La mostra «Gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena», ospitata alla Reggia di Venaria dall’8 marzo al 6 luglio 2014 e curata da Stefano Casciu e Marcello Toffanello, illustra il collezionismo artistico e le principali imprese decorative degli Este, dall’originaria corte ferrarese del XV secolo alla nuova capitale del ducato in seguito alla devoluzione del 1598. In questo ricco ed ambizioso percorso espositivo, che include capolavori provenienti della Galleria Estense e da prestatori internazionali, si colloca il nucleo delle opere di Jean Boulanger (1608-1660), primo pittore di corte durante il ducato di Francesco I d’Este e straordinario interprete delle sue ambizioni artistiche. Boulanger, noto per lo più per la decorazione del Palazzo Ducale di Sassuolo, eseguì anche opere “da cavalletto” e tra le poche a noi giunte la mostra ne presenta cinque a documentare, con straordinarie punte qualitative, l’ultimo ventennio della sua parabola artistica. A queste si aggiungono altre due tele che per attribuzioni storiche o per ragioni di committenza gravitano attorno alla pittura del francese. Si tratta dell’Ariosto e la musa Clio dell’Estense, espunta dal catalogo delle sue opere e ricondotta alla scuola del Guercino, e dell’inedito Ritratto di Girolamo Graziani, per cui si avanza l’attribuzione a Giusto Suttermans.
S. Sirocchi (2014). Jean Boulanger - Clio, musa della Storia. Modena : Franco Cosimo Panini.
Jean Boulanger - Clio, musa della Storia
SIROCCHI, SIMONE
2014
Abstract
La mostra «Gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena», ospitata alla Reggia di Venaria dall’8 marzo al 6 luglio 2014 e curata da Stefano Casciu e Marcello Toffanello, illustra il collezionismo artistico e le principali imprese decorative degli Este, dall’originaria corte ferrarese del XV secolo alla nuova capitale del ducato in seguito alla devoluzione del 1598. In questo ricco ed ambizioso percorso espositivo, che include capolavori provenienti della Galleria Estense e da prestatori internazionali, si colloca il nucleo delle opere di Jean Boulanger (1608-1660), primo pittore di corte durante il ducato di Francesco I d’Este e straordinario interprete delle sue ambizioni artistiche. Boulanger, noto per lo più per la decorazione del Palazzo Ducale di Sassuolo, eseguì anche opere “da cavalletto” e tra le poche a noi giunte la mostra ne presenta cinque a documentare, con straordinarie punte qualitative, l’ultimo ventennio della sua parabola artistica. A queste si aggiungono altre due tele che per attribuzioni storiche o per ragioni di committenza gravitano attorno alla pittura del francese. Si tratta dell’Ariosto e la musa Clio dell’Estense, espunta dal catalogo delle sue opere e ricondotta alla scuola del Guercino, e dell’inedito Ritratto di Girolamo Graziani, per cui si avanza l’attribuzione a Giusto Suttermans.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.