Il tema dell’educazione ai diritti umani nei contesti scolastici si situa al crocevia tra le questioni aperte dai diritti umani – entro le quali si situano anche i diritti dell’infanzia - da un lato, e uno spazio scolastico sempre più caratterizzato dalla multiculturalità, dall’altro. Proporre una lettura antropologica del tema dell´educazione ai diritti umani pertanto significa innanzitutto approfondire la connessione tra educazione ai diritti umani e diritti dell’infanzia a partire dall’analisi del contesto generale di cui entrambi gli ambiti fanno parte. Nel contesto attuale in cui i processi educativi sono parte di una realtà multiculturale caratterizzata dalla pluralità di appartenenze, storie identità diventa essenziale andare oltre la stessa riflessione teorica; la storia degli ultmi cinquant’anni ha rimesso al centro la specificità di diversi soggetti sociali traducendo il piano universalistico in una serie di carte specifiche e in grado di ridefinire il paradigma dei diritti umani rispetto a concreti attori sociali (donne, bambibi, i popoli indigeni). Tale prospettiva mette in evidenza l’importanza di un’etnografia dei diritti umani, in particolare se riferita ai diritti dell’infanzia. Se le Carte hanno reso possibile “dare voce” alle condizioni dell’infanzia nel mondo e alle violazioni dei loro diritti, è la pratica etnografica dei mondi contemporanei definita dalla pluralità delle fonti e dalla multivocalità dei suoi interlocutori a poter scrivere le storie delle violazioni dei diritti dell’infanzia, denunciandone la violenza, prestando attenzione alla molteplicità relazionale del contesto in cui accadono. Inserire percorsi sui diritti dell'infanzia e/o di educazione ai diritti umani significa considerare la scuola come parte di un contesto nazionale e internazionale che si è radicalmente trasformato negli ultimi decenni che deve fare i conti con sfide nuove, di cui i diritti dell'infanzia si sono fatti portatori. I processi inculturativi al centro degli studi antropologici hanno messo in luce i legami tra spetti formali e informali, dimensione esplicita e dimensione implicita e nascosta della trasmissione dei saperi; così come le pratiche educativi si innescano su rappresentazioni e universi simbolici in cui trovano espressione modelli differenti di relazione tra le generazioni, in cui l’adulto sollecita comportamenti ma al tempo stesso pone limiti significativi che trasformano il bambino definendone appartenenze e identità. L'articolo si fonda sull'esperienza condotta con un centinaio di scuole dell'Emilia Romagna attraverso il progetto di ricerca-azione:"Adotta un diritto", promosso dal MIUR (2001-2005) con la collaborazione di altre istituzioni locali tra cui l'Università di Bologna e la Regione Emilia Romagna. Questa Ricerca-azione ha avuto come finalità la realizzazione, da un lato, di un percorso di formazione sui temi della cultura dei diritti umani nella contemporaneità, dall'altro, di percorsi di educazione ai diritti dell'infanzia promuovendo nelle classi dei docenti partecipanti alla ricerca, progetti, percorsi e attività mirate all'educazione ai diritti umani.

Educare ai diritti umani nella società contemporanea: una lettura antropologica / Guerzoni G.. - STAMPA. - (2006), pp. 77-90.

Educare ai diritti umani nella società contemporanea: una lettura antropologica

GUERZONI, GIOVANNA
2006

Abstract

Il tema dell’educazione ai diritti umani nei contesti scolastici si situa al crocevia tra le questioni aperte dai diritti umani – entro le quali si situano anche i diritti dell’infanzia - da un lato, e uno spazio scolastico sempre più caratterizzato dalla multiculturalità, dall’altro. Proporre una lettura antropologica del tema dell´educazione ai diritti umani pertanto significa innanzitutto approfondire la connessione tra educazione ai diritti umani e diritti dell’infanzia a partire dall’analisi del contesto generale di cui entrambi gli ambiti fanno parte. Nel contesto attuale in cui i processi educativi sono parte di una realtà multiculturale caratterizzata dalla pluralità di appartenenze, storie identità diventa essenziale andare oltre la stessa riflessione teorica; la storia degli ultmi cinquant’anni ha rimesso al centro la specificità di diversi soggetti sociali traducendo il piano universalistico in una serie di carte specifiche e in grado di ridefinire il paradigma dei diritti umani rispetto a concreti attori sociali (donne, bambibi, i popoli indigeni). Tale prospettiva mette in evidenza l’importanza di un’etnografia dei diritti umani, in particolare se riferita ai diritti dell’infanzia. Se le Carte hanno reso possibile “dare voce” alle condizioni dell’infanzia nel mondo e alle violazioni dei loro diritti, è la pratica etnografica dei mondi contemporanei definita dalla pluralità delle fonti e dalla multivocalità dei suoi interlocutori a poter scrivere le storie delle violazioni dei diritti dell’infanzia, denunciandone la violenza, prestando attenzione alla molteplicità relazionale del contesto in cui accadono. Inserire percorsi sui diritti dell'infanzia e/o di educazione ai diritti umani significa considerare la scuola come parte di un contesto nazionale e internazionale che si è radicalmente trasformato negli ultimi decenni che deve fare i conti con sfide nuove, di cui i diritti dell'infanzia si sono fatti portatori. I processi inculturativi al centro degli studi antropologici hanno messo in luce i legami tra spetti formali e informali, dimensione esplicita e dimensione implicita e nascosta della trasmissione dei saperi; così come le pratiche educativi si innescano su rappresentazioni e universi simbolici in cui trovano espressione modelli differenti di relazione tra le generazioni, in cui l’adulto sollecita comportamenti ma al tempo stesso pone limiti significativi che trasformano il bambino definendone appartenenze e identità. L'articolo si fonda sull'esperienza condotta con un centinaio di scuole dell'Emilia Romagna attraverso il progetto di ricerca-azione:"Adotta un diritto", promosso dal MIUR (2001-2005) con la collaborazione di altre istituzioni locali tra cui l'Università di Bologna e la Regione Emilia Romagna. Questa Ricerca-azione ha avuto come finalità la realizzazione, da un lato, di un percorso di formazione sui temi della cultura dei diritti umani nella contemporaneità, dall'altro, di percorsi di educazione ai diritti dell'infanzia promuovendo nelle classi dei docenti partecipanti alla ricerca, progetti, percorsi e attività mirate all'educazione ai diritti umani.
2006
Cittadinanza attiva e diritti umani. Un percorso di formazione e di ricerca-azione per una nuova cittadinanza formativa
77
90
Educare ai diritti umani nella società contemporanea: una lettura antropologica / Guerzoni G.. - STAMPA. - (2006), pp. 77-90.
Guerzoni G.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/34085
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