L’Helicobacter pylori (H pylori) è un batterio Gram-negativo che colonizza un ambiente “estremo” come la mucosa gastrica umana. Più di cento anni fa, Bizzozero dimostrò la presenza di organismi spiraliformi nello stomaco animale. Questi furono in seguito dimostrati anche nello stomaco umano ma poiché furono considerati commensali, non fu data loro alcuna importanza. Poco più di cento anni dopo, veniva pubblicata una lettera su Lancet nel 1983 da parte di Warren e Marshall che avrebbe cambiato l’approccio clinico sulle patologie a carico dell’apparato gastrointestinale superiore. In essa si richiamava l’attenzione del mondo scientifico sull’associazione tra la presenza di batteri ricurvi nello stomaco e gastrite istologica,. Il rapporto fra H pylori ed esseri umani sembra essere piuttosto stretto ed antico: è infatti probabile che già 100.000 anni fa il batterio fosse presente nella mucosa gastrica, accompagnando così l’uomo durante tutte le sue migrazioni. Il fatto che un’infezione possa giocare un ruolo patogenetico importante nell’ambito del cancro gastrico non cardiale non deve stupire. Le infezioni sono, infatti, associate con alcune neoplasie molto comuni nel mondo come nel caso del cancro della cervice o del fegato: è stato infatti stimato che circa il 15% dei cancri sia dovuto ad infezioni che potrebbero essere prevenute. Nonostante le numerose evidenze epidemiologiche indichino che i soggetti infetti con H pylori presentino un rischio aumentato di cancro gastrico non cardiale rispetto a quelli non infetti nella medesima popolazione, i meccanismi d’azione di tale interferenza sono ancora in gran parte sconosciuti e molta strada rimane lda percorrere per meglio comprendere le complesse interazioni che esistono fra l’infezione e il “trigger” della patologia neoplastica gastrica.

Epidemiologia dell’Infezione da Helicobacter pylori e Cancro gastrico non cardiale. Insegnamenti per il futuro.

VAIRA, BERARDINO;GATTA, LUIGI;RICCI, CHIARA;BERNABUCCI, VERONICA;MIGLIOLI, MARIO
2005

Abstract

L’Helicobacter pylori (H pylori) è un batterio Gram-negativo che colonizza un ambiente “estremo” come la mucosa gastrica umana. Più di cento anni fa, Bizzozero dimostrò la presenza di organismi spiraliformi nello stomaco animale. Questi furono in seguito dimostrati anche nello stomaco umano ma poiché furono considerati commensali, non fu data loro alcuna importanza. Poco più di cento anni dopo, veniva pubblicata una lettera su Lancet nel 1983 da parte di Warren e Marshall che avrebbe cambiato l’approccio clinico sulle patologie a carico dell’apparato gastrointestinale superiore. In essa si richiamava l’attenzione del mondo scientifico sull’associazione tra la presenza di batteri ricurvi nello stomaco e gastrite istologica,. Il rapporto fra H pylori ed esseri umani sembra essere piuttosto stretto ed antico: è infatti probabile che già 100.000 anni fa il batterio fosse presente nella mucosa gastrica, accompagnando così l’uomo durante tutte le sue migrazioni. Il fatto che un’infezione possa giocare un ruolo patogenetico importante nell’ambito del cancro gastrico non cardiale non deve stupire. Le infezioni sono, infatti, associate con alcune neoplasie molto comuni nel mondo come nel caso del cancro della cervice o del fegato: è stato infatti stimato che circa il 15% dei cancri sia dovuto ad infezioni che potrebbero essere prevenute. Nonostante le numerose evidenze epidemiologiche indichino che i soggetti infetti con H pylori presentino un rischio aumentato di cancro gastrico non cardiale rispetto a quelli non infetti nella medesima popolazione, i meccanismi d’azione di tale interferenza sono ancora in gran parte sconosciuti e molta strada rimane lda percorrere per meglio comprendere le complesse interazioni che esistono fra l’infezione e il “trigger” della patologia neoplastica gastrica.
2005
’infezione da H. pylori: aggiornamentocontinuo: Imaging in gastroenterologia
11
18
Vaira D; Gatta L; Ricci C; Tampieri A; Bernabucci V; Cavina M; Miglioli M
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