edilizi riguardanti la capitale Ravenna, interventi non appariscenti nella forma ma importanti nella sostanza. In questo lavoro si è cercato di discutere il passo di Agnello Ravennate riguardante la regina, in cui si fa riferimento al fatto che la sovrana potrebbe aver realizzato un orfanotrofio a Ravenna. | |
Data prodotto definitivo in UGOV: | 10-nov-2014 | |
Appare nelle tipologie: | 2.01 Capitolo / saggio in libro |