Il saggio studia l'influsso di Antonio Gramsci sulla letteratura postcoloniale di lingua inglese, con particolare riguardo all'opera di Nadine Gordimer e Salman Rushdie. A una prima parte di carattere teorico su Gramsci e gli studi postcoloniali, fa seguito una sezione sul concetto gramasciano di interregno nell'opera di Gordimer (i saggi di "Living in the Interregnum" e il romanzo "July's People") e Rushdie (i saggi di "Imaginary Homelands" e "Step Across This Line" e il romanzo "Satanic Verses"). Ampio spazio è dedicato alla disamina del concetto di nazionale e popolare, soprattutto in relazione all'opera rushdiana e al suo rapporto con il cinema (Bollywood e "Les enfants du Paradis" di Marcel Carné, visto come prototipo di opera artistica nazionale e popolare). Infine, si analizza l'influsso di Kipling e del suo romanzo "Kim" sulla teorizzazione di Gramsci.
"Scrivere nell'interregno. L'ombra di Gramsci sulla letteratura postcoloniale"
ALBERTAZZI, SILVIA
2014
Abstract
Il saggio studia l'influsso di Antonio Gramsci sulla letteratura postcoloniale di lingua inglese, con particolare riguardo all'opera di Nadine Gordimer e Salman Rushdie. A una prima parte di carattere teorico su Gramsci e gli studi postcoloniali, fa seguito una sezione sul concetto gramasciano di interregno nell'opera di Gordimer (i saggi di "Living in the Interregnum" e il romanzo "July's People") e Rushdie (i saggi di "Imaginary Homelands" e "Step Across This Line" e il romanzo "Satanic Verses"). Ampio spazio è dedicato alla disamina del concetto di nazionale e popolare, soprattutto in relazione all'opera rushdiana e al suo rapporto con il cinema (Bollywood e "Les enfants du Paradis" di Marcel Carné, visto come prototipo di opera artistica nazionale e popolare). Infine, si analizza l'influsso di Kipling e del suo romanzo "Kim" sulla teorizzazione di Gramsci.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.