Si tratta di un saggio che accompagna il tentativo, molto ben riuscito, di trasposizione in una lingua definita "sconfitta", cioè non ufficiale e sprovvista di koiné, nello specifico del romagnolo, da parte di un noto latinista di un'importrante commedia del calssico latino Tito Maccio Plauto. Il saggio affronta nella prima parte le problematiche connesse con la traduzione teatrale in quanto tale e, in particolare, in lingue "minori" o prive di uno status riconosciuto. Nella seconda parte del saggio si discute l'importanza dell'operare traduttivo per il rallentamento del cosiddetto processo di "patoisement" in cui si trovano a livello europeo molte lingue regionali e dialettali, anche con un notevole blasone, e il ruolo che può ricoprire il cosiddetto "traduttore minore".
Nadiani G. (2006). Spostare la scena. Sul tentativo di aprire il sipario minore sul maggiore: traduzione teatrale e lingue "sconfitte".. LUGO (RAVENNA) : Il Bradipo.
Spostare la scena. Sul tentativo di aprire il sipario minore sul maggiore: traduzione teatrale e lingue "sconfitte".
NADIANI, GIOVANNI
2006
Abstract
Si tratta di un saggio che accompagna il tentativo, molto ben riuscito, di trasposizione in una lingua definita "sconfitta", cioè non ufficiale e sprovvista di koiné, nello specifico del romagnolo, da parte di un noto latinista di un'importrante commedia del calssico latino Tito Maccio Plauto. Il saggio affronta nella prima parte le problematiche connesse con la traduzione teatrale in quanto tale e, in particolare, in lingue "minori" o prive di uno status riconosciuto. Nella seconda parte del saggio si discute l'importanza dell'operare traduttivo per il rallentamento del cosiddetto processo di "patoisement" in cui si trovano a livello europeo molte lingue regionali e dialettali, anche con un notevole blasone, e il ruolo che può ricoprire il cosiddetto "traduttore minore".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.