I principi di reporting per le amministrazioni pubbliche sono da tempo al centro di un dibattito nella realtà italiana (Farneti 2002, 2000, 1998, 1993) a seguito delle leggi di riforma, della costituzione dell'Osservatorio per la Finanza e la Contabilità degli Enti Locali presso il Ministero degli Interni, nonchè della recente istituzione della speciale commissione, istituita dall'Ordine Nazionale dei Dottori Commercialisti, che sta attualmente lavorando alle proposte per un corpus di principi contabili per gli Enti Locali (CNDC-IFAC 2003). In altri Paesi, le riforme legate al sistema informativo esterno, volte ad incrementare il livello di accountability, hanno avuto tempi ed effetti più celeri. Il Regno Unito (Humphrey, Miller, Scapens, 1993), la Nuova Zelanda (Pallot 1998), l'Australia (Guthrie 1998) e gli Stati Uniti (GASB, 1999), in particolare, hanno cercato di accrescere la trasparenza e l'affidabilità della comunicazione esterna della pubblica amministrazione, adottando logiche e strumenti utilizzati nelle imprese. Indipendentemente dalle caratteristiche dei sistemi amministrativi e giuridici dei diversi Paesi, la teoria e la prassi contabile passano attraverso un processo di costruzione necessariamente simile. La definizione dei principi di generale accettazione è generalmente preceduta dalla creazione di un quadro concettuale di riferimento, che si qualifica come l'elemento centrale attorno al quale è possibile allestire una struttura razionale e coerente. In sostanza, si tratta di definire la base teorica con la quale procedere alla valutazione degli aspetti pratici. Il programma di ricerca approfondisce il tema dello sviluppo dei principi contabili per gli enti pubblici, con particolare riferimento a quelli locali, focalizzando l'attenzione su quattro aspetti specifici: 1. l'impatto dei principi contabili sul sistema di reporting (diretto sia all'interno che all'esterno) e sui comportamenti manageriali; 2. il ruolo degli intangibles all'interno della statuizione dei principi di reporting per le amministarzioni pubbliche, con particolare riferimento a quelle operanti nell'ambito dei beni culturali; 3. il grado di armonizzazione raggiunto nel sistema di bilancio e dei connessi principi contabili, analizzando le principali differenze fra i principi internazionali (IPSAS) e quelli adottati da Italia, Gran Bretagna e Francia; 4. gli strumenti di misurazione relativi agli aspetti socio-ambientali ed etico-ambientali, rilevanti sia per stakeholder interni, sia, soprattutto, per quelli esterni.

Farneti G. (2005). I principi di reporting per le pubbliche amministrazioni. L'evoluzione italiana e la prospettiva internazionale..

I principi di reporting per le pubbliche amministrazioni. L'evoluzione italiana e la prospettiva internazionale.

FARNETI, GIUSEPPE
2005

Abstract

I principi di reporting per le amministrazioni pubbliche sono da tempo al centro di un dibattito nella realtà italiana (Farneti 2002, 2000, 1998, 1993) a seguito delle leggi di riforma, della costituzione dell'Osservatorio per la Finanza e la Contabilità degli Enti Locali presso il Ministero degli Interni, nonchè della recente istituzione della speciale commissione, istituita dall'Ordine Nazionale dei Dottori Commercialisti, che sta attualmente lavorando alle proposte per un corpus di principi contabili per gli Enti Locali (CNDC-IFAC 2003). In altri Paesi, le riforme legate al sistema informativo esterno, volte ad incrementare il livello di accountability, hanno avuto tempi ed effetti più celeri. Il Regno Unito (Humphrey, Miller, Scapens, 1993), la Nuova Zelanda (Pallot 1998), l'Australia (Guthrie 1998) e gli Stati Uniti (GASB, 1999), in particolare, hanno cercato di accrescere la trasparenza e l'affidabilità della comunicazione esterna della pubblica amministrazione, adottando logiche e strumenti utilizzati nelle imprese. Indipendentemente dalle caratteristiche dei sistemi amministrativi e giuridici dei diversi Paesi, la teoria e la prassi contabile passano attraverso un processo di costruzione necessariamente simile. La definizione dei principi di generale accettazione è generalmente preceduta dalla creazione di un quadro concettuale di riferimento, che si qualifica come l'elemento centrale attorno al quale è possibile allestire una struttura razionale e coerente. In sostanza, si tratta di definire la base teorica con la quale procedere alla valutazione degli aspetti pratici. Il programma di ricerca approfondisce il tema dello sviluppo dei principi contabili per gli enti pubblici, con particolare riferimento a quelli locali, focalizzando l'attenzione su quattro aspetti specifici: 1. l'impatto dei principi contabili sul sistema di reporting (diretto sia all'interno che all'esterno) e sui comportamenti manageriali; 2. il ruolo degli intangibles all'interno della statuizione dei principi di reporting per le amministarzioni pubbliche, con particolare riferimento a quelle operanti nell'ambito dei beni culturali; 3. il grado di armonizzazione raggiunto nel sistema di bilancio e dei connessi principi contabili, analizzando le principali differenze fra i principi internazionali (IPSAS) e quelli adottati da Italia, Gran Bretagna e Francia; 4. gli strumenti di misurazione relativi agli aspetti socio-ambientali ed etico-ambientali, rilevanti sia per stakeholder interni, sia, soprattutto, per quelli esterni.
2005
Farneti G. (2005). I principi di reporting per le pubbliche amministrazioni. L'evoluzione italiana e la prospettiva internazionale..
Farneti G.
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