Il contributo analizza le risposte date dal campione di 2.346 associati alle organizzazioni di Terzo Settore in Italia (campione nazionale rappresentativo statisticamente) al fine di ricostruire gli orientamenti di valore che orientano l’agire dei membri delle Ops italiane. Già molti fatti e riflessioni sono emerse nei capitoli precedenti del volume e pertanto quanto si potrà leggere in queste pagine si inserisce in un quadro interpretativo più ampio e già noto. Il fine specifico di questo contributo è pertanto quello di trovare elementi che corroborino o, al contrario, respingano la tesi della rilevanza del «fattore religione» nell’associazionismo di Terzo Settore. Com’è noto, questa tesi è già stata discussa nel corso di ricerche che costituiscono i precedenti logici e cronologici della presente. In queste pagine si farà riferiemnto, pertanto, alla tesi di Donati, secondo cui il Cristianesimo sta alla base della società civile, in quanto promuove il rispetto e la considerazione verso la persona umana. L’apporto del pensiero cristiano ad una «semantica dopo-moderna del civile come fattore di civilizzazione» è dunque del tutto rilevante per la presente analisi [Donati in Id. e Colozzi, a cura di, 2001: 38-50]. Analogamente lo è la seguente tesi di Ivo Colozzi, che fra le tante variabili che intervengono nella formazione di un modello di “cultura civica”, le due più rilevanti sono l’orientamento alla religione e l’esperienza di appartenenza ad una associazione di privato sociale [Colozzi , in Donati e Id., a cura di, 2001: 43-44]. Rispetto a queste precedenti ricerche, la presente è caratterizzata dal fatto che il questionario è stato strutturato secondo la teoria multidimensionale della religiosità, formulata alla metà degli anni ’60 da Charles Y. Glock e da Rodney Stark [1966] e applicata, in tempi più recenti, anche in Italia [Martelli e coll. 19952; Pizzuti e al., a cura di, 1998]. In questo capitolo si analizzano congiuntamente due aspetti rilevanti del sistema simbolico-culturale: religione e comunicazione. L’esame congiunto di questi due aspetti, solitamente trascurato negli studi sociologici del nostro Paese, è motivato dalla convinzione che solo una prospettiva sinergica di maggiore collaborazione tra communication research e sociologia della religione potrà offrire un quadro attendibile dei mutamenti socio-culturali in atto

Martelli S. (2004). Religione e comunicazione. Orientamenti simbolici e consumi mediali nel Terzo Settore italiano. MILANO : Franco Angeli.

Religione e comunicazione. Orientamenti simbolici e consumi mediali nel Terzo Settore italiano

MARTELLI, STEFANO
2004

Abstract

Il contributo analizza le risposte date dal campione di 2.346 associati alle organizzazioni di Terzo Settore in Italia (campione nazionale rappresentativo statisticamente) al fine di ricostruire gli orientamenti di valore che orientano l’agire dei membri delle Ops italiane. Già molti fatti e riflessioni sono emerse nei capitoli precedenti del volume e pertanto quanto si potrà leggere in queste pagine si inserisce in un quadro interpretativo più ampio e già noto. Il fine specifico di questo contributo è pertanto quello di trovare elementi che corroborino o, al contrario, respingano la tesi della rilevanza del «fattore religione» nell’associazionismo di Terzo Settore. Com’è noto, questa tesi è già stata discussa nel corso di ricerche che costituiscono i precedenti logici e cronologici della presente. In queste pagine si farà riferiemnto, pertanto, alla tesi di Donati, secondo cui il Cristianesimo sta alla base della società civile, in quanto promuove il rispetto e la considerazione verso la persona umana. L’apporto del pensiero cristiano ad una «semantica dopo-moderna del civile come fattore di civilizzazione» è dunque del tutto rilevante per la presente analisi [Donati in Id. e Colozzi, a cura di, 2001: 38-50]. Analogamente lo è la seguente tesi di Ivo Colozzi, che fra le tante variabili che intervengono nella formazione di un modello di “cultura civica”, le due più rilevanti sono l’orientamento alla religione e l’esperienza di appartenenza ad una associazione di privato sociale [Colozzi , in Donati e Id., a cura di, 2001: 43-44]. Rispetto a queste precedenti ricerche, la presente è caratterizzata dal fatto che il questionario è stato strutturato secondo la teoria multidimensionale della religiosità, formulata alla metà degli anni ’60 da Charles Y. Glock e da Rodney Stark [1966] e applicata, in tempi più recenti, anche in Italia [Martelli e coll. 19952; Pizzuti e al., a cura di, 1998]. In questo capitolo si analizzano congiuntamente due aspetti rilevanti del sistema simbolico-culturale: religione e comunicazione. L’esame congiunto di questi due aspetti, solitamente trascurato negli studi sociologici del nostro Paese, è motivato dalla convinzione che solo una prospettiva sinergica di maggiore collaborazione tra communication research e sociologia della religione potrà offrire un quadro attendibile dei mutamenti socio-culturali in atto
2004
IL TERZO SETTORE IN ITALIA. CULTURE E PRATICHE
227
255
Martelli S. (2004). Religione e comunicazione. Orientamenti simbolici e consumi mediali nel Terzo Settore italiano. MILANO : Franco Angeli.
Martelli S.
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