In questo capitolo si espongono i risultati ottenuti dalle analisi compiute sui dati raccolti tramite il questionario sperimentale, realizzato dall'Uorl dell'Uni.Palermo, sulle attività di comunicazione del terzo settore; esso è stato somministrato non solo a Palermo ma pure a Napoli e a Campobasso con analoghe modalità nel corso del medesimo periodo (primavera-estate 2004). Si sono pertanto create tutte le condizioni favorevoli affinché in questi tre capoluoghi del Mezzogiorno fosse possibile svolgere una ricerca a base quantitativa col metodo comparato [Smelser 1982], in grado pertanto di mettere a fuoco somiglianze e differenze nelle attività di comunicazione svolte dalle organizzazioni di terzo settore operanti in tali città meridionali. Con tale insieme di attività non solo si è voluto raggiungere un obiettivo conoscitivo in sé apprezzabile, stante la penuria di ricerche in merito , ma anche si è messo alla prova l’ipotesi –comune all’intero insieme di ricerche condotte dall’Uolr palermitana–, quella che muove dalla relativa indifferenziazione del terzo settore meridionale per spiegare lentezze e ritardi nell’accumulo di capitale sociale in quest’area socialmente ed economicamente svantaggiata del Paese. Per far ciò si è proceduto alla raccolta di dati empirici riguardanti tutti i principali aspetti rilevabili nelle attività di comunicazione delle ots, ovvero le risorse/organizzazione (A), il ruolo societario (G), la normatività (I) e la cultura (L) ; ciò al fine di: 1. corroborare l’ipotesi in base alla quale solo una minoranza di ots meridionali è sensibile all’esigenza di migliorare e di potenziare le attività di comunicazione, nonostante che nella quasi totalità di esse siano pre-senti in varia misura mezzi di comunicazione vecchi e nuovi, e inoltre che tra gli associati siano diffuse sufficienti conoscenze per svolgere tali attività; 2. corroborare l’ipotesi che tale insufficiente sviluppo delle attività di comunicazione dipenderebbe da una cultura della comunicazione, diffusa soprattutto tra i responsabili delle ots, la quale appare inadeguata al grado di organizzazione raggiunto dalle ots locali, in quanto considera rilevanti solo i rapporti face to face e quindi sottovaluta l’importanza di valorizzare i mass e i new media per far conoscere l’operato della propria ots alla società civile; 3. a sua volta, tale inadeguata cultura della comunicazione dipende da una più ampia costellazione di valori che si potrebbe designare come «cul-tura meridionale», di cui fanno parte pregiudizi sulla classe politica lo-cale e orientamenti a rapporti di tipo clientelare (scambio «do ut des») col politico di riferimento, al fine di ottenere favori e contributi all’ots. L’ipotesi così articolata è stata corroborata dai dati raccolti: il terzo settore meridionale non solo si presenta ancora poco differenziato, ma anche poco organizzato, e ciò comporta non solo la predominanza dell’individualità dei responsabili sull’attività comunicativa svolta, ma anche un’elevata variabilità nelle scelte e nei modi di utilizzare i media e di rivolgersi a chi opera in questo campo. La comunicazione del terzo settore nel Mezzogiorno appare ancora depressa da una cultura locale di tipo tradizionale, ricca di relazioni face to face ma disattenta verso le potenzialità d’uso dei molti media a disposizione in sede, specie di quelli info-telematici. Tuttavia si stanno sviluppando le precondizioni socio-culturali affinché la cultura della comunicazione tout court si affermi anche all’interno delle medesime ots. Questo non è soltanto un auspicio: com’è noto, l’Uolr di Palermo ha istituito il Portale telematico per sostenere ed agevolare la comunicazione del terzo settore, e poi ha svolto una ricerca per accertarne l’effettiva utilità. Sui risultati ottenuti dalla ricerca-azione più ampia realizzata dall’Uolr di Palermo nel Prin 2003, al fine di sostenere la comunicazione delle ots palermitane tramite i nuovi media, si veda il cap. 6 del libro.

Le attività di comunicazione delle organizzazioni di terzo settore a Palermo, Napoli e Campobasso / Martelli S.; Mistretta L.. - STAMPA. - (2006), pp. 47-82.

