STANZE DI TEATRO IN CARCERE 2013 (Tre capitoli: CARTELLONE DI TEATRO CARCERE IN EMILIA ROMAGNA; QUADERNI DI TEATRO CARCERE; CROCEVIE FRA TEATRO E CARCERE). A cura del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna. Consulenza scientifica CRISTINA VALENTI. In collaborazione con le Case circondariali di Bologna, Ferrara, Forlì, Reggio Emilia, la Casa di reclusione di Castelfranco Emilia e gli Istituti penitenziari di Parma; con il sostegno della Regione Emilia-Romagna;con il patrocinio del PRAP (Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria) Emilia Romagna e del Dipartimento delle Arti - Alma Mater Studiorum Università di Bologna e con la collaborazione di Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione ATER Formazione, Osservatorio dello Spettacolo - Regione Emilia-Romagna, CSV Centro Servizi Volontariato di Ferrara, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Istituzione G.F. Minguzzi della Provincia di Bologna. La terza edizione delle Stanze di Teatro in Carcere si articola in tre capitoli, che ben sintetizzano le direzioni di lavoro inaugurate nelle due annualità precedenti e ne raccolgono gli esiti. Le “stanze” del carcere abitate dal teatro, dopo aver indicato in senso lato i diversi momenti di interferenza creativa fra dimensione ristretta, attività artistica e trattamento educativo, diventano concretamente i luoghi all’interno dei quali accogliere e guidare il pubblico del CARTELLONE DI TEATRO CARCERE. Una inedita “rassegna” di spettacoli, studi, prove aperte, dimostrazioni di lavoro che si è snodata fra le carceri della Regione mettendo al centro l’esperienza di avvicinamento e conoscenza dello spettatore. Sei appuntamenti che hanno rappresentato gli esiti più o meno formalizzati delle attività laboratoriali portate avanti dai teatri del Coordinamento, con metodologie e approcci artistici differenti che spaziano dalla drammaturgia d’attore al teatro di figura, dal teatro partecipativo alla scrittura creativa. Il secondo capitolo del progetto è stato dedicato alla presentazione del volume "Mappe ristrette", che inaugura la collana QUADERNI DI TEATRO CARCERE. La pubblicazione raccoglie i materiali prodotti nell’ambito delle Stanze di Teatro in Carcere 2011 e 2012, in particolare i Dialoghi teatrali e le Lectio del 2011 e il Seminario sulla valutazione degli interventi formativi del 2012. A Parma, Modena, Ferrara, Bologna e Forlì, le presentazioni sono state l’occasione per divulgare le mappe al di fuori dei territori ristretti ai quali si riferiscono, contribuendo a emancipare finalmente il Teatro Carcere dalle pure rivendicazioni di esistenza per porlo, come merita, al centro del dibattito teatrale e culturale contemporaneo. Il terzo capitolo delle Stanze ha rappresentato il PROLOGO di un progetto che sarà sviluppato nel 2014. Si è trattato di un incontro aperto, fra rappresentanti delle istituzioni, operatori e artisti, realizzato a Modena grazie alla collaborazione con Ert. Una riflessione sul “Che fare?”, che si è proposta di interpretare la fase di raggiunta maturità del Teatro Carcere, ponendo le basi per un prossimo progetto dal titolo CROCEVIE: ovvero incroci di sguardi e di esperienze fra registi, attori detenuti e spettatori al di fuori delle “nicchie” normalmente aperte in modo occasionale negli spazi in cui si programma teatro. La tavola rotonda è stata curata e coordinata da CRISTINA VALENTI (Università di Bologna). Con gli interventi di: Massimo Mezzetti (Assessore alla Cultura Regione Emilia Romagna); Teresa Marzocchi (Assessore alle Politiche Sociali Regione Emilia Romagna);Armando Reho (PRAP Emilia Romagna); Ilaria Fabbri (Dirigente del Settore Spettacolo Regione Toscana); Antonio Taormina (Osservatorio regionale dello Spettacolo); Paolo Billi (regista Teatro del Pratello, Presidente Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna); Michelina Capato (regista e.s.t.i.a./Teatro In-stabile - Casa di reclusione di Milano-Bollate);Giulia Innocenti Malini (studiosa e formatrice presso la Casa di reclusione di Verziano BS); Grazia Isoardi (regista Voci Erranti - Casa di reclusione R. Morandi di Saluzzo); Vito Minoia (regista Teatro Aenigma - Case circondariali di Pesaro e di Ancona, responsabile del Coordinamento nazionale di Teatro in carcere); Armando Punzo (Regista Compagnia della Fortezza Volterra, Presidente Coordinamento Teatro in Carcere regione Toscana).
Cristina Valenti (2013). STANZE DI TEATRO IN CARCERE 2013.
