Nell’uomo, l’epatite E è una malattia con caratteristiche tipicamente di epatite acuta con scarse probabilità di cronicizzazione. L’agente eziologico (HEV) è un virus a RNA, classificato nel genere Hepevirus. Nei mammiferi si distinguono almeno 4 diversi genotipi di HEV: 1 e 2 infettano solo l’uomo, 3 e 4 hanno caratteristiche zoonotiche e infettano uomo e animali (suino, cinghiale, cervo). Nei Paesi in via di sviluppo la malattia nell’uomo si manifesta con grandi epidemie causate dal consumo di acqua contaminata da feci ed è sostenuta da ceppi di genotipo 1 e 2. Nei Paesi industrializzati, i casi clinici di epatite E sono prevalentemente sporadici e generalmente legati a viaggi in Paesi endemici. Tuttavia, negli ultimi anni è stato descritto un numero crescente di casi autoctoni, causati da infezioni sostenute dai genotipi 3 e 4. Alcuni di essi sono stati messi in relazione al contatto diretto o indiretto con suini, cinghiali o cervi infetti da genotipo 3. In Europa la presenza e la diffusione dell’infezione di HEV di genotipo 3 è stata dimostrata sia in allevamenti suini sia in animali selvatici (cinghiali, cervi). Nel presente lavoro è stata valutata la presenza di HEV in una popolazione di cervi (Cervus elaphus) dell’Appennino tosco-emiliano: 200 sieri, raccolti tra il 2007 e il 2010 da altrettanti animali abbattuti nell’ambito di piani di controllo della specie, sono stati esaminati per la ricerca di anticorpi anti-HEV. Per la ricerca del genoma virale sono stati esaminati 91 sieri scelti in modo casuale. La ricerca degli anticorpi è stata condotta utilizzando un test ELISA basato sulla proteina ricombinate del capside di un ceppo italiano di HEV suino (genotipo 3), da noi espressa e purificata. Complessivamente, il 13,5% dei campioni di siero sono risultati positivi al test ELISA utilizzato. La presenza dell’RNA virale è stata rilevata in 10 dei 91 sieri selezionati (11%). L’esame di due sequenze ha confermato la presenza di HEV di genotipo 3. I risultati ottenuti dimostrano che l’infezione da HEV è presente anche nella popolazione di cervi dell’Appennino Tosco-Emiliano e confermano come anche questa specie possa rappresentare un potenziale serbatoio per ceppi di genotipo 3 con potenzialità zoonotiche. Considerando che la presenza di HEV è già stata segnalata in popolazioni di cinghiale, l’osservazione della diffusione di HEV anche nei cervi individua un potenziale ulteriore rischio di infezione per contatto diretto e/o indiretto di alcune categorie (cacciatori, veterinari, operatori faunistico-venatori).
Di Bartolo I., Ponterio E., Angeloni G., Morandi F., Nicoloso S., Ostanello F., et al. (2014). Virus dell'epatite E (HEV) in una popolazione italiana di cervi.
Virus dell'epatite E (HEV) in una popolazione italiana di cervi
OSTANELLO, FABIO;
2014
Abstract
Nell’uomo, l’epatite E è una malattia con caratteristiche tipicamente di epatite acuta con scarse probabilità di cronicizzazione. L’agente eziologico (HEV) è un virus a RNA, classificato nel genere Hepevirus. Nei mammiferi si distinguono almeno 4 diversi genotipi di HEV: 1 e 2 infettano solo l’uomo, 3 e 4 hanno caratteristiche zoonotiche e infettano uomo e animali (suino, cinghiale, cervo). Nei Paesi in via di sviluppo la malattia nell’uomo si manifesta con grandi epidemie causate dal consumo di acqua contaminata da feci ed è sostenuta da ceppi di genotipo 1 e 2. Nei Paesi industrializzati, i casi clinici di epatite E sono prevalentemente sporadici e generalmente legati a viaggi in Paesi endemici. Tuttavia, negli ultimi anni è stato descritto un numero crescente di casi autoctoni, causati da infezioni sostenute dai genotipi 3 e 4. Alcuni di essi sono stati messi in relazione al contatto diretto o indiretto con suini, cinghiali o cervi infetti da genotipo 3. In Europa la presenza e la diffusione dell’infezione di HEV di genotipo 3 è stata dimostrata sia in allevamenti suini sia in animali selvatici (cinghiali, cervi). Nel presente lavoro è stata valutata la presenza di HEV in una popolazione di cervi (Cervus elaphus) dell’Appennino tosco-emiliano: 200 sieri, raccolti tra il 2007 e il 2010 da altrettanti animali abbattuti nell’ambito di piani di controllo della specie, sono stati esaminati per la ricerca di anticorpi anti-HEV. Per la ricerca del genoma virale sono stati esaminati 91 sieri scelti in modo casuale. La ricerca degli anticorpi è stata condotta utilizzando un test ELISA basato sulla proteina ricombinate del capside di un ceppo italiano di HEV suino (genotipo 3), da noi espressa e purificata. Complessivamente, il 13,5% dei campioni di siero sono risultati positivi al test ELISA utilizzato. La presenza dell’RNA virale è stata rilevata in 10 dei 91 sieri selezionati (11%). L’esame di due sequenze ha confermato la presenza di HEV di genotipo 3. I risultati ottenuti dimostrano che l’infezione da HEV è presente anche nella popolazione di cervi dell’Appennino Tosco-Emiliano e confermano come anche questa specie possa rappresentare un potenziale serbatoio per ceppi di genotipo 3 con potenzialità zoonotiche. Considerando che la presenza di HEV è già stata segnalata in popolazioni di cinghiale, l’osservazione della diffusione di HEV anche nei cervi individua un potenziale ulteriore rischio di infezione per contatto diretto e/o indiretto di alcune categorie (cacciatori, veterinari, operatori faunistico-venatori).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.