L'articolo analizza il linguaggio inerente all'area della medicina palliativa, considerato sia nei suoi usi più tecnici e scientifici, sia negli usi più quotidiani. In particolare viene svolta un'analisi semantica del campo relativo ai lessemi 'curare' e 'guarire', che nel linguaggio ordinario risultano spesso sovrapposti. Dall'analisi semantica dei due termini emergono due campi semantici differenziati, da cui è possibile risalire a due diverse, e spesso contrapposte, concezioni della medicina e dell'intervento terapeutico. Questo doppio sguardo sul mondo della cura è messo in ralzione anche a differenti forme anche finzionali del racconto della professione medica. Infine viene analizzata la semantica specifica del termine 'palliativo', a partire dalla sua origine etimologica e ne vengono discussi i possibili equivoci e slittamenti smantici.
Patrizia Violi (2013). Il linguaggio in medicina palliativa: uno sguardo semiotico su equivoci e potenzialità. bologna : Asmepa edizioni.
Il linguaggio in medicina palliativa: uno sguardo semiotico su equivoci e potenzialità
VIOLI, MARIA PATRIZIA
2013
Abstract
L'articolo analizza il linguaggio inerente all'area della medicina palliativa, considerato sia nei suoi usi più tecnici e scientifici, sia negli usi più quotidiani. In particolare viene svolta un'analisi semantica del campo relativo ai lessemi 'curare' e 'guarire', che nel linguaggio ordinario risultano spesso sovrapposti. Dall'analisi semantica dei due termini emergono due campi semantici differenziati, da cui è possibile risalire a due diverse, e spesso contrapposte, concezioni della medicina e dell'intervento terapeutico. Questo doppio sguardo sul mondo della cura è messo in ralzione anche a differenti forme anche finzionali del racconto della professione medica. Infine viene analizzata la semantica specifica del termine 'palliativo', a partire dalla sua origine etimologica e ne vengono discussi i possibili equivoci e slittamenti smantici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.