Che cosa è il Kunstwollen, parola misteriosa che ogni studente o conoscitore di storia dell’arte avrà sentito nominare almeno una volta senza forse riuscire a penetrarne completamente il senso? Può dunque esistere una Volontà dell’arte che passa sopra le teste di artisti, studiosi, critici e storici? Ma può l’arte volere? E, in buona sostanza, chi vuole che cosa? Che cosa è voluto da chi, e in che termini? Si tratta solo di un’astrazione generalizzante tardo-ottocentesca di chi voleva reagire al particolarismo, o in quel concetto collettivo esiste un senso storico della forma che né la sola creatività individuale, né l’iconografia o l’iconologia possono spiegare? E il senso tattile, il senso ottico, le categorie del Chiuso e dell’Aperto, dell’Astratto e dell’Empatico sono in grado di farci penetrare nelle forme proposte dall’arte dei nostri giorni? E soprattutto, oggi servono ancora? Riegl, Wölfflin, Worringer, Panofsky sono gli autorevoli personaggi che vengono sottoposti a serrato interrogatorio in questa appassionante inchiesta che Gian Luca Tusini conduce con rigore, ma anche con viva attenzione alla scena contemporanea.
R. Barilli (2005). Viatico per una navigazione. BOLOGNA : Bononia University Press.
Viatico per una navigazione
BARILLI, RENATO
2005
Abstract
Che cosa è il Kunstwollen, parola misteriosa che ogni studente o conoscitore di storia dell’arte avrà sentito nominare almeno una volta senza forse riuscire a penetrarne completamente il senso? Può dunque esistere una Volontà dell’arte che passa sopra le teste di artisti, studiosi, critici e storici? Ma può l’arte volere? E, in buona sostanza, chi vuole che cosa? Che cosa è voluto da chi, e in che termini? Si tratta solo di un’astrazione generalizzante tardo-ottocentesca di chi voleva reagire al particolarismo, o in quel concetto collettivo esiste un senso storico della forma che né la sola creatività individuale, né l’iconografia o l’iconologia possono spiegare? E il senso tattile, il senso ottico, le categorie del Chiuso e dell’Aperto, dell’Astratto e dell’Empatico sono in grado di farci penetrare nelle forme proposte dall’arte dei nostri giorni? E soprattutto, oggi servono ancora? Riegl, Wölfflin, Worringer, Panofsky sono gli autorevoli personaggi che vengono sottoposti a serrato interrogatorio in questa appassionante inchiesta che Gian Luca Tusini conduce con rigore, ma anche con viva attenzione alla scena contemporanea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


