Perchè ancora oggi ci si interroga sul primitivismo e sul primitivo? Nel nuovo millennio, in una società planetaria in cui le categorie del tempo e dello spazio sono state profondamente modificate dalla nuove tecnologie, possiamo ancora riconoscerci nel paradigma storico in cui la temporalità è scandita in passato, presente e futuro? Questi ed altri quesiti sono alla base degli studi culturali e antropologici che, a partire dagli anni settanta del secolo scorso, sullo sfondo del crollo dei grandi imperi coloniali, hanno cercato di decostruire i pressupposti teorico-filosofici su cui si è fondata la presunta superiorità della cultura occidentale. Se nel passato la categoria del primitivo è stata determinante e funzionale per costruire e rafforzare l'identità dell'Occidente, oggi le dinamiche dei flussi del capitalismo globale vedono il pianeta sempre più diviso in società ricche e povere, condizionando lo sviluppo sociale e culturale di civiltà con alle spalle secoli di sfruttamente e dominazione. Il volume fa dialogare storici della cultura e delle idee, letterati, antropologi, filosofi e linguisti che con una metodologia interdisciplinare e comparata mettono in luce le metamorfosi della categoria del primitivo nel tempo, nello psazio e nelle varie realtà culturali. Per ricostruire l'archeologia del primitivo, il volume è stato diviso in sei sezioni che s interrogano sia sulle ragioni del continuo riemergere di questa categoria, sia su quanto essa sia parte integrante nelle varie aree del sapere. Le analisi dei vari saggi dimostrano come le tradizionali opposizioni binarie non siano sufficienti per comprendere la complessità ed eterogeneità del primitivo, perchè da sempre esso si inscrive in continui processi di contaminazione e ibridazione.
Gilberta Golinelli (2007). Il Primitivismo e le sue metamorfosi. Archeologia di un discorso culturale.. Bologna : CLUEB.
Il Primitivismo e le sue metamorfosi. Archeologia di un discorso culturale.
GOLINELLI, GILBERTA
2007
Abstract
Perchè ancora oggi ci si interroga sul primitivismo e sul primitivo? Nel nuovo millennio, in una società planetaria in cui le categorie del tempo e dello spazio sono state profondamente modificate dalla nuove tecnologie, possiamo ancora riconoscerci nel paradigma storico in cui la temporalità è scandita in passato, presente e futuro? Questi ed altri quesiti sono alla base degli studi culturali e antropologici che, a partire dagli anni settanta del secolo scorso, sullo sfondo del crollo dei grandi imperi coloniali, hanno cercato di decostruire i pressupposti teorico-filosofici su cui si è fondata la presunta superiorità della cultura occidentale. Se nel passato la categoria del primitivo è stata determinante e funzionale per costruire e rafforzare l'identità dell'Occidente, oggi le dinamiche dei flussi del capitalismo globale vedono il pianeta sempre più diviso in società ricche e povere, condizionando lo sviluppo sociale e culturale di civiltà con alle spalle secoli di sfruttamente e dominazione. Il volume fa dialogare storici della cultura e delle idee, letterati, antropologi, filosofi e linguisti che con una metodologia interdisciplinare e comparata mettono in luce le metamorfosi della categoria del primitivo nel tempo, nello psazio e nelle varie realtà culturali. Per ricostruire l'archeologia del primitivo, il volume è stato diviso in sei sezioni che s interrogano sia sulle ragioni del continuo riemergere di questa categoria, sia su quanto essa sia parte integrante nelle varie aree del sapere. Le analisi dei vari saggi dimostrano come le tradizionali opposizioni binarie non siano sufficienti per comprendere la complessità ed eterogeneità del primitivo, perchè da sempre esso si inscrive in continui processi di contaminazione e ibridazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.