Il Foglio 80-Riva del Garda copre un’area montuosa del Trentino sud-occidentale, ampia circa 573 km2, e trae il suo nome dal principale centro abitato della sponda N del lago di Garda. Esso occupa una posizione di spicco per la geologia delle coperture mesozoiche e terziarie delle Alpi meridionali centrali, al limite tra le successioni in facies lombarda e quelle venete dell’ “Alto di Trento” . Rilevanti sono anche le valenze ambientali delle aree del Foglio con le zone climatiche dell’alto Garda e gli alti rilievi a S del Gruppo di Brenta, compresi tra la valle del Sarca e la Val d’ Adige. Il foglio è stato realizzato nell’ambito del Progetto CARG (legge n. 305/89) della Provincia Autonoma di Trento (PAT), sotto la direzione di Mario NARDIN, Luigi VERONESE e Saverio COCCO, responsabili del progetto in tempi successivi, ed è il frutto della proficua collaborazione di studiosi, rilevatori ed allievi delle Università di Bologna, Ferrara, Padova e di altre sedi. Il rilievo geologico e gli studi connessi sono stati effettuati, unitamente a quelli del contiguo Foglio Tione, nelle estati 1992-98, dai rilevatori G. BOLLETTINARI, L. CANTELLI, A. CASTELLARIN, M.CLAPS, V.PICOTTI, L.TROMBETTA, riportati nel quadro d’unione a margine della carta, coordinati da ALBERTO CASTELLARIN (Università di Bologna) e dai direttori di rilevamento A. BOSELLINI E A. CASTELLARIN (substrato roccioso), A. CARTON, F. MANTOVANI, M. PANIZZA e Gb. PELLEGRINI (coperture quaternarie). Le analisi micro- e macro-paleontologiche sono state aggiornate da parte di A.CASTELLARIN, V. PICOTTI, E A. FERRRARI (Università di Bologna), con la collaborazione di R.BARBIERI (Univ. Di Bologna) per i Foraminiferi e di M. COBIANCHI (Università di Pavia) e di A.NEGRI (Università di Ancona) per il Nannoplancton del Giurassico e del Paleogene rispettivamente. I laureandi E. CASOLARI, G. PIFFER, D. STECCANELLA e C. FILIPPI hanno collaborato a rilievi e ricerche e tratto profitto da questa esperienza. Il rilevamento è stato effettuato utilizzando, come base topografica, la Carta Tecnica Regionale (CTR) alla scala 1:10.000. La carta degli affioramenti, aggiornata e resa omogenea anche in base allo studio di numerose sezioni sottili, è stata trasferita sulle basi topografiche I.G.M. alla scala 1:25.000 ed informatizzata ad opera della PAT (responsabile: G. TOMMASI). Tenuto conto delle caratteristiche geologiche, stratigrafiche e strutturali del foglio, il rilievo e la sua rappresentazione sono stati impostati nel modo seguente: i) le successioni norico-giurassiche, espressione del rifting continentale che precede la nascita della Tetide alpina, sono rappresentative della complessa zona di contrapposizione tra le successioni della Piattaforma di Trento e quelle del Bacino Lombardo. Esse sono state suddivise in Gruppi di Formazioni, Formazioni, Membri e litofacies secondo le norme internazionali e le indicazioni riportate nei quaderni del SGN. ii) Le successioni cenozoiche durante l’Eocene si sono sviluppate sotto il controllo di una vivace tettonica estensionale e in concomitanza di vulcanismo basaltico (settore orientale del Foglio) che è stato oggetto di attente osservazione che hanno consentito di aggiornare le interpretazioni e di suddividere le successioni vulcaniche secondo i criteri generali esposti nei quaderni del SGN. iii) Le successioni plio-quaternarie sono state cartografate con particolare accuratezza, tenuto conto della loro rilevanza per il controllo e la tutela del territorio, ed interpretate anche con l’ausilio della foto- interpretazione. La realizzazione della cartografia del Quaternario ha richiesto un notevole impegno per l’applicazione delle norme emanate dal SGN, passando attraverso laboriose fasi di attività, talora defatiganti. Inizialmente la definizione delle unità era stata basata su criteri lito-morfo-genetici: furono così realizzate le carte delle sezioni alla scala 1:10.000. All’inizio del 2000 tale criterio non fu abbandonato, ma ...

Carta Geologica d'Italia, Foglio n°80 Riva del Garda / M. Nardin; S. Cocco; A. Castellarin; A. Bosellini; A. Carton; F. Mantovani; M. Panizza; G.B. Pellegrini; V. Picotti; G. Tommasi; F. Daminato; C. Tomazzolli; M. Bertò; M. Balboni; F. Galluzzo; M. Pantaloni; M.L. Pampaloni; R. Graciotti; G. Bollettinari; L. Cantelli; G. Trombetta; M. Claps. - STAMPA. - (2005).

