Il saggio si propone di presentare un caso studio basato sull'esperienze come docente nell'ambito del master sugli studi di genere (GEMMA). In particolare, il saggio investiga l'accesso al sapere e alla conoscenza da parte di alcune donne scrittrici inglesi durante la prima età moderna. Emblematica a tale proposito è la posizione che alcune donne come Aphra Behn, Mary Astell e Margaret Cavendish mostrano nei confronti della monarchia inglese durante il periodo che comprende l'esilio degli Stuart in Francia, il loro tormentato ritorno e la definitiva caduta della casata degli Stuart come pretendenti al trono. Molte di queste donne infatti, contrariamente a quanto ci si sarebbe aspettato, si schierano a favore della monarchia assoluta, una forma di governo che incarna in pieno l'idea della famiglia tradizionale patriarcale e quindi della piena sovranità del marito sulla moglie. Per sciogliere l'ambiguità della posizione delle scrittrici occorre infatti considerarla in rapporto all'impossibilità delle donne di essere considerate soggetti nel senso pieno del termine, dunque anche e soprattutto soggetti politici, liberi di accedere non solo al sapere e alla conoscenza, ma anche alla possibilità di intervenire in essi per modificarli.

“Attraversamenti di genere nella prima età moderna: un caso studio”

GOLINELLI, GILBERTA
2013

Abstract

Il saggio si propone di presentare un caso studio basato sull'esperienze come docente nell'ambito del master sugli studi di genere (GEMMA). In particolare, il saggio investiga l'accesso al sapere e alla conoscenza da parte di alcune donne scrittrici inglesi durante la prima età moderna. Emblematica a tale proposito è la posizione che alcune donne come Aphra Behn, Mary Astell e Margaret Cavendish mostrano nei confronti della monarchia inglese durante il periodo che comprende l'esilio degli Stuart in Francia, il loro tormentato ritorno e la definitiva caduta della casata degli Stuart come pretendenti al trono. Molte di queste donne infatti, contrariamente a quanto ci si sarebbe aspettato, si schierano a favore della monarchia assoluta, una forma di governo che incarna in pieno l'idea della famiglia tradizionale patriarcale e quindi della piena sovranità del marito sulla moglie. Per sciogliere l'ambiguità della posizione delle scrittrici occorre infatti considerarla in rapporto all'impossibilità delle donne di essere considerate soggetti nel senso pieno del termine, dunque anche e soprattutto soggetti politici, liberi di accedere non solo al sapere e alla conoscenza, ma anche alla possibilità di intervenire in essi per modificarli.
2013
Christine de Pizan. La scrittrice e la città
229
236
Gilberta Golinelli
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