Il ruolo delle assemblee legislative italiane si sta rapidamente modificando. Infatti, il contesto politico-istituzionale nel quale operano sia il Parlamento italiano sia le assemblee regionali è sottoposto a radicali trasformazioni. Da una parte, infatti, si sta intensificando l'influenza, diretta ed indiretta, del livello comunitario sui processi decisionali nazionali; dall'altra, è in corso d'opera il processo di decentramento politico-amministrativo e di federalizzazione. Il secondo processo rafforza, anche nel nostro pese, la dinamica di costruzione di un sistema di multilevel governance. Questo processo di trasferimento di poteri verso l'alto e verso il basso procede contestualmente ad una ridefinizione della struttura relazionale del sottosistema governo-parlamento che ha visto, a partire dagli inizi degli anni '90, un consistente rafforzamento dell'esecutivo nel processo legislativo, seppur al di fuori delle procedure ordinarie. Questo processo di verticalizzazione riguarda anche il processo legislativo regionale, dopo la modificazione in senso maggioritario della legge elettorale e con l’introduzione dell’elezione diretta dei presidenti delle regioni. In questo contesto di continuative trasformazioni negli assetti formali e nelle pratiche istituzionali, le assemblee legislative italiane sono al centro di un processo "strutturale" - ben presente nella percezione degli attori protagonisti - di trasformazione del proprio ruolo e delle proprie funzioni. Il presente progetto di ricerca è indirizzato all'analisi articolata del suddetto processo di trasformazione, innanzitutto per fornirne una dettagliata descrizione e per aggiornare le conoscenze relative al funzionamento concreto del Parlamento italiano e delle assemblee regionali, attraverso uno studio dettagliato di come stanno cambiando le loro funzioni istituzionale e soprattutto come si sta strutturando il loro rapporto con gli esecutivi di riferimento. In particolare l’attenzione della ricerca verrà convogliata sull’equilibrio tra le modalità di partecipazione delle assemblee legislative al processo legislativo e quelle mediante le quali le stesse assemblee svolgono le funzioni di controllo sui propri esecutivi. Accanto ad una finalità meramente descrittiva, il progetto aspira a disegnare spiegazioni convincenti delle dinamiche analizzate alla luce delle principali teorizzazioni proposte dalla scienza politica per spiegare il funzionamento e i processi istituzionali propri delle assemblee legislative. Queste finalità saranno perseguite attraverso un ampio programma di ricerca empirica che coinvolgerà tre unità di lavoro, distinte sul piano degli oggetti di indagine e della agenda di ricerca, ma unite da un solido coordinamento e da precise linee guida metodologiche. La parte preponderante dell'analisi empirica sarà costituita una meticolosa ed approfondita raccolta di dati quali-quantitativi che verranno catalogati in data-base, da un ampio ventaglio di interviste strutturate e di testimonianze privilegiate che i ricercatori delle tre unità raccoglieranno presso le sedi istituzionali di riferimento (il parlamento italiano e le assemblee regionali). Il materiale empirico verrà analizzato sulla base di un quadro teorico di riferimento costruito attraverso l'intersezione di diversi contributi teorici, compendiando insieme i più promettenti filoni dell'analisi istituzionale, dell’analisi comparata delle assemblee legislative e dei sistemi di partito e delle trasformazioni dei modelli di rappresentanza parlamentare.

CAPANO G. (2005). Quale ruolo per le assemblee rappresentative? Parlamenti nazionali e consigli regionali fra processo legislativo ed esigenze di controllo..

Quale ruolo per le assemblee rappresentative? Parlamenti nazionali e consigli regionali fra processo legislativo ed esigenze di controllo.

CAPANO, GILIBERTO
2005

Abstract

Il ruolo delle assemblee legislative italiane si sta rapidamente modificando. Infatti, il contesto politico-istituzionale nel quale operano sia il Parlamento italiano sia le assemblee regionali è sottoposto a radicali trasformazioni. Da una parte, infatti, si sta intensificando l'influenza, diretta ed indiretta, del livello comunitario sui processi decisionali nazionali; dall'altra, è in corso d'opera il processo di decentramento politico-amministrativo e di federalizzazione. Il secondo processo rafforza, anche nel nostro pese, la dinamica di costruzione di un sistema di multilevel governance. Questo processo di trasferimento di poteri verso l'alto e verso il basso procede contestualmente ad una ridefinizione della struttura relazionale del sottosistema governo-parlamento che ha visto, a partire dagli inizi degli anni '90, un consistente rafforzamento dell'esecutivo nel processo legislativo, seppur al di fuori delle procedure ordinarie. Questo processo di verticalizzazione riguarda anche il processo legislativo regionale, dopo la modificazione in senso maggioritario della legge elettorale e con l’introduzione dell’elezione diretta dei presidenti delle regioni. In questo contesto di continuative trasformazioni negli assetti formali e nelle pratiche istituzionali, le assemblee legislative italiane sono al centro di un processo "strutturale" - ben presente nella percezione degli attori protagonisti - di trasformazione del proprio ruolo e delle proprie funzioni. Il presente progetto di ricerca è indirizzato all'analisi articolata del suddetto processo di trasformazione, innanzitutto per fornirne una dettagliata descrizione e per aggiornare le conoscenze relative al funzionamento concreto del Parlamento italiano e delle assemblee regionali, attraverso uno studio dettagliato di come stanno cambiando le loro funzioni istituzionale e soprattutto come si sta strutturando il loro rapporto con gli esecutivi di riferimento. In particolare l’attenzione della ricerca verrà convogliata sull’equilibrio tra le modalità di partecipazione delle assemblee legislative al processo legislativo e quelle mediante le quali le stesse assemblee svolgono le funzioni di controllo sui propri esecutivi. Accanto ad una finalità meramente descrittiva, il progetto aspira a disegnare spiegazioni convincenti delle dinamiche analizzate alla luce delle principali teorizzazioni proposte dalla scienza politica per spiegare il funzionamento e i processi istituzionali propri delle assemblee legislative. Queste finalità saranno perseguite attraverso un ampio programma di ricerca empirica che coinvolgerà tre unità di lavoro, distinte sul piano degli oggetti di indagine e della agenda di ricerca, ma unite da un solido coordinamento e da precise linee guida metodologiche. La parte preponderante dell'analisi empirica sarà costituita una meticolosa ed approfondita raccolta di dati quali-quantitativi che verranno catalogati in data-base, da un ampio ventaglio di interviste strutturate e di testimonianze privilegiate che i ricercatori delle tre unità raccoglieranno presso le sedi istituzionali di riferimento (il parlamento italiano e le assemblee regionali). Il materiale empirico verrà analizzato sulla base di un quadro teorico di riferimento costruito attraverso l'intersezione di diversi contributi teorici, compendiando insieme i più promettenti filoni dell'analisi istituzionale, dell’analisi comparata delle assemblee legislative e dei sistemi di partito e delle trasformazioni dei modelli di rappresentanza parlamentare.
2005
CAPANO G. (2005). Quale ruolo per le assemblee rappresentative? Parlamenti nazionali e consigli regionali fra processo legislativo ed esigenze di controllo..
CAPANO G.
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