Il presente progetto di ricerca intende analizzare il regime giuridico della nautica da diporto alla luce della recente legge n.172 dell'8 luglio 2003 con cui il legislatore nazionale è intervenuto in materia. In considerazione della specialità della disciplina giuridica relativa alla tematica in oggetto, la ricerca intende puntualizzare la portata di alcuni concetti e definizioni in uso, in particolare per quanto concerne l'individuazione, l'identificazione e la classificazione dell'unità da diporto (legge n. 50 del 1971 e art. 15, l. n.171 del 1989). Saranno ampiamente analizzati, inoltre, gli aspetti relativi al regime concessorio dei beni demaniali marittimi in relazione alla costruzione ed alla gestione di strutture destinate alla nautica da diporto, quali i porti e gli approdi turistici. Particolare cura verrà dedicata, altresì, alla disamina della normativa comunitaria vigente in materia (dir. n. 94/25/CE), nonché della relativa legislazione nazionale di recepimento, ponendo in rilievo, specificamente, le problematiche inerenti l'introduzione dell'obbligo di marcatura permanente CE dei natanti adibiti alla navigazione da diporto. Ulteriore aspetto di indagine concernerà poi la complessa regolamentazione del procedimento di rilascio delle patenti nautiche, anche alla luce del recente processo di riforma legislativa. Specifica attenzione sarà, infine, riservata alle norme disciplinanti la categoria dei contratti di ormeggio. Tale tipologia contrattuale, di sempre più diffusa utilizzazione nelle emergenti realtà portuali turistiche italiane, rappresenta un istituto meritevole di approfondimento giuridico, stante la necessità di individuarne la corretta qualificazione dogmatica. In effetti, il contratto di ormeggio, per la complessità delle prestazioni oggetto delle obbligazioni poste a carico delle parti coinvolte, si manifesta quale tipologia contrattuale atipica, che parte della dottrina e della giurisprudenza riconduce al contratto di locazione, e altra al contratto di deposito, con ciò introducendo a carico del gestore del porto turistico un obbligo di custodia del posto-barca.
S. Zunarelli (2004). La riforma della nautica da diporto alla luce della legge 8 luglio 2003 n. 172.
La riforma della nautica da diporto alla luce della legge 8 luglio 2003 n. 172
ZUNARELLI, STEFANO
2004
Abstract
Il presente progetto di ricerca intende analizzare il regime giuridico della nautica da diporto alla luce della recente legge n.172 dell'8 luglio 2003 con cui il legislatore nazionale è intervenuto in materia. In considerazione della specialità della disciplina giuridica relativa alla tematica in oggetto, la ricerca intende puntualizzare la portata di alcuni concetti e definizioni in uso, in particolare per quanto concerne l'individuazione, l'identificazione e la classificazione dell'unità da diporto (legge n. 50 del 1971 e art. 15, l. n.171 del 1989). Saranno ampiamente analizzati, inoltre, gli aspetti relativi al regime concessorio dei beni demaniali marittimi in relazione alla costruzione ed alla gestione di strutture destinate alla nautica da diporto, quali i porti e gli approdi turistici. Particolare cura verrà dedicata, altresì, alla disamina della normativa comunitaria vigente in materia (dir. n. 94/25/CE), nonché della relativa legislazione nazionale di recepimento, ponendo in rilievo, specificamente, le problematiche inerenti l'introduzione dell'obbligo di marcatura permanente CE dei natanti adibiti alla navigazione da diporto. Ulteriore aspetto di indagine concernerà poi la complessa regolamentazione del procedimento di rilascio delle patenti nautiche, anche alla luce del recente processo di riforma legislativa. Specifica attenzione sarà, infine, riservata alle norme disciplinanti la categoria dei contratti di ormeggio. Tale tipologia contrattuale, di sempre più diffusa utilizzazione nelle emergenti realtà portuali turistiche italiane, rappresenta un istituto meritevole di approfondimento giuridico, stante la necessità di individuarne la corretta qualificazione dogmatica. In effetti, il contratto di ormeggio, per la complessità delle prestazioni oggetto delle obbligazioni poste a carico delle parti coinvolte, si manifesta quale tipologia contrattuale atipica, che parte della dottrina e della giurisprudenza riconduce al contratto di locazione, e altra al contratto di deposito, con ciò introducendo a carico del gestore del porto turistico un obbligo di custodia del posto-barca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.