Il contributo considera dapprima il problema agiologico della duplicazione del santo martire militare Teodoro nelle due figure di s. Teodoro la Recluta e di s. Teodoro lo Stratilata, riprendendo l’ipotesi intravvista da Christopher Walter, che vede in quest’ultimo la trasposizione di un s. Teodoro l’Anatolico, onorato del titolo di “generale”, ignoto alla tradizione agiografica greca, ma presente in quella copta ed etiopica. Esamina poi le principali testimonianze relative al culto di s. Teodoro: il dossier agiografico, la sua presenza nei Sinassari ed i principali santuari nell’oriente greco. Per il suo culto in Occidente identifica tre centri in Roma, Ravenna e Venezia. Nella terza parte del lavoro il contributo si sofferma sulle reliquie dal santo martire in Occidente, soffermandosi principalmente sul corpo del santo, trasferito a Venezia da Selimbria in Tracia nel 1257 – e custodito nella chiesa di S. Salvatore –, attribuito allo Stratilata, e su quello arrivato a Brindisi forse nel 1225 – e custodito in cattedrale –, come dono di nozze per il matrimonio di Federico II con Isabella di Brienne, regina di Gerusalemme, che viene invece attribuito alla Recluta.
E. Morini (2013). La venerazione dei santi Teodori tra Oriente ed Occidente e le vicende delle loro reliquie. Serres : Ιερά Μητρόπολις Σερρών καί Νιγρίτης.
La venerazione dei santi Teodori tra Oriente ed Occidente e le vicende delle loro reliquie
MORINI, ENRICO
2013
Abstract
Il contributo considera dapprima il problema agiologico della duplicazione del santo martire militare Teodoro nelle due figure di s. Teodoro la Recluta e di s. Teodoro lo Stratilata, riprendendo l’ipotesi intravvista da Christopher Walter, che vede in quest’ultimo la trasposizione di un s. Teodoro l’Anatolico, onorato del titolo di “generale”, ignoto alla tradizione agiografica greca, ma presente in quella copta ed etiopica. Esamina poi le principali testimonianze relative al culto di s. Teodoro: il dossier agiografico, la sua presenza nei Sinassari ed i principali santuari nell’oriente greco. Per il suo culto in Occidente identifica tre centri in Roma, Ravenna e Venezia. Nella terza parte del lavoro il contributo si sofferma sulle reliquie dal santo martire in Occidente, soffermandosi principalmente sul corpo del santo, trasferito a Venezia da Selimbria in Tracia nel 1257 – e custodito nella chiesa di S. Salvatore –, attribuito allo Stratilata, e su quello arrivato a Brindisi forse nel 1225 – e custodito in cattedrale –, come dono di nozze per il matrimonio di Federico II con Isabella di Brienne, regina di Gerusalemme, che viene invece attribuito alla Recluta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.