Il lavoro delinea il percorso culturale e artistico che lega la scultura monumentale in pietra di ambito mediterraneo, e tirrenico in particolare, alla nascita di una statuaria monumentale nel mondo celtico transalpino. Il tema delle relazioni tra questi comparti culturali è stato oggetto di recente interesse nell'ambito degli studi di archeologia. Ora i rinvenimenti scultorei di Gazzo Veronese si pongono come naturale trait d'union tra questi contesti, a conferma di una comunicazione culturale attraverso le Alpi che non riguarda soltanto le capacità tecniche indispensabili alla creazione dei statue monumentali a tutto tondo, ma anche le profonde valenze culturali intrinseche ad una precisa tipologia statuaria che si diffonde dal mondo etrusco al mondo adriatico, veneto, e celtico. Infatti il tipo della figura antropomorfa di grandezza simile al vero viene esportata dal mondo tirrenico ai popoli vicini non come immagine neutra ed asettica, ma come immagine con un radicato sostrato simbolico e una precisa valenza funzionale fortemente connessa al mondo funerario, al tema della discendenza, della famiglia e del compianto funebre.
G. Sassatelli (2013). Statuaria in pietra tra Etruschi e Celti. Roma : "L'Erma" di Bretschneider.
Statuaria in pietra tra Etruschi e Celti
SASSATELLI, GIUSEPPE
2013
Abstract
Il lavoro delinea il percorso culturale e artistico che lega la scultura monumentale in pietra di ambito mediterraneo, e tirrenico in particolare, alla nascita di una statuaria monumentale nel mondo celtico transalpino. Il tema delle relazioni tra questi comparti culturali è stato oggetto di recente interesse nell'ambito degli studi di archeologia. Ora i rinvenimenti scultorei di Gazzo Veronese si pongono come naturale trait d'union tra questi contesti, a conferma di una comunicazione culturale attraverso le Alpi che non riguarda soltanto le capacità tecniche indispensabili alla creazione dei statue monumentali a tutto tondo, ma anche le profonde valenze culturali intrinseche ad una precisa tipologia statuaria che si diffonde dal mondo etrusco al mondo adriatico, veneto, e celtico. Infatti il tipo della figura antropomorfa di grandezza simile al vero viene esportata dal mondo tirrenico ai popoli vicini non come immagine neutra ed asettica, ma come immagine con un radicato sostrato simbolico e una precisa valenza funzionale fortemente connessa al mondo funerario, al tema della discendenza, della famiglia e del compianto funebre.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


