Il libretto d'opera "L'equivoco stravagante" di Gaetano Gasbarri messo in musica da Gioachino Rossini (1811), fino ad oggi misconosciuto agli studiosi del settore, rappresenta un caso di studio fra i più interessanti, perché coinvolge non solo questioni biografiche, stilistiche e drammaturgiche, ma -- a causa del suo soggetto basato su una donna che si finge un uomo castrato -- anche sociologiche nonché politiche, per il tipo di opposizione che suscitò nella Prefettura del napoleonico Dipartimento del Reno (Bologna), che ne sospese le pubbliche rappresentazioni dopo sole tre recite. Il curatore del volume ha distribuito la materia in sei ampi capitoli tematici, di cui è autore singolo o coautore insieme ai colleghi Fabio Rossi, Valentina Anzani, Antonella Campanini, Stefano Piana, Gianluca Nicolini (vedi indice in allegato). Il volume è arricchito dalla trascrizione di decine di documenti d'archivio (testimonianza dell'intervento censorio) e dalla riproduzione facsimilare del libretto a stampa e del suo antigrafo manoscritto.
Marco Beghelli (2014). L'equivoco stravagante. Pesaro : Fondazione Rossini.
L'equivoco stravagante
BEGHELLI, MARCO
2014
Abstract
Il libretto d'opera "L'equivoco stravagante" di Gaetano Gasbarri messo in musica da Gioachino Rossini (1811), fino ad oggi misconosciuto agli studiosi del settore, rappresenta un caso di studio fra i più interessanti, perché coinvolge non solo questioni biografiche, stilistiche e drammaturgiche, ma -- a causa del suo soggetto basato su una donna che si finge un uomo castrato -- anche sociologiche nonché politiche, per il tipo di opposizione che suscitò nella Prefettura del napoleonico Dipartimento del Reno (Bologna), che ne sospese le pubbliche rappresentazioni dopo sole tre recite. Il curatore del volume ha distribuito la materia in sei ampi capitoli tematici, di cui è autore singolo o coautore insieme ai colleghi Fabio Rossi, Valentina Anzani, Antonella Campanini, Stefano Piana, Gianluca Nicolini (vedi indice in allegato). Il volume è arricchito dalla trascrizione di decine di documenti d'archivio (testimonianza dell'intervento censorio) e dalla riproduzione facsimilare del libretto a stampa e del suo antigrafo manoscritto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.