Tra gli ultimi decenni del XVII secolo e i primi decenni del secolo XIX, la cultura filosofica britannica presenta due linee di sviluppo parallele, ma volte in direzioni opposte. Da un lato si assiste a un radicale processo di secolarizzazione: l’analisi della natura umana, della società e dei comportamenti morali riprende dottrine elaborate in Gran Bretagna e nel continente in un contesto religioso istituzionale e tradizionale, ma le sviluppa nel senso di una sempre maggiore autonomia del sapere. Dall’altro, si manifestano nella cultura filosofica nuove prospettive che rivelano un carattere ancora sostanzialmente religioso; il fenomeno tocca anche le teorie cosmologiche e la matematica. Il presente progetto di ricerca – che riunisce studiosi delle Università di Bologna, Ferrara, Milano Statale, Roma “La sapienza” e Siena – esamina la cultura del periodo con l’intento di mettere in evidenza questo peculiare intreccio di motivazioni religiose e riflessione filosofica in alcuni ambiti privilegiati di indagine. Saranno le unità di ricerca di Milano e Bologna a esaminare i principali aspetti del processo di secolarizzazione nella cultura filosofica britannica del XVIII secolo, toccando in particolare i seguenti temi: - La traduzione in termini naturalistici dell’approccio cartesiano-agostiniano all’immaginazione, all’associazione di idee, alle passioni formulato da Nicolas Malebranche. - Il dibattito religioso scaturito dall’interpretazione lockiana della religione naturale. - La transizione dalla teoria cartesiana della mente alle dottrine di John Locke e David Hume sull’identità personale. - La transizione dalle dottrine morali del terzo conte di Shaftesbury e di Francis Hutcheson, e relative necessarie implicazioni teleologiche, alla dottrina della simpatia di David Hume e Adam Smith. - La sostituzione di prospettive stoicizzanti alle tradizionali impostazioni provvidenzialistiche in Adam Smith e Adam Ferguson. L’unità di Roma si concentrerà sulle dottrine introdotte dai moralisti inglesi e scozzesi e ne metterà in luce gli aspetti più rilevanti per l’odierna discussione etica. Il secondo campo di ricerca, ovvero l’affacciarsi di nuove prospettive religiose nella cultura filosofica britannica, sarà invece studiato dalle unità di Ferrara e Siena. Un gruppo dell’unità di ricerca di Ferrara studierà le fonti principali del panteismo in Gran Bretagna, le dottrine di Charles Blount, di John Toland e del Terzo Conte di Shaftesbury e il rapporto tra cosmologia newtoniana e panteismo. Un altro gruppo di Ferrara esaminerà la diffusione del panteismo negli ambienti artistici e letterari e analizzerà l’influenza della religione e della mitologia classica relativa al dio Pan in seno alla cultura romantica britannica. L’unità di ricerca di Siena indagherà le modalità in cui Leibniz e Newton, per vie diverse, superarono i limiti che alla ricerca matematica aveva assegnato Descartes. L’unità studierà inoltre le discussioni intorno alla trattazione dell’infinito che si svilupparono agli inizi del XVIII secolo tra matematici di orientamento newtoniano e leibniziano. Tra gli obiettivi generali della ricerca si ricordano la diffusione degli studi sulla cultura britannica in Italia, la promozione delle ricerche affidate a giovani studiosi, l'intensificazione degli scambi culturali con centri di ricerca ed specialisti stranieri, già numerosi. Un convegno a carattere internazionale concluderà la ricerca.

LA CULTURA FILOSOFICA BRITANNICA TRA LA FINE DEL '600 E L'INIZIO DELL'800 / L. TURCO. - (2005).

LA CULTURA FILOSOFICA BRITANNICA TRA LA FINE DEL '600 E L'INIZIO DELL'800

TURCO, LUIGI
2005

Abstract

Tra gli ultimi decenni del XVII secolo e i primi decenni del secolo XIX, la cultura filosofica britannica presenta due linee di sviluppo parallele, ma volte in direzioni opposte. Da un lato si assiste a un radicale processo di secolarizzazione: l’analisi della natura umana, della società e dei comportamenti morali riprende dottrine elaborate in Gran Bretagna e nel continente in un contesto religioso istituzionale e tradizionale, ma le sviluppa nel senso di una sempre maggiore autonomia del sapere. Dall’altro, si manifestano nella cultura filosofica nuove prospettive che rivelano un carattere ancora sostanzialmente religioso; il fenomeno tocca anche le teorie cosmologiche e la matematica. Il presente progetto di ricerca – che riunisce studiosi delle Università di Bologna, Ferrara, Milano Statale, Roma “La sapienza” e Siena – esamina la cultura del periodo con l’intento di mettere in evidenza questo peculiare intreccio di motivazioni religiose e riflessione filosofica in alcuni ambiti privilegiati di indagine. Saranno le unità di ricerca di Milano e Bologna a esaminare i principali aspetti del processo di secolarizzazione nella cultura filosofica britannica del XVIII secolo, toccando in particolare i seguenti temi: - La traduzione in termini naturalistici dell’approccio cartesiano-agostiniano all’immaginazione, all’associazione di idee, alle passioni formulato da Nicolas Malebranche. - Il dibattito religioso scaturito dall’interpretazione lockiana della religione naturale. - La transizione dalla teoria cartesiana della mente alle dottrine di John Locke e David Hume sull’identità personale. - La transizione dalle dottrine morali del terzo conte di Shaftesbury e di Francis Hutcheson, e relative necessarie implicazioni teleologiche, alla dottrina della simpatia di David Hume e Adam Smith. - La sostituzione di prospettive stoicizzanti alle tradizionali impostazioni provvidenzialistiche in Adam Smith e Adam Ferguson. L’unità di Roma si concentrerà sulle dottrine introdotte dai moralisti inglesi e scozzesi e ne metterà in luce gli aspetti più rilevanti per l’odierna discussione etica. Il secondo campo di ricerca, ovvero l’affacciarsi di nuove prospettive religiose nella cultura filosofica britannica, sarà invece studiato dalle unità di Ferrara e Siena. Un gruppo dell’unità di ricerca di Ferrara studierà le fonti principali del panteismo in Gran Bretagna, le dottrine di Charles Blount, di John Toland e del Terzo Conte di Shaftesbury e il rapporto tra cosmologia newtoniana e panteismo. Un altro gruppo di Ferrara esaminerà la diffusione del panteismo negli ambienti artistici e letterari e analizzerà l’influenza della religione e della mitologia classica relativa al dio Pan in seno alla cultura romantica britannica. L’unità di ricerca di Siena indagherà le modalità in cui Leibniz e Newton, per vie diverse, superarono i limiti che alla ricerca matematica aveva assegnato Descartes. L’unità studierà inoltre le discussioni intorno alla trattazione dell’infinito che si svilupparono agli inizi del XVIII secolo tra matematici di orientamento newtoniano e leibniziano. Tra gli obiettivi generali della ricerca si ricordano la diffusione degli studi sulla cultura britannica in Italia, la promozione delle ricerche affidate a giovani studiosi, l'intensificazione degli scambi culturali con centri di ricerca ed specialisti stranieri, già numerosi. Un convegno a carattere internazionale concluderà la ricerca.
2005
LA CULTURA FILOSOFICA BRITANNICA TRA LA FINE DEL '600 E L'INIZIO DELL'800 / L. TURCO. - (2005).
L. TURCO
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