Le attività di comunicazione delle organizzazioni di terzo settore a Palermo, Napoli e Campobasso

MARTELLI, STEFANO;
2006

Abstract

In questo capitolo si espongono i risultati ottenuti dalle analisi compiute sui dati raccolti tramite il questionario sperimentale, realizzato dall'Uorl dell'Uni.Palermo, sulle attività di comunicazione del terzo settore; esso è stato somministrato non solo a Palermo ma pure a Napoli e a Campobasso con analoghe modalità nel corso del medesimo periodo (primavera-estate 2004). Si sono pertanto create tutte le condizioni favorevoli affinché in questi tre capoluoghi del Mezzogiorno fosse possibile svolgere una ricerca a base quantitativa col metodo comparato [Smelser 1982], in grado pertanto di mettere a fuoco somiglianze e differenze nelle attività di comunicazione svolte dalle organizzazioni di terzo settore operanti in tali città meridionali. Con tale insieme di attività non solo si è voluto raggiungere un obiettivo conoscitivo in sé apprezzabile, stante la penuria di ricerche in merito , ma anche si è messo alla prova l’ipotesi –comune all’intero insieme di ricerche condotte dall’Uolr palermitana–, quella che muove dalla relativa indifferenziazione del terzo settore meridionale per spiegare lentezze e ritardi nell’accumulo di capitale sociale in quest’area socialmente ed economicamente svantaggiata del Paese. Per far ciò si è proceduto alla raccolta di dati empirici riguardanti tutti i principali aspetti rilevabili nelle attività di comunicazione delle ots, ovvero le risorse/organizzazione (A), il ruolo societario (G), la normatività (I) e la cultura (L) ; ciò al fine di: 1. corroborare l’ipotesi in base alla quale solo una minoranza di ots meridionali è sensibile all’esigenza di migliorare e di potenziare le attività di comunicazione, nonostante che nella quasi totalità di esse siano pre-senti in varia misura mezzi di comunicazione vecchi e nuovi, e inoltre che tra gli associati siano diffuse sufficienti conoscenze per svolgere tali attività; 2. corroborare l’ipotesi che tale insufficiente sviluppo delle attività di comunicazione dipenderebbe da una cultura della comunicazione, diffusa soprattutto tra i responsabili delle ots, la quale appare inadeguata al grado di organizzazione raggiunto dalle ots locali, in quanto considera rilevanti solo i rapporti face to face e quindi sottovaluta l’importanza di valorizzare i mass e i new media per far conoscere l’operato della propria ots alla società civile; 3. a sua volta, tale inadeguata cultura della comunicazione dipende da una più ampia costellazione di valori che si potrebbe designare come «cul-tura meridionale», di cui fanno parte pregiudizi sulla classe politica lo-cale e orientamenti a rapporti di tipo clientelare (scambio «do ut des») col politico di riferimento, al fine di ottenere favori e contributi all’ots. L’ipotesi così articolata è stata corroborata dai dati raccolti: il terzo settore meridionale non solo si presenta ancora poco differenziato, ma anche poco organizzato, e ciò comporta non solo la predominanza dell’individualità dei responsabili sull’attività comunicativa svolta, ma anche un’elevata variabilità nelle scelte e nei modi di utilizzare i media e di rivolgersi a chi opera in questo campo. La comunicazione del terzo settore nel Mezzogiorno appare ancora depressa da una cultura locale di tipo tradizionale, ricca di relazioni face to face ma disattenta verso le potenzialità d’uso dei molti media a disposizione in sede, specie di quelli info-telematici. Tuttavia si stanno sviluppando le precondizioni socio-culturali affinché la cultura della comunicazione tout court si affermi anche all’interno delle medesime ots. Questo non è soltanto un auspicio: com’è noto, l’Uolr di Palermo ha istituito il Portale telematico per sostenere ed agevolare la comunicazione del terzo settore, e poi ha svolto una ricerca per accertarne l’effettiva utilità. Sui risultati ottenuti dalla ricerca-azione più ampia realizzata dall’Uolr di Palermo nel Prin 2003, al fine di sostenere la comunicazione delle ots palermitane tramite i nuovi media, si veda il cap. 6 del libro.
2006
La comunicazione del Terzo Settore nel Mezzogiorno
47
82
Le attività di comunicazione delle organizzazioni di terzo settore a Palermo, Napoli e Campobasso / Martelli S.; Mistretta L.. - STAMPA. - (2006), pp. 47-82.
Martelli S.; Mistretta L.
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