L’Università degli studi di Bologna, in collaborazione con il Centro Italo-Tedesco di Villa Vigoni, con l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Bologna, con la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna e con il patrocinio dell’A.I.S.E. (Associazione Italiana degli studiosi di Estetica), ha organizzato un convegno dal titolo “Metafisica e nichilismo. Löwith e Heidegger interpreti di Nietzsche”, che ha avuto luogo nei giorni 1 e 2 aprile 2004 presso l’Aula Prodi, piazza S. Giovanni in Monte 2, Bologna. Che a Friedrich W. Nietzsche (1844-1900) venga oggi unanimemente riconosciuto un posto di rilievo assoluto nella storia della filosofia e che, al di là delle date, si considerino i temi da lui affrontati tra quelli caratterizzanti la filosofia del novecento, non è circostanza data da sempre per scontata, ma una conquista della riflessione filosofica novecentesca, che ha riconosciuto nella sua opera – non meno che nella sua vita – un problema che le apparteneva. Questa svolta si compie attorno alla metà degli anni trenta ad opera, tra gli altri, di Martin Heidegger (1889-1976) e del suo allievo Karl Löwith (1897-1973). Nel 1935 Löwith pubblica Nietzsche e l’eterno ritorno (poi riedito, in versione ampliata, nel 1956), nel 1941 Da Hegel a Nietzsche. Nel frattempo, tuttavia, il “problema Nietzsche” veniva riconosciuto in tutta la sua portata filosofica nelle lezioni tenute da Martin Heidegger all'Università di Friburgo a partire dal semestre invernale 1936/37; lezioni che, insieme ai corsi successivi e ad altri testi elaborati fino al 1946, saranno pubblicate soltanto nel Nietzsche apparso in due volumi nel 1961. Il convegno, che ha visto la partecipazione di alcuni tra i maggiori studiosi dei tre filosofi – J. Figl (Vienna), W.-F. von Herrmann (Freiburg im Bresgau), W. Stegmaier (Greifswald), P. Wotling (Parigi) e numerosi altri –, ha preso in esame l’interpretazione che Löwith e Heidegger forniscono del concetto nietzschiano di “nichilismo” quale esito finale e, nel contempo, logica dello sviluppo della filosofia occidentale. Il convegno è stato inaugurato, alle ore 10 di giovedì 1 aprile, dai discorsi di saluto del Prorettore dell’Università di Bologna prof. Walter Tega, del Preside della Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna prof. Giuseppe Sassatelli, del Direttore del Dipartimento di Filosofia dell’Università di Bologna prof. Giorgio Sandri e dell’Assessore alla Cultura della Provincia di Bologna dott. Marco Macciantelli.
C. Gentili, W. Stegmaier, A. Venturelli (2004). Metafisica e nichilismo. Löwith e Heidegger interpreti di Nietzsche..
Metafisica e nichilismo. Löwith e Heidegger interpreti di Nietzsche.
GENTILI, CARLO;
2004
Abstract
L’Università degli studi di Bologna, in collaborazione con il Centro Italo-Tedesco di Villa Vigoni, con l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Bologna, con la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna e con il patrocinio dell’A.I.S.E. (Associazione Italiana degli studiosi di Estetica), ha organizzato un convegno dal titolo “Metafisica e nichilismo. Löwith e Heidegger interpreti di Nietzsche”, che ha avuto luogo nei giorni 1 e 2 aprile 2004 presso l’Aula Prodi, piazza S. Giovanni in Monte 2, Bologna. Che a Friedrich W. Nietzsche (1844-1900) venga oggi unanimemente riconosciuto un posto di rilievo assoluto nella storia della filosofia e che, al di là delle date, si considerino i temi da lui affrontati tra quelli caratterizzanti la filosofia del novecento, non è circostanza data da sempre per scontata, ma una conquista della riflessione filosofica novecentesca, che ha riconosciuto nella sua opera – non meno che nella sua vita – un problema che le apparteneva. Questa svolta si compie attorno alla metà degli anni trenta ad opera, tra gli altri, di Martin Heidegger (1889-1976) e del suo allievo Karl Löwith (1897-1973). Nel 1935 Löwith pubblica Nietzsche e l’eterno ritorno (poi riedito, in versione ampliata, nel 1956), nel 1941 Da Hegel a Nietzsche. Nel frattempo, tuttavia, il “problema Nietzsche” veniva riconosciuto in tutta la sua portata filosofica nelle lezioni tenute da Martin Heidegger all'Università di Friburgo a partire dal semestre invernale 1936/37; lezioni che, insieme ai corsi successivi e ad altri testi elaborati fino al 1946, saranno pubblicate soltanto nel Nietzsche apparso in due volumi nel 1961. Il convegno, che ha visto la partecipazione di alcuni tra i maggiori studiosi dei tre filosofi – J. Figl (Vienna), W.-F. von Herrmann (Freiburg im Bresgau), W. Stegmaier (Greifswald), P. Wotling (Parigi) e numerosi altri –, ha preso in esame l’interpretazione che Löwith e Heidegger forniscono del concetto nietzschiano di “nichilismo” quale esito finale e, nel contempo, logica dello sviluppo della filosofia occidentale. Il convegno è stato inaugurato, alle ore 10 di giovedì 1 aprile, dai discorsi di saluto del Prorettore dell’Università di Bologna prof. Walter Tega, del Preside della Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna prof. Giuseppe Sassatelli, del Direttore del Dipartimento di Filosofia dell’Università di Bologna prof. Giorgio Sandri e dell’Assessore alla Cultura della Provincia di Bologna dott. Marco Macciantelli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.