Insegnare implica l'instaurazione di una relazione dialettica con chi è protagonista del processo di apprendimento, l'allievo, in modo che questi possa dare un significato a quanto dovrà fare, insieme al docente e ai suoi compagni. La relazione educativa, se ben condotta, è un processo di trasformazione reciproca che modifica gli attori attraverso il sapere appreso, le conoscenze sedimentate, le competenze derivanti dall'approccio problemistico alle situazioni. Dopo un percorso educativo, se vissuto con giusta emozione e consapevolezza, si esce diversi, cambiati dai nuovi livelli di competenza, pronti ad accedere a nuovi apprendimenti prima inaccessibili o nbon percepibili. La valutazione entra a pieno titolo nel percorso formativo dell'allievo se è parte coinvolgente delle sue attività, se non è azione selettiva subita, se consente la piena percezione della sua utilità, della sua corretta attuazione, del suo sevizio informativo sullo status quo dello studente stesso. Ma la valutazione è formativa anche per il docente che misura l'efficacia delle sue progettazioni e delle strategie didattiche ad esse connesse, del raggiungimento o meno degli obiettivi prefissati. All'interno della normativa che le orienta e regola, la valutazione diviene esercizio della libertà di insegnamento ma, anche di apprendimento, come parte integrante di tutto il processo formativo. Ovviamente la valutazione è un processo continuo, non occasionale, di cui diviene partecipe anche la famiglia all'interno del patto educativo declarato dal POF e richiamato nell'agire individuale e collegiale dei docenti. La valutazione, dunque, come promozione della persona, anche nell'ambito dell'autovalutazione e della valutazione reciproca. La conoscenza e condivisione dei criteri di valutazione, come degli strumenti di misurazione, diviene un ulteriore ambito di competenza in relazione al giudizio sulle cose, sugli eventi, sui comportamenti, sulle prestazioni. La valutazione, in sintesi, è un terreno di incontro, di relazione, di dialogo tra insegnante-allievo e allievo-allievo, per comprendere quanto insieme stanno producendo, per cooperare nella realizzazione del percorso educativo, per condividere successi e insuccessi e operare scelte condivise per il futuro. Solo in un contesto di questo genere si può stabilire un reale ben-essere scolastico, un reale stare bene nel luogo di studio, di formazione, luogo che deve suscitare sentimenti di piacevolezz, agio e desiderio di fare, e ffare bene, per sè e per gli altri.

Valutazione e formazione, un intreccio indissolubile.

CECILIANI, ANDREA
2014

Abstract

Insegnare implica l'instaurazione di una relazione dialettica con chi è protagonista del processo di apprendimento, l'allievo, in modo che questi possa dare un significato a quanto dovrà fare, insieme al docente e ai suoi compagni. La relazione educativa, se ben condotta, è un processo di trasformazione reciproca che modifica gli attori attraverso il sapere appreso, le conoscenze sedimentate, le competenze derivanti dall'approccio problemistico alle situazioni. Dopo un percorso educativo, se vissuto con giusta emozione e consapevolezza, si esce diversi, cambiati dai nuovi livelli di competenza, pronti ad accedere a nuovi apprendimenti prima inaccessibili o nbon percepibili. La valutazione entra a pieno titolo nel percorso formativo dell'allievo se è parte coinvolgente delle sue attività, se non è azione selettiva subita, se consente la piena percezione della sua utilità, della sua corretta attuazione, del suo sevizio informativo sullo status quo dello studente stesso. Ma la valutazione è formativa anche per il docente che misura l'efficacia delle sue progettazioni e delle strategie didattiche ad esse connesse, del raggiungimento o meno degli obiettivi prefissati. All'interno della normativa che le orienta e regola, la valutazione diviene esercizio della libertà di insegnamento ma, anche di apprendimento, come parte integrante di tutto il processo formativo. Ovviamente la valutazione è un processo continuo, non occasionale, di cui diviene partecipe anche la famiglia all'interno del patto educativo declarato dal POF e richiamato nell'agire individuale e collegiale dei docenti. La valutazione, dunque, come promozione della persona, anche nell'ambito dell'autovalutazione e della valutazione reciproca. La conoscenza e condivisione dei criteri di valutazione, come degli strumenti di misurazione, diviene un ulteriore ambito di competenza in relazione al giudizio sulle cose, sugli eventi, sui comportamenti, sulle prestazioni. La valutazione, in sintesi, è un terreno di incontro, di relazione, di dialogo tra insegnante-allievo e allievo-allievo, per comprendere quanto insieme stanno producendo, per cooperare nella realizzazione del percorso educativo, per condividere successi e insuccessi e operare scelte condivise per il futuro. Solo in un contesto di questo genere si può stabilire un reale ben-essere scolastico, un reale stare bene nel luogo di studio, di formazione, luogo che deve suscitare sentimenti di piacevolezz, agio e desiderio di fare, e ffare bene, per sè e per gli altri.
2014
Metodi e strumenti per l'insegnamento e l'apprendimento delle Scienze Motorie
120
174
Ceciliani A.
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/294313
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact