In un panorama in cui per lungo tempo le produzioni americane sono state considerate serie per antonomasia, Downton Abbey rappresenta uno dei più evidenti segnali di riscossa da parte della ex madrepatria. Downton Abbey racconta gli alti e bassi, letterali e metaforici, della vita nell’eponima tenuta, situata nelle campagne dello Yorkshire. La dicotomia spaziale delimita le cornici dei due percorsi narrativi (pur ricchissimi di intersezioni): il piano principale è teatro delle vicende della nobile famiglia Crawley, che fa capo a Robert, conte di Grantham; il piano inferiore è invece riservato alla nutrita schiera di domestici, capitanata dal maggiordomo Charles Carson e dalla governante Elsie Hughes. Il cerimonioso grandeur della tenuta, dell’abbigliamento e dei servizi da tè è fondamentale correlativo oggettivo di un mondo fortemente ancorato alla tradizione, che accoglie con sospetto o addirittura con terrore il destabilizzante, inesorabile nuovo che avanza. Proprio perché trincerata nel proprio microcosmo, con rare aperture verso altri ecosistemi aristocratici e ancor più rare interazioni con il resto del mondo, Downton costituisce una cartina al tornasole ancor più efficace per rilevare la portata degli enormi cambiamenti del primo Novecento. Il saggio analizza tematiche e reception delle prime due stagioni di una serie che ha il merito di aver saputo rendere cult anche un genere come il period drama, adattandola perfettamente alle nuove forme di fruizione televisiva e creando un prodotto che rispetta l’ambientazione edoardiana, ma riesce comunque a dialogare con il pubblico contemporaneo.

Alice Casarini (2013). Downton Abbey. Roma : Ass. di Prom. Soc. Rigel.

Downton Abbey

CASARINI, ALICE
2013

Abstract

In un panorama in cui per lungo tempo le produzioni americane sono state considerate serie per antonomasia, Downton Abbey rappresenta uno dei più evidenti segnali di riscossa da parte della ex madrepatria. Downton Abbey racconta gli alti e bassi, letterali e metaforici, della vita nell’eponima tenuta, situata nelle campagne dello Yorkshire. La dicotomia spaziale delimita le cornici dei due percorsi narrativi (pur ricchissimi di intersezioni): il piano principale è teatro delle vicende della nobile famiglia Crawley, che fa capo a Robert, conte di Grantham; il piano inferiore è invece riservato alla nutrita schiera di domestici, capitanata dal maggiordomo Charles Carson e dalla governante Elsie Hughes. Il cerimonioso grandeur della tenuta, dell’abbigliamento e dei servizi da tè è fondamentale correlativo oggettivo di un mondo fortemente ancorato alla tradizione, che accoglie con sospetto o addirittura con terrore il destabilizzante, inesorabile nuovo che avanza. Proprio perché trincerata nel proprio microcosmo, con rare aperture verso altri ecosistemi aristocratici e ancor più rare interazioni con il resto del mondo, Downton costituisce una cartina al tornasole ancor più efficace per rilevare la portata degli enormi cambiamenti del primo Novecento. Il saggio analizza tematiche e reception delle prime due stagioni di una serie che ha il merito di aver saputo rendere cult anche un genere come il period drama, adattandola perfettamente alle nuove forme di fruizione televisiva e creando un prodotto che rispetta l’ambientazione edoardiana, ma riesce comunque a dialogare con il pubblico contemporaneo.
2013
Osservatorio TV 2013
122
133
Alice Casarini (2013). Downton Abbey. Roma : Ass. di Prom. Soc. Rigel.
Alice Casarini
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