L’issopo (Hyssopus officinalis L.; famiglia delle Lamiaceae) è una pianta erbacea perenne utilizzata per le numerose proprietà medicinali della parte aerea, nota in Europa fin dal 1960 quale ospite naturale del virus del mosaico del cetriolo (CMV); non risultano, invece, casi di infezioni naturali da fitoplasmi. Vengono riportati i risultati di indagini epidemiologiche eseguite nel nostro Paese nel biennio 2002-‘03 e che hanno consentito, per la prima volta, di diagnosticare la presenza di questi procarioti in issopo. Considerando che in precedenti studi eseguiti in Italia su altre specie medicinali è stata evidenziata la capacità di alcuni fitoplasmi di influire sulla composizioni dell’olio essenziale e degli estratti metanolici, sono stati analizzati e comparati gli oli ottenuti da issopo sano ed infetto. MATERIALI E METODI Il materiale vegetale (parte epigea delle piante) oggetto di studio è stato prelevato nel corso di diversi sopralluoghi eseguiti in coltivazioni di issopo situate in zona collinare dell’Appennino Romagnolo-Marchigiano. I sintomi della malattia (“giallume” fogliare e nanismo) interessavano il 30% dell’impianto. Per ogni campione (sintomatico ed asintomatico) raccolto si è proceduto con l’estrazione degli acidi secondo il metodo descritto da Lee et al. (1991), seguita dall’applicazione della tecnica PCR (“polymerase chain reaction”). Per le analisi RFLP (“restriction fragment lenght polymorphism”) sono stati utilizzati gli enzimi di restrizione TruI e HhaI. L’olio essenziale da sottoporre ad analisi GC-MS (Gascromatografia-spettrometria di massa), è stato ottenuto mediante distillazione in corrente di vapore dalle porzioni epigee di issopo appartenenti ai lotti “sano” (S) ed “infetto” (I); è stato anche analizzato, come ulteriore confronto, un olio commerciale (C) fornito da Erboristeria Magentina (Magenta, Milano). RISULTATI E' risulata la prevalenza di fitoplasmi del gruppo 16SrXII-A (“Stolbur”). Mediante l’uso del sistema GC-MS ed attraverso il confronto dei profili cromatografici, è stato possibile individuare significative differenze quali- e quantitative nei tre oli di issopo in esame (S, I, e C). I componenti caratteristici dell’olio di H. officinalis sono monoterpeni biciclici chetonici rappresentati dal pinocanfone (trans) e isopinocanfone (cis) che sono risultati presenti nei 3 oli in esame in percentuali molto diverse: in S quelle relative all’isopinocanfone e pinocanfone sono state rispettivamente del 44,7% e 6,2%, in I del 29,1% e 3,92%, in C del 7,49% e del 4,64%. In questo terzo olio (C) è stata riscontrata la presenza di b-fellandrene e canfora, assenti in S ed I. Nella prima parte del tracciato cromatografico degli oli S e I, il profilo è risultato sostanzialmente simile; nella seconda parte si è invece osservato nell’olio I un generale e significativo incremento di tutti i componenti, come il biciclogermacrene, il germacrene D ed il cariofillene ossido. DISCUSSIONE La malattia individuata su issopo ed associata alla presenza di fitoplasmi appare alquanto grave, soprattutto se si considera l’elevata percentuale (30%) di individui sintomatici. Le analisi di tipo molecolare eseguite in issopo hanno portato alla individuazione di fitoplasmi prevalentemente del gruppo 16SrXII-A (“Stolbur”), considerato anche in Italia ubiquitario in specie erbacee ed arboree (fruttiferi e vite) e responsabile di gravi epidemie. E’ il primo caso di infezione naturale da fitoplasmi in issopo. A seguito delle analisi cromatografiche risulta evidente l’influenza dell’infezione da fitoplasmi sulla composizione chimica dell’olio essenziale di issopo, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Le differenze più significative sono fra i monoterpeni biciclici chetonici, con la diminuzione di pinocanfone e isopinocanfone nell’olio “I” e conseguente diminuzione dell’azione antimicrobica ad essi associata. Secondo le norme ISO 9841 standard (1991 E) i valori da rispettare per l’olio d’issopo son...

Infezioni da fitoplasmi in Hyssopus officinalis L. - Analisi dell'olio essenziale / Bertaccini A.; Vallesi P.; Gotti R.; Benni A.; Bellardi M.G.. - In: PETRIA. - ISSN 1120-7698. - STAMPA. - 15(1/2):(2005), pp. 31-32. (Intervento presentato al convegno 3° Incontro Nazionale sulle Malattie da Fitoplasmi tenutosi a Milano nel 22-24.6.2005).

