Sabato 13 aprile 2013 si è inaugurato a Bologna, presso Palazzo D’Accursio, il progetto artistico “Colori e suoni delle origini”, una mostra che ha visto la collaborazione tra Andrea Benetti, artista conosciuto a livello internazionale e autore del Manifesto dell’Arte Neorupestre presentato alla 53. Biennale di Venezia, e Frank Nemola, figura di primo piano nel panorama musicale italiano, nonché polistrumentista di Vasco Rossi. La mostra si compone di trenta opere di pittura di Andrea Benetti e della performance musicale/vocale composta ed eseguita appositamente per le tele dell’artista dal musicista Frank Nemola. “Colori e suoni delle origini”, curato da Silvia Grandi, è un progetto promosso da Friends of the Johns Hopkins University/Associazione di cultura e di studio italo-americana “Luciano Finelli” e dal “DAR Dipartimento delle Arti Visive Performative Mediali” dell’Università di Bologna. La mostra gode del Patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia e del Comune di Bologna ed è resa possibile grazie anche alla collaborazione di Arredart Studio. Il catalogo, edito da “qudulibri”, è a cura di Silvia Grandi e contiene inoltre il Manifesto dell’Arte Neorupestre. Silvia Grandi, curatrice della mostra e docente di Fenomenologia dell’arte contemporanea all’Università di Bologna, riscontra nel progetto dei due artisti una forte complementarietà: nel suo testo sottolinea come “l’improvvisazione musicale-sonora di Nemola, abbinata alle icone e ai colori dei quadri di Benetti, renda possibile, in chiave attuale e assolutamente contemporanea, il ritorno a quella sensorialità primigenia e originaria predicata oltre quarant’anni fa da McLuhan il quale, con le nozioni di “spazio visivo” e “spazio acustico” (The Medium is the Message, 1967), aveva teorizzato il ritorno dell’uomo ad una struttura sensoriale primordiale, piena di emozioni e di facoltà sinestetiche proprio grazie alla diffusione dei media elettronici”. “Colori e suoni delle origini” nasce dalla ricerca creativa di Benetti e Nemola, che, attraverso l’unione di due mezzi espressivi quali pittura e musica, riescono a creare un progetto di “arte acustica”. I due artisti creano un ponte ideale tra le origini dell’uomo e la contemporaneità, tra le forme antiche ed essenziali di espressione e le odierne esemplificazioni dei sistemi digitali di comunicazione di massa utilizzando i due sensi per eccellenza dei due periodi: udito e vista.
Colori e suoni delle origini/Colours and Sounds from the Origin.
GRANDI, SILVIA
2013
Abstract
Sabato 13 aprile 2013 si è inaugurato a Bologna, presso Palazzo D’Accursio, il progetto artistico “Colori e suoni delle origini”, una mostra che ha visto la collaborazione tra Andrea Benetti, artista conosciuto a livello internazionale e autore del Manifesto dell’Arte Neorupestre presentato alla 53. Biennale di Venezia, e Frank Nemola, figura di primo piano nel panorama musicale italiano, nonché polistrumentista di Vasco Rossi. La mostra si compone di trenta opere di pittura di Andrea Benetti e della performance musicale/vocale composta ed eseguita appositamente per le tele dell’artista dal musicista Frank Nemola. “Colori e suoni delle origini”, curato da Silvia Grandi, è un progetto promosso da Friends of the Johns Hopkins University/Associazione di cultura e di studio italo-americana “Luciano Finelli” e dal “DAR Dipartimento delle Arti Visive Performative Mediali” dell’Università di Bologna. La mostra gode del Patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia e del Comune di Bologna ed è resa possibile grazie anche alla collaborazione di Arredart Studio. Il catalogo, edito da “qudulibri”, è a cura di Silvia Grandi e contiene inoltre il Manifesto dell’Arte Neorupestre. Silvia Grandi, curatrice della mostra e docente di Fenomenologia dell’arte contemporanea all’Università di Bologna, riscontra nel progetto dei due artisti una forte complementarietà: nel suo testo sottolinea come “l’improvvisazione musicale-sonora di Nemola, abbinata alle icone e ai colori dei quadri di Benetti, renda possibile, in chiave attuale e assolutamente contemporanea, il ritorno a quella sensorialità primigenia e originaria predicata oltre quarant’anni fa da McLuhan il quale, con le nozioni di “spazio visivo” e “spazio acustico” (The Medium is the Message, 1967), aveva teorizzato il ritorno dell’uomo ad una struttura sensoriale primordiale, piena di emozioni e di facoltà sinestetiche proprio grazie alla diffusione dei media elettronici”. “Colori e suoni delle origini” nasce dalla ricerca creativa di Benetti e Nemola, che, attraverso l’unione di due mezzi espressivi quali pittura e musica, riescono a creare un progetto di “arte acustica”. I due artisti creano un ponte ideale tra le origini dell’uomo e la contemporaneità, tra le forme antiche ed essenziali di espressione e le odierne esemplificazioni dei sistemi digitali di comunicazione di massa utilizzando i due sensi per eccellenza dei due periodi: udito e vista.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.