Le tematiche che coinvolgono lo sviluppo ed applicazione delle agrobiotecnologie ed in particolare l’argomento “Organismi Geneticamente Modificati”, sia per la loro rilevanza ed attualità scientifica, sia per i molteplici e delicati aspetti di natura sociale ed economica coinvolti, suscitano da sempre grande interesse. Sempre più spesso, in particolare sull’argomento OGM, si assiste da parte di addetti ai lavori o di rappresentanti della società civile, a prese di posizione a favore o contro l’uso ed il rilascio di specie geneticamente modificate o loro derivati, la stragrande maggioranza delle volte non suffragate da dati oggettivi e scientificamente validati e condivisi. In un tale contesto è facile immaginare quali e quante implicazioni, le cui conseguenze possono essere difficilmente prevedibili, possano derivare da affermazioni e valutazioni frettolose in materia. E’ per questo motivo che chi si occupa di attività di Ricerca in questo settore, e più in generale di Biosicurezza, ha l’obbligo, scientifico ed etico, di valutare con particolare attenzione i risultati delle proprie ricerche e comunque ogni aspetto, tecnico e non tecnico, che esse coinvolgono. Ciò assume ancora maggiore rilevanza in una realtà come quella del nostro Paese, ove la salvaguardia della biodiversità e la protezione della qualità delle produzioni agroalimentari del Made in Italy rappresentano due valori non discutibili. C’è poi da considerare che, se anche un cambiamento viene definito tecnicamente attuabile ed abbia passato gli esami più rigidi e stringenti in materia di “analisi del rischio”, a volte non risulta comunque accettabile dalla società civile, in special modo se essa stessa non è stata partecipe del processo che lo ha generato. Il Progetto MAN-GMP-ITA, che vede impegnati il CRA, l’ISPRA, l’Università di Bologna, il Consorzio In.Bio, oltre l’ENEA, ha l’obiettivo di valutare il rischio dell’esposizione a Piante OGM in aree protette e sensibili in diversi areali del nostro Paese. La ricerca non utilizza piante geneticamente modificate per la sperimentazione in campo. L’obiettivo, infatti, è assumere informazioni dettagliate dei livelli preesistenti di biodiversità nelle aree da proteggere per poter poi fissare con precisione gli obiettivi di protezione ambientale ed elaborare e proporre una metodologia per monitorare e gestire i possibili effetti sulla biodiversità. Il presente manuale “Il campionamento dell’artropodofauna per il monitoraggio ambientale” rappresenta un deliverable del Progetto e nel contempo contribuisce a fornire alla comunità scientifica uno strumento sviluppato secondo regole e metodologie in linea con gli attuali canoni scientifici condivisi ed applicabili ad analisi ecologiche dell’artropodofauna anche in ambiti diversi. Oltre che come strumento tecnico destinato agli operatori del settore, il manuale è pensato anche per consentire di approfondire tali tematiche a quanti lo desiderino, per studio, per professione o anche solo per formarsi una personale opinione sull’argomento.

Giovanni Burgio, Ferdinando Baldacchino, Alessandra Magarelli, Antonio Masetti, Salvatore Santorsola, Salvatore Arpaia (2013). Il Campionamento dell'Artropodofauna per il monitoraggio ambientale. Trisaia : ENEA.

Il Campionamento dell'Artropodofauna per il monitoraggio ambientale

BURGIO, GIOVANNI;MASETTI, ANTONIO;
2013

Abstract

Le tematiche che coinvolgono lo sviluppo ed applicazione delle agrobiotecnologie ed in particolare l’argomento “Organismi Geneticamente Modificati”, sia per la loro rilevanza ed attualità scientifica, sia per i molteplici e delicati aspetti di natura sociale ed economica coinvolti, suscitano da sempre grande interesse. Sempre più spesso, in particolare sull’argomento OGM, si assiste da parte di addetti ai lavori o di rappresentanti della società civile, a prese di posizione a favore o contro l’uso ed il rilascio di specie geneticamente modificate o loro derivati, la stragrande maggioranza delle volte non suffragate da dati oggettivi e scientificamente validati e condivisi. In un tale contesto è facile immaginare quali e quante implicazioni, le cui conseguenze possono essere difficilmente prevedibili, possano derivare da affermazioni e valutazioni frettolose in materia. E’ per questo motivo che chi si occupa di attività di Ricerca in questo settore, e più in generale di Biosicurezza, ha l’obbligo, scientifico ed etico, di valutare con particolare attenzione i risultati delle proprie ricerche e comunque ogni aspetto, tecnico e non tecnico, che esse coinvolgono. Ciò assume ancora maggiore rilevanza in una realtà come quella del nostro Paese, ove la salvaguardia della biodiversità e la protezione della qualità delle produzioni agroalimentari del Made in Italy rappresentano due valori non discutibili. C’è poi da considerare che, se anche un cambiamento viene definito tecnicamente attuabile ed abbia passato gli esami più rigidi e stringenti in materia di “analisi del rischio”, a volte non risulta comunque accettabile dalla società civile, in special modo se essa stessa non è stata partecipe del processo che lo ha generato. Il Progetto MAN-GMP-ITA, che vede impegnati il CRA, l’ISPRA, l’Università di Bologna, il Consorzio In.Bio, oltre l’ENEA, ha l’obiettivo di valutare il rischio dell’esposizione a Piante OGM in aree protette e sensibili in diversi areali del nostro Paese. La ricerca non utilizza piante geneticamente modificate per la sperimentazione in campo. L’obiettivo, infatti, è assumere informazioni dettagliate dei livelli preesistenti di biodiversità nelle aree da proteggere per poter poi fissare con precisione gli obiettivi di protezione ambientale ed elaborare e proporre una metodologia per monitorare e gestire i possibili effetti sulla biodiversità. Il presente manuale “Il campionamento dell’artropodofauna per il monitoraggio ambientale” rappresenta un deliverable del Progetto e nel contempo contribuisce a fornire alla comunità scientifica uno strumento sviluppato secondo regole e metodologie in linea con gli attuali canoni scientifici condivisi ed applicabili ad analisi ecologiche dell’artropodofauna anche in ambiti diversi. Oltre che come strumento tecnico destinato agli operatori del settore, il manuale è pensato anche per consentire di approfondire tali tematiche a quanti lo desiderino, per studio, per professione o anche solo per formarsi una personale opinione sull’argomento.
2013
137
9788882862770
Giovanni Burgio, Ferdinando Baldacchino, Alessandra Magarelli, Antonio Masetti, Salvatore Santorsola, Salvatore Arpaia (2013). Il Campionamento dell'Artropodofauna per il monitoraggio ambientale. Trisaia : ENEA.
Giovanni Burgio; Ferdinando Baldacchino; Alessandra Magarelli; Antonio Masetti; Salvatore Santorsola; Salvatore Arpaia
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