Negli ultimi 15 anni la produzione di latte è stata considerata un comparto in crisi, particolarmente soggetto a esternalità negative e a trasformazioni del consumo. Si tratta di elementi che impattano sul rapporto esistente tra i nodi centrali della catena del valore: produzione, trasformazione e distribuzione. I processi di cambiamento che hanno attraversato la filiera del latte si sono sviluppati lungo alcuni assi che potremmo ridurre essenzialmente a tre: una progressiva concentrazione della produzione, una riduzione dei costi e recupero di marginalità sul prodotto e, in ultimo, un crescente peso della Grande distribuzione organizzata nelle dinamiche produttive. I rapporti di filiera appaiono, quindi, pesantemente destabilizzati con uno spostamento della valorizzazione sulla fase distributiva a discapito di quelle trasformativa e direttamente produttiva e, quindi, sul lavoro industriale e agricolo. Il recupero del latte come prodotto di valore deve perciò passare per un sostanziale riequilibrio del sistema produttivo, che investa cioè l’intera filiera. La ricerca qui presentata sviluppa ed intreccia diversi percorsi metodologici con l’obiettivo di offrire una riflessione strutturata su come il latte alimentare possa generare ancora valore aggiunto e redditività e su quali fattori materiali ed immateriali sarebbe opportuno investire per una sua piena valorizzazione. Attraverso la ricerca, inoltre, il sindacato si propone di indagare la varietà dei comportamenti aziendali e sindacali assunti dalle (e nelle) diverse imprese di trasformazione nell’ottica di una complessiva riorganizzazione degli equilibri di filiera, soffermandosi sul crescente ruolo “produttivo” della Grande distribuzione organizzata.
La filiera del latte alimentare Una comparazione tra Emilia-Romagna e Lombardia
DE ANGELIS, GIANLUCA
2014
Abstract
Negli ultimi 15 anni la produzione di latte è stata considerata un comparto in crisi, particolarmente soggetto a esternalità negative e a trasformazioni del consumo. Si tratta di elementi che impattano sul rapporto esistente tra i nodi centrali della catena del valore: produzione, trasformazione e distribuzione. I processi di cambiamento che hanno attraversato la filiera del latte si sono sviluppati lungo alcuni assi che potremmo ridurre essenzialmente a tre: una progressiva concentrazione della produzione, una riduzione dei costi e recupero di marginalità sul prodotto e, in ultimo, un crescente peso della Grande distribuzione organizzata nelle dinamiche produttive. I rapporti di filiera appaiono, quindi, pesantemente destabilizzati con uno spostamento della valorizzazione sulla fase distributiva a discapito di quelle trasformativa e direttamente produttiva e, quindi, sul lavoro industriale e agricolo. Il recupero del latte come prodotto di valore deve perciò passare per un sostanziale riequilibrio del sistema produttivo, che investa cioè l’intera filiera. La ricerca qui presentata sviluppa ed intreccia diversi percorsi metodologici con l’obiettivo di offrire una riflessione strutturata su come il latte alimentare possa generare ancora valore aggiunto e redditività e su quali fattori materiali ed immateriali sarebbe opportuno investire per una sua piena valorizzazione. Attraverso la ricerca, inoltre, il sindacato si propone di indagare la varietà dei comportamenti aziendali e sindacali assunti dalle (e nelle) diverse imprese di trasformazione nell’ottica di una complessiva riorganizzazione degli equilibri di filiera, soffermandosi sul crescente ruolo “produttivo” della Grande distribuzione organizzata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.