Le due schede descrivono dal punto di vista codicologico e artistico due manoscritti miniati bolognesi della fine del terzo decennio del XIV secolo. Uno è il corale C2 dell'Archivio Arcivescovile di Bologna, compreso nella serie di volumi realizzati da un'èquipe di miniatori giotteschi, in cui emergono il 'Maestro di Esaù' e il 'Maestro del Graziano di Parigi', ma dove si trovano pure (come in questo caso) anche altre mani particolarmente affini alla pittura monumentale nel periodo di maggior vicinanza a Giotto della produzione felsinea. Il secondo è il ms. S.IV.2 della Malatestiana di Cesena, opera del cosiddetto 'Illustratore', qui ai suoi esordi.
F. Lollini (2005). schede 31 e 36. MILANO : Silvana Editoriale.
schede 31 e 36
LOLLINI, FABRIZIO
2005
Abstract
Le due schede descrivono dal punto di vista codicologico e artistico due manoscritti miniati bolognesi della fine del terzo decennio del XIV secolo. Uno è il corale C2 dell'Archivio Arcivescovile di Bologna, compreso nella serie di volumi realizzati da un'èquipe di miniatori giotteschi, in cui emergono il 'Maestro di Esaù' e il 'Maestro del Graziano di Parigi', ma dove si trovano pure (come in questo caso) anche altre mani particolarmente affini alla pittura monumentale nel periodo di maggior vicinanza a Giotto della produzione felsinea. Il secondo è il ms. S.IV.2 della Malatestiana di Cesena, opera del cosiddetto 'Illustratore', qui ai suoi esordi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.