L’articolo indaga le diverse rappresentazioni del selvaggio nell’ambito di alcuni testi di viaggio della prima età moderna e precisamente nell’opera di Walter Ralegh, The Discovery of the Large, Rich and Beautiful Empire of Guiana (1596), Hans Staden Warhaftig Historia und Bescreibung eyner Landschafft der Wilden Nacketen Grimmigen Manshfressen-Leuthen in der Newnwelt America (1553-1555) e Jean de Léry, Historie d’un voyage fait en la terre du Brasil (1559, 1578). Esso intende dimostrare come questi tre testi, pur provenendo da diversi contesti storico-culturali, si delineino quali possibili testimonianze dove l’elemento fantastico e favolistico, tipico dei primi resoconti di viaggio, viene sostituito da una analisi attenta e dettagliata del territorio e degli usi e costumi degli indigeni. Attraverso i resoconti di questi tre autori, l’immaginario metaforico del mondo classico e medioevale, utilizzato dai primi viaggiatori che di fronte alla scoperta del nuovo mondo credevano di avere trovato il mondo vagheggiato nei miti pagani e religiosi, viene decostruito e sostituito con uno più moderno in cui sono mutate le concezioni scientifiche e geografiche, la dimensione del mito e soprattutto il linguaggio e i modi della descrizione.

Gilberta Golinelli (2007). “Classicismo e modernità: il selvaggio antropofago nel canone letterario del Cinquecento europeo, H. Staden, J. de Léry e W. Ralegh”, in Mirella Billi (a cura di), Studi sul Canone, Viterbo, Sette Città, 2007, pp. 103-122.. Viterbo : Settecittà.

“Classicismo e modernità: il selvaggio antropofago nel canone letterario del Cinquecento europeo, H. Staden, J. de Léry e W. Ralegh”, in Mirella Billi (a cura di), Studi sul Canone, Viterbo, Sette Città, 2007, pp. 103-122.

GOLINELLI, GILBERTA
2007

Abstract

L’articolo indaga le diverse rappresentazioni del selvaggio nell’ambito di alcuni testi di viaggio della prima età moderna e precisamente nell’opera di Walter Ralegh, The Discovery of the Large, Rich and Beautiful Empire of Guiana (1596), Hans Staden Warhaftig Historia und Bescreibung eyner Landschafft der Wilden Nacketen Grimmigen Manshfressen-Leuthen in der Newnwelt America (1553-1555) e Jean de Léry, Historie d’un voyage fait en la terre du Brasil (1559, 1578). Esso intende dimostrare come questi tre testi, pur provenendo da diversi contesti storico-culturali, si delineino quali possibili testimonianze dove l’elemento fantastico e favolistico, tipico dei primi resoconti di viaggio, viene sostituito da una analisi attenta e dettagliata del territorio e degli usi e costumi degli indigeni. Attraverso i resoconti di questi tre autori, l’immaginario metaforico del mondo classico e medioevale, utilizzato dai primi viaggiatori che di fronte alla scoperta del nuovo mondo credevano di avere trovato il mondo vagheggiato nei miti pagani e religiosi, viene decostruito e sostituito con uno più moderno in cui sono mutate le concezioni scientifiche e geografiche, la dimensione del mito e soprattutto il linguaggio e i modi della descrizione.
2007
Studi sul Canone
103
122
Gilberta Golinelli (2007). “Classicismo e modernità: il selvaggio antropofago nel canone letterario del Cinquecento europeo, H. Staden, J. de Léry e W. Ralegh”, in Mirella Billi (a cura di), Studi sul Canone, Viterbo, Sette Città, 2007, pp. 103-122.. Viterbo : Settecittà.
Gilberta Golinelli
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