Carta Geologica d'Italia, Foglio n°80 Riva del Garda

CASTELLARIN, ALBERTO;PICOTTI, VINCENZO;CANTELLI, LUIGI;
2005

Abstract

Il Foglio 80-Riva del Garda copre un’area montuosa del Trentino sud-occidentale, ampia circa 573 km2, e trae il suo nome dal principale centro abitato della sponda N del lago di Garda. Esso occupa una posizione di spicco per la geologia delle coperture mesozoiche e terziarie delle Alpi meridionali centrali, al limite tra le successioni in facies lombarda e quelle venete dell’ “Alto di Trento” . Rilevanti sono anche le valenze ambientali delle aree del Foglio con le zone climatiche dell’alto Garda e gli alti rilievi a S del Gruppo di Brenta, compresi tra la valle del Sarca e la Val d’ Adige. Il foglio è stato realizzato nell’ambito del Progetto CARG (legge n. 305/89) della Provincia Autonoma di Trento (PAT), sotto la direzione di Mario NARDIN, Luigi VERONESE e Saverio COCCO, responsabili del progetto in tempi successivi, ed è il frutto della proficua collaborazione di studiosi, rilevatori ed allievi delle Università di Bologna, Ferrara, Padova e di altre sedi. Il rilievo geologico e gli studi connessi sono stati effettuati, unitamente a quelli del contiguo Foglio Tione, nelle estati 1992-98, dai rilevatori G. BOLLETTINARI, L. CANTELLI, A. CASTELLARIN, M.CLAPS, V.PICOTTI, L.TROMBETTA, riportati nel quadro d’unione a margine della carta, coordinati da ALBERTO CASTELLARIN (Università di Bologna) e dai direttori di rilevamento A. BOSELLINI E A. CASTELLARIN (substrato roccioso), A. CARTON, F. MANTOVANI, M. PANIZZA e Gb. PELLEGRINI (coperture quaternarie). Le analisi micro- e macro-paleontologiche sono state aggiornate da parte di A.CASTELLARIN, V. PICOTTI, E A. FERRRARI (Università di Bologna), con la collaborazione di R.BARBIERI (Univ. Di Bologna) per i Foraminiferi e di M. COBIANCHI (Università di Pavia) e di A.NEGRI (Università di Ancona) per il Nannoplancton del Giurassico e del Paleogene rispettivamente. I laureandi E. CASOLARI, G. PIFFER, D. STECCANELLA e C. FILIPPI hanno collaborato a rilievi e ricerche e tratto profitto da questa esperienza. Il rilevamento è stato effettuato utilizzando, come base topografica, la Carta Tecnica Regionale (CTR) alla scala 1:10.000. La carta degli affioramenti, aggiornata e resa omogenea anche in base allo studio di numerose sezioni sottili, è stata trasferita sulle basi topografiche I.G.M. alla scala 1:25.000 ed informatizzata ad opera della PAT (responsabile: G. TOMMASI). Tenuto conto delle caratteristiche geologiche, stratigrafiche e strutturali del foglio, il rilievo e la sua rappresentazione sono stati impostati nel modo seguente: i) le successioni norico-giurassiche, espressione del rifting continentale che precede la nascita della Tetide alpina, sono rappresentative della complessa zona di contrapposizione tra le successioni della Piattaforma di Trento e quelle del Bacino Lombardo. Esse sono state suddivise in Gruppi di Formazioni, Formazioni, Membri e litofacies secondo le norme internazionali e le indicazioni riportate nei quaderni del SGN. ii) Le successioni cenozoiche durante l’Eocene si sono sviluppate sotto il controllo di una vivace tettonica estensionale e in concomitanza di vulcanismo basaltico (settore orientale del Foglio) che è stato oggetto di attente osservazione che hanno consentito di aggiornare le interpretazioni e di suddividere le successioni vulcaniche secondo i criteri generali esposti nei quaderni del SGN. iii) Le successioni plio-quaternarie sono state cartografate con particolare accuratezza, tenuto conto della loro rilevanza per il controllo e la tutela del territorio, ed interpretate anche con l’ausilio della foto- interpretazione. La realizzazione della cartografia del Quaternario ha richiesto un notevole impegno per l’applicazione delle norme emanate dal SGN, passando attraverso laboriose fasi di attività, talora defatiganti. Inizialmente la definizione delle unità era stata basata su criteri lito-morfo-genetici: furono così realizzate le carte delle sezioni alla scala 1:10.000. All’inizio del 2000 tale criterio non fu abbandonato, ma ...
2005
Carta Geologica d'Italia, Foglio n°80 Riva del Garda / M. Nardin; S. Cocco; A. Castellarin; A. Bosellini; A. Carton; F. Mantovani; M. Panizza; G.B. Pellegrini; V. Picotti; G. Tommasi; F. Daminato; C. Tomazzolli; M. Bertò; M. Balboni; F. Galluzzo; M. Pantaloni; M.L. Pampaloni; R. Graciotti; G. Bollettinari; L. Cantelli; G. Trombetta; M. Claps. - STAMPA. - (2005).
M. Nardin; S. Cocco; A. Castellarin; A. Bosellini; A. Carton; F. Mantovani; M. Panizza; G.B. Pellegrini; V. Picotti; G. Tommasi; F. Daminato; C. Tomazzolli; M. Bertò; M. Balboni; F. Galluzzo; M. Pantaloni; M.L. Pampaloni; R. Graciotti; G. Bollettinari; L. Cantelli; G. Trombetta; M. Claps
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