Nell’intenzione di indagare l’evoluzione della gestione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale nell’ Italia repubblicana, si ritiene rilevante la definizione e l’analisi delle vicende storiche e legislative che si sono susseguite dalla metà degli anni Sessanta con i lavori della Commissione Franceschini fino alla costituzione del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali nel 1975 per opera di Giovanni Spadolini. In questa fase della ricerca di dottorato si sono svolti prima di tutto l’identificazione e lo studio della bibliografia sul tema del patrimonio culturale e una prima raccolta di fonti documentarie presso l’archivio della Fondazione Nuova Antologia di Pian dei Giullari a Firenze. Attraverso l’analisi dei testi si è proceduto ad una iniziale lettura critica degli atti parlamentari pubblicati dallo stesso Spadolini in più edizioni contemporanee all’incarico di costituzione del nuovo dicastero. In questo elaborato si ritiene quindi opportuno far emergere le principali questioni, che trovano nel rapporto tra immobilismo politico e modernizzazione nella gestione del patrimonio culturale il loro nodo centrale. Si intende, pertanto, procedere, senza alcuna pretesa di esaustività, alla formulazione di ipotesi di indagine all’interno della “politica della cultura” nell’Italia repubblicana.
Gianluigi Di Giangirolamo (2014). L’istituzione del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali tra immobilismo politico e modernizzazione della gestione del patrimonio culturale.. Bologna : Alma Mater Studiorum - Univ. di Bologna [10.6092/unibo/amsacta/3441].
L’istituzione del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali tra immobilismo politico e modernizzazione della gestione del patrimonio culturale.
DI GIANGIROLAMO, GIANLUIGI
2014
Abstract
Nell’intenzione di indagare l’evoluzione della gestione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale nell’ Italia repubblicana, si ritiene rilevante la definizione e l’analisi delle vicende storiche e legislative che si sono susseguite dalla metà degli anni Sessanta con i lavori della Commissione Franceschini fino alla costituzione del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali nel 1975 per opera di Giovanni Spadolini. In questa fase della ricerca di dottorato si sono svolti prima di tutto l’identificazione e lo studio della bibliografia sul tema del patrimonio culturale e una prima raccolta di fonti documentarie presso l’archivio della Fondazione Nuova Antologia di Pian dei Giullari a Firenze. Attraverso l’analisi dei testi si è proceduto ad una iniziale lettura critica degli atti parlamentari pubblicati dallo stesso Spadolini in più edizioni contemporanee all’incarico di costituzione del nuovo dicastero. In questo elaborato si ritiene quindi opportuno far emergere le principali questioni, che trovano nel rapporto tra immobilismo politico e modernizzazione nella gestione del patrimonio culturale il loro nodo centrale. Si intende, pertanto, procedere, senza alcuna pretesa di esaustività, alla formulazione di ipotesi di indagine all’interno della “politica della cultura” nell’Italia repubblicana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.