STANZE DI TEATRO IN CARCERE 2013
VALENTI, CRISTINA
2013
Abstract
STANZE DI TEATRO IN CARCERE 2013 (Tre capitoli: CARTELLONE DI TEATRO CARCERE IN EMILIA ROMAGNA; QUADERNI DI TEATRO CARCERE; CROCEVIE FRA TEATRO E CARCERE). A cura del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna. Consulenza scientifica CRISTINA VALENTI. In collaborazione con le Case circondariali di Bologna, Ferrara, Forlì, Reggio Emilia, la Casa di reclusione di Castelfranco Emilia e gli Istituti penitenziari di Parma; con il sostegno della Regione Emilia-Romagna;con il patrocinio del PRAP (Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria) Emilia Romagna e del Dipartimento delle Arti - Alma Mater Studiorum Università di Bologna e con la collaborazione di Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione ATER Formazione, Osservatorio dello Spettacolo - Regione Emilia-Romagna, CSV Centro Servizi Volontariato di Ferrara, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Istituzione G.F. Minguzzi della Provincia di Bologna. La terza edizione delle Stanze di Teatro in Carcere si articola in tre capitoli, che ben sintetizzano le direzioni di lavoro inaugurate nelle due annualità precedenti e ne raccolgono gli esiti. Le “stanze” del carcere abitate dal teatro, dopo aver indicato in senso lato i diversi momenti di interferenza creativa fra dimensione ristretta, attività artistica e trattamento educativo, diventano concretamente i luoghi all’interno dei quali accogliere e guidare il pubblico del CARTELLONE DI TEATRO CARCERE. Una inedita “rassegna” di spettacoli, studi, prove aperte, dimostrazioni di lavoro che si è snodata fra le carceri della Regione mettendo al centro l’esperienza di avvicinamento e conoscenza dello spettatore. Sei appuntamenti che hanno rappresentato gli esiti più o meno formalizzati delle attività laboratoriali portate avanti dai teatri del Coordinamento, con metodologie e approcci artistici differenti che spaziano dalla drammaturgia d’attore al teatro di figura, dal teatro partecipativo alla scrittura creativa. Il secondo capitolo del progetto è stato dedicato alla presentazione del volume "Mappe ristrette", che inaugura la collana QUADERNI DI TEATRO CARCERE. La pubblicazione raccoglie i materiali prodotti nell’ambito delle Stanze di Teatro in Carcere 2011 e 2012, in particolare i Dialoghi teatrali e le Lectio del 2011 e il Seminario sulla valutazione degli interventi formativi del 2012. A Parma, Modena, Ferrara, Bologna e Forlì, le presentazioni sono state l’occasione per divulgare le mappe al di fuori dei territori ristretti ai quali si riferiscono, contribuendo a emancipare finalmente il Teatro Carcere dalle pure rivendicazioni di esistenza per porlo, come merita, al centro del dibattito teatrale e culturale contemporaneo. Il terzo capitolo delle Stanze ha rappresentato il PROLOGO di un progetto che sarà sviluppato nel 2014. Si è trattato di un incontro aperto, fra rappresentanti delle istituzioni, operatori e artisti, realizzato a Modena grazie alla collaborazione con Ert. Una riflessione sul “Che fare?”, che si è proposta di interpretare la fase di raggiunta maturità del Teatro Carcere, ponendo le basi per un prossimo progetto dal titolo CROCEVIE: ovvero incroci di sguardi e di esperienze fra registi, attori detenuti e spettatori al di fuori delle “nicchie” normalmente aperte in modo occasionale negli spazi in cui si programma teatro. La tavola rotonda è stata curata e coordinata da CRISTINA VALENTI (Università di Bologna). Con gli interventi di: Massimo Mezzetti (Assessore alla Cultura Regione Emilia Romagna); Teresa Marzocchi (Assessore alle Politiche Sociali Regione Emilia Romagna);Armando Reho (PRAP Emilia Romagna); Ilaria Fabbri (Dirigente del Settore Spettacolo Regione Toscana); Antonio Taormina (Osservatorio regionale dello Spettacolo); Paolo Billi (regista Teatro del Pratello, Presidente Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna); Michelina Capato (regista e.s.t.i.a./Teatro In-stabile - Casa di reclusione di Milano-Bollate);Giulia Innocenti Malini (studiosa e formatrice presso la Casa di reclusione di Verziano BS); Grazia Isoardi (regista Voci Erranti - Casa di reclusione R. Morandi di Saluzzo); Vito Minoia (regista Teatro Aenigma - Case circondariali di Pesaro e di Ancona, responsabile del Coordinamento nazionale di Teatro in carcere); Armando Punzo (Regista Compagnia della Fortezza Volterra, Presidente Coordinamento Teatro in Carcere regione Toscana).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


