Nel corso del ’900, sotto l’urto delle provocazioni avanguardiste e delle sperimentazioni moderniste, va in pezzi l’idea di teatro unitaria del XIX secolo e, con essa, la grammatica drammaturgica borghese. Tra le molte soluzioni tentate per superare la crisi della scrittura per la scena convenzionale, in Italia si impongono le proposte di Pirandello, De Filippo e Fo; sul fronte internazionale trionfano invece i due modelli del teatro epico di Brecht e del teatro della crudeltà di Artaud. Un successo tutto particolare riscuote nella seconda metà del secolo la drammaturgia dell’assurdo.
C. Longhi (2007). La drammaturgia. MILANO : Federico Motta Editore.
La drammaturgia
LONGHI, CLAUDIO
2007
Abstract
Nel corso del ’900, sotto l’urto delle provocazioni avanguardiste e delle sperimentazioni moderniste, va in pezzi l’idea di teatro unitaria del XIX secolo e, con essa, la grammatica drammaturgica borghese. Tra le molte soluzioni tentate per superare la crisi della scrittura per la scena convenzionale, in Italia si impongono le proposte di Pirandello, De Filippo e Fo; sul fronte internazionale trionfano invece i due modelli del teatro epico di Brecht e del teatro della crudeltà di Artaud. Un successo tutto particolare riscuote nella seconda metà del secolo la drammaturgia dell’assurdo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.