Lo scopo del seguente lavoro è documentare il piano di trattamento di un paziente affetto da sindrome di Seckel. La sindrome di Seckel è un disordine autosomico recessivo caratterizzato da importante ritardo di crescita intrauterina e post-natale, ritardo mentale e facies peculiare con microcefalia, fronte sfuggente, prominenza della regione mediana del volto con radice nasale prominente, orecchie spesso maformate a impianto basso, occhi grandi e micrognazia, caratteristiche che hanno dato origine all’appellativo di “faccia da uccello”. Il paziente, di anni 6, si è presentato alla nostra osservazione nel gennaio del 2005. All’esame obiettivo si riscontrava la presenza in arcata dei soli elementi decidui 5.4 e 6.4; l’esame radiologico evidenziava la ritenzione di tutti gli altri elementi dentali decidui e la presenza di dei germi dei primi molari e canini permanenti. Il bambino è syto riabilitato con due protesi mobili al fine da un lato di rpristinare la funzione e l’estetica dell’apparato stomatognatico, dall’altro di favorire l’eruzione dei denti ritenuti Dopo un mese dalla consegna delle protesi la fonetica e la masticazione non possono essere considerati ottimali nonostante il buon adattamento del bambino alle protesi. L’eruzione in arcata dell’elemento 7.1 ci motiva a proseguire con questo piano terapeutico
S. SANGIORGI, F. BATTELLI, MG GUADAGNI, E. MONARI, G. PIANA (2006). Sindrome di Seckel: un caso riabilitato con protesi mobile. COMO : Ariesdue srl.
Sindrome di Seckel: un caso riabilitato con protesi mobile
BATTELLI, FILIPPO;MONARI, EGIZIA;PIANA, GABRIELA
2006
Abstract
Lo scopo del seguente lavoro è documentare il piano di trattamento di un paziente affetto da sindrome di Seckel. La sindrome di Seckel è un disordine autosomico recessivo caratterizzato da importante ritardo di crescita intrauterina e post-natale, ritardo mentale e facies peculiare con microcefalia, fronte sfuggente, prominenza della regione mediana del volto con radice nasale prominente, orecchie spesso maformate a impianto basso, occhi grandi e micrognazia, caratteristiche che hanno dato origine all’appellativo di “faccia da uccello”. Il paziente, di anni 6, si è presentato alla nostra osservazione nel gennaio del 2005. All’esame obiettivo si riscontrava la presenza in arcata dei soli elementi decidui 5.4 e 6.4; l’esame radiologico evidenziava la ritenzione di tutti gli altri elementi dentali decidui e la presenza di dei germi dei primi molari e canini permanenti. Il bambino è syto riabilitato con due protesi mobili al fine da un lato di rpristinare la funzione e l’estetica dell’apparato stomatognatico, dall’altro di favorire l’eruzione dei denti ritenuti Dopo un mese dalla consegna delle protesi la fonetica e la masticazione non possono essere considerati ottimali nonostante il buon adattamento del bambino alle protesi. L’eruzione in arcata dell’elemento 7.1 ci motiva a proseguire con questo piano terapeuticoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.