Infezioni da fitoplasmi in Hyssopus officinalis L. - Analisi dell'olio essenziale

BERTACCINI, ASSUNTA;GOTTI, ROBERTO;BENNI, ALESSANDRO;BELLARDI, MARIA GRAZIA
2005

Abstract

L’issopo (Hyssopus officinalis L.; famiglia delle Lamiaceae) è una pianta erbacea perenne utilizzata per le numerose proprietà medicinali della parte aerea, nota in Europa fin dal 1960 quale ospite naturale del virus del mosaico del cetriolo (CMV); non risultano, invece, casi di infezioni naturali da fitoplasmi. Vengono riportati i risultati di indagini epidemiologiche eseguite nel nostro Paese nel biennio 2002-‘03 e che hanno consentito, per la prima volta, di diagnosticare la presenza di questi procarioti in issopo. Considerando che in precedenti studi eseguiti in Italia su altre specie medicinali è stata evidenziata la capacità di alcuni fitoplasmi di influire sulla composizioni dell’olio essenziale e degli estratti metanolici, sono stati analizzati e comparati gli oli ottenuti da issopo sano ed infetto. MATERIALI E METODI Il materiale vegetale (parte epigea delle piante) oggetto di studio è stato prelevato nel corso di diversi sopralluoghi eseguiti in coltivazioni di issopo situate in zona collinare dell’Appennino Romagnolo-Marchigiano. I sintomi della malattia (“giallume” fogliare e nanismo) interessavano il 30% dell’impianto. Per ogni campione (sintomatico ed asintomatico) raccolto si è proceduto con l’estrazione degli acidi secondo il metodo descritto da Lee et al. (1991), seguita dall’applicazione della tecnica PCR (“polymerase chain reaction”). Per le analisi RFLP (“restriction fragment lenght polymorphism”) sono stati utilizzati gli enzimi di restrizione TruI e HhaI. L’olio essenziale da sottoporre ad analisi GC-MS (Gascromatografia-spettrometria di massa), è stato ottenuto mediante distillazione in corrente di vapore dalle porzioni epigee di issopo appartenenti ai lotti “sano” (S) ed “infetto” (I); è stato anche analizzato, come ulteriore confronto, un olio commerciale (C) fornito da Erboristeria Magentina (Magenta, Milano). RISULTATI E' risulata la prevalenza di fitoplasmi del gruppo 16SrXII-A (“Stolbur”). Mediante l’uso del sistema GC-MS ed attraverso il confronto dei profili cromatografici, è stato possibile individuare significative differenze quali- e quantitative nei tre oli di issopo in esame (S, I, e C). I componenti caratteristici dell’olio di H. officinalis sono monoterpeni biciclici chetonici rappresentati dal pinocanfone (trans) e isopinocanfone (cis) che sono risultati presenti nei 3 oli in esame in percentuali molto diverse: in S quelle relative all’isopinocanfone e pinocanfone sono state rispettivamente del 44,7% e 6,2%, in I del 29,1% e 3,92%, in C del 7,49% e del 4,64%. In questo terzo olio (C) è stata riscontrata la presenza di b-fellandrene e canfora, assenti in S ed I. Nella prima parte del tracciato cromatografico degli oli S e I, il profilo è risultato sostanzialmente simile; nella seconda parte si è invece osservato nell’olio I un generale e significativo incremento di tutti i componenti, come il biciclogermacrene, il germacrene D ed il cariofillene ossido. DISCUSSIONE La malattia individuata su issopo ed associata alla presenza di fitoplasmi appare alquanto grave, soprattutto se si considera l’elevata percentuale (30%) di individui sintomatici. Le analisi di tipo molecolare eseguite in issopo hanno portato alla individuazione di fitoplasmi prevalentemente del gruppo 16SrXII-A (“Stolbur”), considerato anche in Italia ubiquitario in specie erbacee ed arboree (fruttiferi e vite) e responsabile di gravi epidemie. E’ il primo caso di infezione naturale da fitoplasmi in issopo. A seguito delle analisi cromatografiche risulta evidente l’influenza dell’infezione da fitoplasmi sulla composizione chimica dell’olio essenziale di issopo, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Le differenze più significative sono fra i monoterpeni biciclici chetonici, con la diminuzione di pinocanfone e isopinocanfone nell’olio “I” e conseguente diminuzione dell’azione antimicrobica ad essi associata. Secondo le norme ISO 9841 standard (1991 E) i valori da rispettare per l’olio d’issopo son...
2005
31
32
Infezioni da fitoplasmi in Hyssopus officinalis L. - Analisi dell'olio essenziale / Bertaccini A.; Vallesi P.; Gotti R.; Benni A.; Bellardi M.G.. - In: PETRIA. - ISSN 1120-7698. - STAMPA. - 15(1/2):(2005), pp. 31-32. (Intervento presentato al convegno 3° Incontro Nazionale sulle Malattie da Fitoplasmi tenutosi a Milano nel 22-24.6.2005).
Bertaccini A.; Vallesi P.; Gotti R.; Benni A.; Bellardi M.G.
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